Editoriale 169

Nella mia vita sedentaria è importante fare qualche passeggiata almeno nei weekend. E sono fortunato ad avere un grande parco naturale adiacente al paese in cui abito. Ci sono andato a camminare pochi giorni fa e ho trovato una sorpresa. All’incrocio dei sentieri sotto la grande quercia ho girato a sinistra e dopo il boschetto di betulle qualcosa tra i cespugli ha attirato la mia attenzione.
Una bella scatola metallica. Nera. Lucida. Aveva un vistoso bottone rosso nel mezzo e una scala graduata da zero a 50 con una manopola per regolarla.
Non ho resistito e l’ho raccolta da terra, girando piano piano la manopola fino al 50. Ma non è successo niente. “Del resto una cosa buttata lì in un cespuglio sarà stata certamente rotta” ho pensato e quindi mi sono sentito tranquillo nel premere poi quel grosso bottone rosso…
E invece era funzionante!
È partito un forte sibilo che mi ha bloccato lì spaventato con la mente a mille su quanto fossi stato stupido. 
Ma il grosso doveva ancora succedere.


Scatola


Ero girato verso le betulle e mentre il sibilo svaniva piano piano, ho visto gli alberi diventare progressivamente più bassi. Ho visto apparire velocemente e sparire vari cespugli. L’erba seccare, tornare verde, poi in germoglio. E di nuovo seccare, tornare verde, poi in germoglio. Gli alberi ancora più piccoli. 
Mi sono reso conto che stavo andando indietro nel tempo. Stavo osservando il bosco che tornava a com’era 50 anni fa.
Superato lo spavento mi son goduto l’eccezionalità della cosa. E ho visto quanto era selvaggia quella terra mezzo secolo fa.
Poi ho iniziato a preoccuparmi: “Oddio, ma se il bosco ora è quello del 1970 cosa è successo al resto della mia vita? Potrò tornare nel 2020?” senza indugio ho girato la manopola indietro sullo zero e premuto di nuovo il pulsante rosso. Ed ecco il bosco variare al contrario di come l’avevo visto prima. E pfffffiuuuu! Tutto era tornato nel presente. 
A quel punto mi sentivo più confidente e curioso di vedere se la scatola mi avrebbe permesso di fare il viaggio nel passato anche dentro di me. Posizionai la manopola di nuovo sul 50, schiacciai il pulsante rosso e chiusi gli occhi.
Wow funzionava! Ma a sorpresa, era doloroso.

Mi son visto andare indietro nel tempo. E mi son stupito di vedere che nonostante diventassi più giovane, il peso della vita aumentava. Un senso di zavorra, di prigione, di “obbligo” piano piano diventava più evidente e tangibile. Mi sentivo stretto. Mi mancava l’aria. Ero piccolo, piccolo in un luogo angusto.

In effetti sono arrivato a Osho circa 42 anni fa, prima di allora la mia vita era piena di tutto quello che la famiglia e il mondo in genere mi aveva chiesto di fare e mi aveva imposto di essere. 
Poi in quei 42 anni di, in apparenza, lento e quasi impercettibile processo di trasformazione con Osho, seguendo le sue indicazioni e mettendomi in gioco in tutte le situazioni che proponeva, potevo vedere ora, come da una grande altezza, cosa era successo. 
Senza fatica, anzi divertendomi un sacco, mi ero mosso simultaneamente in due direzioni.
Da un lato – grazie alle comprensioni, ai gruppi terapeutici, alle meditazioni, ai continui feedback ricevuti dai miei compagni di viaggio che mi avevano fatto da specchio nel corso degli anni – mi ero gradualmente liberato di molti condizionamenti psicologici ricevuti da famiglia ed educatori vari, nonché dalle mode o correnti di pensiero dei vari momenti.
Dall’altro lato, grazie alla meditazione, avevo scoperto che esistono dentro di me mondi migliori realizzabili, avevo avuto assaggi del “possibile” aldilà di me e pian piano un po’ di quel “possibile” aveva misteriosamente preso una forma reale.
Comunque non vedevo l’ora di tornare a respirare...

E così ho premuto in fretta il bottone e sono tornato nel presente, sentendo la leggerezza riprendere velocemente lo spazio dentro di me, un grande senso di espansione unito a una certa fragranza, un maggiore silenzio. Che gioia togliermi la camicia di forza che avevo addosso 50 anni fa e che non sapevo nemmeno di aver avuto!
Ho poi scoperto che la misteriosa scatola nera permetteva anche il viaggio in avanti, ma soprattutto scavava in profondità nel presente… una cosa così preziosa andava condivisa: la scatola adesso la trovi in vendita su oshoba.it.

Ok ok… è chiaramente una storiella inventata… ma con delle cose assolutamente vere.
Per esempio su oshoba.it abbiamo tutte le opere di Osho in italiano (unico sito in Italia dove trovi tutto il disponibile). Sono ben 240 per ora e per me, nel loro complesso, sono come una potente macchina esperienziale del tempo: con una approfondita visione d’insieme tra passato e futuro Osho mi porta a vivere con maggiore comprensione e consapevolezza il mio presente. 
Mi permette di viaggiare a ritroso non solo nel mio, ma anche nel passato psicologico dell’intera umanità. E lì scopro da dove vengo, e perché oggi sono così e cosa c’è che mi impedisce di essere più leggero e vasto.
C’è il viaggio nel futuro possibile, non solo dell’umanità, ma soprattutto il mio individuale futuro potenziale.

Poter vedere nel complesso tutto il contesto in cui sono nato, vivo ora e posso diventare nel futuro, è il grande regalo che mi ha fatto Osho attraverso le centinaia di preziosi libri pieni di segreti in grado di far crescere il semino con cui sono venuto al mondo per diventare, un giorno, il grande albero maestoso che è destinato a diventare.
Diceva Osho nel 1979: "Ho alcuni segreti da rivelarti, e non vorrei morire prima di averteli rivelati, perché non conosco nessun altro al mondo che possa fare questo lavoro. Ho segreti del Tao, segreti del Tantra, segreti dello Yoga, segreti dei Sufi, segreti dello Zen. Ho vissuto in quasi tutte le tradizioni del mondo; sono stato un vagabondo in molte vite. Ho raccolto molto miele da molti fiori".
E ogni libro ha i suoi segreti... Li hai mai visti tutti insieme? Guarda che spettacolo.

E la prova che tutto questo funziona davvero la puoi avere a Bellaria: l’OshoFestival, la grande festa della meditazione che – se mi permetti ancora la metafora della storiella – è un’altra scatola misteriosa con un grosso bottone al centro. Vieni a premerlo con noi tra l'1 e il 4 ottobre, vieni a vedere cosa succede…
​E prima di allora continua l’avventura dell’Osho Times che ogni mese ti porta a casa l’arte della meditazione. Ecco, tratti da lì, due begli articoli. Buona lettura, Akarmo​