Il corpo e l‘essere

 

Il corpo e l'essere 

Un tutto organico

Un raro brano di Osho apparso su Osho Times n. 261

 

Osho



A meno che tu non ami il corpo e a meno che tu non lo comprenda, non potrai crescere spiritualmente. Il corpo è il tempio della tua anima.

È al tuo servizio per tutta la vita, senza mai chiedere nulla in cambio. Ed è brutto condannarlo, perché anche tutti coloro che condannano il corpo sono nati dal corpo. Attraverso il corpo condannano il corpo. Vivono la loro vita attraverso il corpo, eppure l’umanità ha accettato un’ideologia molto pericolosa: la divisione tra il corpo e l’anima. E non solo la divisione, ma la loro opposizione, cioè che devi fare una scelta tra il corpo e l’anima. 

Fa parte di una filosofia più estesa: la materia e lo spirito. Il corpo è materia e l’anima è spirito. E tutti coloro che hanno condannato il corpo e lo hanno disprezzato, si sono concentrati su un ideale: che il mondo consiste di due cose, materia e spirito.

Ma ora sappiamo non solo logicamente, non solo attraverso l’esperienza, ma anche attraverso prove scientifiche, che esiste un’unica entità: chiamarla materia o chiamarla spirito, non importa. Corpo e anima, materia ed energia, sono la stessa cosa. L’esistenza non è una dualità, è un tutto organico.

 

Ma c’era una ragione fondamentale per condannare il corpo: era il loro modo di lodare l’anima, era il loro modo di elogiare l’energia immateriale. Sarebbe stato un po’ difficile senza condannare il corpo e la materia. Condannare il corpo ti dà un ottimo fondamento per lodare l’anima. Condanna il mondo e potrai lodare dio. Ma non hanno mai considerato un fatto molto ovvio e cioè che sono proprio loro a predicare che dio ha creato il mondo. Se dio ha creato il mondo, allora il mondo non è altro che un’estensione di dio, l’espressione della sua creatività. Quindi non può essere anche il nemico.

Il corpo ha una sua saggezza. La incontriamo in ogni momento, ma il vecchio condizionamento è così pesante che non ci permette di riconoscere la saggezza del corpo.

Ad esempio, gli occhi si aprono e si chiudono continuamente. Avrebbero potuto essere come le orecchie, sempre aperti. Ma il corpo ha una sua saggezza, un’intelligenza profonda: gli occhi sono così delicati che hanno bisogno di una pulizia continua. E quando le palpebre salgono e scendono, aiutano il corpo a rimanere, per ciò che riguarda gli occhi, assolutamente pulito. Ci sono delle ghiandole che contengono acqua. Quando piangiamo esce sotto forma di lacrime e quando le palpebre si aprono e si chiudono, lo stesso liquido lava via la polvere che si è accumulata sulla parte più delicata del corpo.

Gli occhi sono le finestre dell’anima e il corpo se ne prende cura benissimo. E questo è solo un esempio. Tutte le necessità basilari del corpo non sono lasciate a te: non sei così affidabile.

Con “te” intendo la tua mente. La respirazione non dipende affatto dalla mente. Sarebbe pericoloso, perché la mente non è così attenta. Può dimenticarsene e se ti dimentichi di respirare, sei morto. Quando dormi, chi è che respira? La mente è immersa nel sonno profondo, ma il corpo continua a respirare.

Anche se la mente fosse completamente eliminata, non influenzerebbe i tuoi processi vitali. Ho visto una donna che era in coma da nove mesi, ma respirava perfettamente. 

I battiti del cuore, la digestione del cibo e la distribuzione del cibo digerito nelle diverse parti del corpo sono regolati quasi come da un computer. Ed è un processo molto complesso e complicato. Ci sono così tante vitamine... Quale vitamina deve andare in quale parte del corpo? Il corpo lo sa e soddisfa quel bisogno. Non è un compito affidato a te. Ci sono vitamine che sono necessarie al cervello e solo quelle vitamine saranno trasportate dal sangue al cervello.

Il sangue ha due diversi tipi di cellule: i globuli bianchi e i globuli rossi. Quando ad esempio ti fai male, la tua mente non può fare nulla, ma il corpo prende immediatamente il controllo della situazione. I globuli bianchi corrono immediatamente nel punto in cui ti sei ferito. È così misterioso e così sorprendente, perché quei globuli bianchi si radunano sulla ferita e non permettono ai globuli rossi di uscire dal corpo. Fungono da protezione.

Il corpo guarisce se stesso. Ora anche la scienza medica accetta il fatto che il medico, la medicina e tutto ciò che riusciamo a fare servono solo ad aiutare il processo di guarigione del corpo che è fondamentalmente gestito dal corpo stesso. Possiamo facilitarlo, ma se il corpo non è pronto a guarire da solo, tutto il nostro impegno è destinato a fallire.

 

Se l’intero processo che avviene all’interno del corpo dovesse essere eseguito dalle macchine, un singolo corpo richiederebbe una fabbrica così grande che non è possibile immaginarla. Ci vorrebbero due chilometri quadrati di fabbrica per espletare tutte le funzioni che il corpo compie in modo così silenzioso, in uno spazio così piccolo.

Il corpo continua a rinnovarsi. Ogni sette anni sei una persona nuova, senza saperlo. Non una sola vecchia cellula è presente: ogni cellula è stata sostituita da nuove cellule. Prima che diventino troppo vecchie e quindi distruttive, il corpo le elimina. 

Il sangue elimina costantemente le cellule morte e porta nuove cellule. Elimina l’anidride carbonica che può diventare una tossina mortale se si accumula in te, e la sostituisce con l’ossigeno, che è la tua vita. E tutto procede così silenziosamente, senza alcun clamore. Quasi tutte le religioni condannano il corpo, affermando che il corpo è la sorgente del peccato.

Il corpo è la sorgente di tutta la tua vita. Poi quello che ne fai, dipende da te. Puoi essere un peccatore, puoi essere un santo. Il corpo non ti convince a essere un peccatore né ti incoraggia a essere un santo. Chiunque tu sia, un peccatore o un santo, il corpo continua a fare il suo lavoro. Il suo lavoro è così vasto che non ha tempo per nessun’altra cosa. 

Abbi un enorme rispetto per il corpo, perché è l’inizio del tuo essere. Dal corpo puoi passare all’essere.

Ma se il corpo è condannato, oggetto di rinuncia, torturato – come è successo per secoli – non potrai mai arrivare al tuo essere. Sarai sempre inutilmente coinvolto e impegolato in una lotta contro il corpo. Tutta la tua energia si consumerà in quella lotta. 

Il corpo dovrebbe essere accettato con amore, con gratitudine e riconoscenza, e così può diventare un trampolino di lancio per il tuo essere. E anzi, proprio questa è l’intenzione della natura...

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Tratto da: Osho, Zarathustra: un dio che danza, ed. ECIG