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Non continuare
a fare domande

Il cammino è uscire dalla mente ogni giorno, ogni volta che è possibile. Quando hai tempo, esci dalla mente!

Un prezioso brano di Osho apparso su Osho Times n. 233

osho


Domanda: Osho, mi fido dell’esistenza, ma difficilmente riesco a fidarmi degli esseri umani. E allora, dal momento che non riesco a fidarmi dei cosiddetti umani, forse anche la mia fiducia in te è un gioco mentale, un’illusione. O è soltanto l’inizio?

 

È certamente difficile amare e fidarsi degli esseri umani, perché frapporranno ogni sorta di ostacolo. Ti daranno ogni pretesto per dimostrare a te stesso che nessuno è degno di fiducia, degno d’amore. Al contrario, si approfitteranno della tua fiducia, del tuo amore, della tua amicizia. Così si diventa duri, ci si chiude.

Mi ami. Almeno questo è un buon segno. Se riesci ad amare un singolo essere umano, puoi amare tutta l’umanità. Solo che hai avuto aspettative troppo alte, hai chiesto troppo, hai chiesto a degli esseri umani di essere quasi come dèi. E quando non riescono a essere all’altezza delle tue aspettative, sei frustrato, ti arrabbi. Non è colpa loro. Fanno quello che possono. Ti sei fidato di loro perché sei capace di fidarti e loro ti hanno ingannato perché sono capaci di ingannare. 

Non ci vedo alcun problema. Anzi, è perfetto: affinché qualcuno possa ingannare, c’è bisogno di qualcuno che si fidi.

 

Mulla Nasruddin fu nominato magistrato onorario e dovette affrontare il suo primo caso in tribunale. Ascoltò l’accusa e poi disse: “Ora aspettate la sentenza”. Il cancelliere sussultò, perché la difesa non aveva ancora parlato e gli avvocati erano in attesa. Quindi sussurrò all’orecchio di Mulla: “Mulla, forse non conosci le procedure del tribunale. È presente anche l’altra parte, la difesa. Come puoi pronunciare la sentenza senza ascoltarli?”.

Mulla disse: “Stai zitto, non dire nulla, non disturbarmi. E anzi è proprio per questo che non permetto alla difesa di parlare, perché diranno qualcosa contro l’accusa e mi ritroverò con la confusione in testa: chi ha torto e chi ha ragione? Voglio evitarlo assolutamente e chiudere il caso immediatamente. In questo momento ho chiarezza assoluta, ma non sono affatto sicuro che, dopo aver ascoltato la difesa, sarò in grado di giudicare”.

 

La vita è molto semplice se non ti lasci influenzare dai pregiudizi. Se hai pregiudizi la vita diventa una complessità in espansione. Ogni filo si ingarbuglia, e diventa sempre più difficile trovare una via d’uscita. Ma la via è una. I problemi possono essere diversi, le confusioni possono essere diverse, ma questo non conta.

Il cammino è molto semplice.

Il cammino è uscire dalla mente ogni giorno, ogni volta che è possibile. Quando hai tempo, esci dalla mente. 

Alcune cose possono servire. Se non riesci a essere il silenzio sedendoti semplicemente, sei hai l’energia per fare qualcosa e se non la fai diventa un gioco mentale, comincia con qualcosa di creativo. Se ti interessa la musica, suona uno strumento e lasciati sommergere dalla musica. Se ami la danza, balla e scompari nella danza. O qualsiasi altra cosa. Se ti piace la ceramica, fai dei bei vasi, mettici tutta la tua energia. Perché quando metti tutta la tua energia in qualcosa, la mente rimane senza, e si acquieta da sola.

Ed è solo all’inizio che devi lavorare per tenerti impegnato, in modo da convogliare l’energia e acquietare la mente. Presto sarai in grado di sederti in silenzio, senza fare nulla, e la mente si acquieterà assolutamente. In quei momenti conoscerai l’eternità della vita, la bellezza di questa fragile esistenza che ti circonda, e anche il grande tesoro del tuo essere.

Quando conosci queste cose, l’infelicità diventa impossibile. Non hai lamentele né rancori, solo una profonda gratitudine verso l’esistenza. 

Se ami l’esistenza, non c’è problema: amala ancora di più. Amala così totalmente che la tua mente si ferma completamente. Nel momento in cui la tua mente si ferma completamente, non troverai più il problema che ti affligge ora, che non riesci ad amare gli esseri umani.

Non si tratta di amare gli esseri umani, gli animali, gli uccelli o gli alberi. Si tratta di essere amorevole, anche mentre sei seduto nella tua stanza: essere semplicemente amorevole, gioioso, con la voglia di cantare. È nelle tue mani.

 

E non continuare a fare domande. Ricorda che quando ti rispondo devi poi provarci nella vita, perché solo il tuo sforzo ti trasformerà al punto che tutti i problemi, tutte le malattie, evaporeranno semplicemente. 

Un uomo non è vivo finché non è psicologicamente sano. Il corpo è destinato ad ammalarsi, perché diventa vecchio, e deve anche morire. Il carico del corpo è grande, ma non sarai tu ad ammalarti, perché la coscienza non può ammalarsi, non può invecchiare, non può morire.

Se hai meditato nella tua vita, al momento della morte sarai consapevole. Ma pochissime persone muoiono con consapevolezza. E chi muore consapevolmente vive la sua ultima morte. Non avrà bisogno di tornare a patire i monotoni, noiosi e routinari cicli della vita.

Se muori totalmente consapevole, sarai in grado di vedere il mistero della vita e della morte che si separano. È uno dei grandi misteri. E sarai in grado di entrare in un nuovo grembo totalmente sveglio: la tua vita sarà stata un successo.

Per me questo è l’unico successo degno di questo nome. 

Continua su Osho Times n. 233

Tratto da: Osho, Sermons in Stones #18


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