Mille cammini, una sola ricerca

Mille cammini, una sola ricerca

Un'antica storia indiana

Un raro brano di Osho apparso su Osho Times n. 305

 

Osho


 

Nel paradiso indù c’è un albero chiamato Kalpataru. Significa: “l’albero che esaudisce i desideri”. Per caso passò di lì un viaggiatore ed era così stanco che si sedette sotto l’albero. Aveva fame, quindi pensò: “Se ci fosse qualcuno, chiederei qualcosa da mangiare. Ma sembra proprio che non ci sia nessuno.”

Nel momento in cui l’idea apparve nella sua mente, all’improvviso apparve anche del cibo e l’uomo era così affamato che non si prese la briga di pensarci. Lo mangiò. Poi cominciò ad avere sonno e pensò: “Se ci fosse un letto...”. E il letto apparve.


Ma mentre era sdraiato sul letto sorse in lui il pensiero: “Cosa sta succedendo? Non vedo nessuno qui, eppure è arrivato del cibo, è arrivato un letto... Forse ci sono dei fantasmi che mi fanno degli scherzi!”. E all’improvviso apparvero i fantasmi!
L’uomo ebbe paura e pensò: “Ora mi uccideranno!”. E così fu!

 


Due leggi

Nella vita vige la stessa legge: se pensi ai fantasmi, non possono che apparire. Pensa e vedrai! Se pensi ai nemici, li creerai; se pensi agli amici, appariranno. Se ami, l’amore appare ovunque intorno a te; se odi, appare l’odio. Qualunque cosa tu stia pensando viene materializzata da una certa legge.
Se non pensi a nulla, non ti succede nulla.


Ci sono due leggi. Una legge è della mente. Con la legge della mente continui a creare l’inferno intorno a te; gli amici diventano nemici, gli amanti si rivelano nemici, i fiori diventano spine. La vita diventa un peso e si patisce semplicemente. Con la legge della mente, vivi all’inferno ovunque tu sia. Se scivoli fuori dalla mente, scivoli fuori da quella legge e all’improvviso vivi in un mondo completamente diverso. Quel mondo diverso è il nirvana. Quel mondo diverso è dio.
Poi, senza fare nulla, tutto comincia ad accadere.


Quindi lasciamelo dire in questo modo: se vuoi fare, vivrai nell’ego e sarai costantemente nei guai. Se abbandoni l’ego, se abbandoni l’idea di essere un agente, se semplicemente ti rilassi nella vita e ti lasci andare, sei di nuovo nel mondo di dio, nel Giardino dell’Eden. Adamo torna a casa. Poi le cose accadono.
La storia dice che non c’era bisogno che Adamo facesse nulla nel Giardino dell’Eden. Tutto era a sua disposizione. Ma poi cadde in disgrazia e fu scacciato. Diventò istruito, un egoico e da allora l’umanità soffre.


Tutti devono tornare nel Giardino dell’Eden. Le porte non sono chiuse: “Bussate e vi sarà aperto. Chiedete e vi sarà dato”. Ma bisogna tornare indietro. Il cammino è dal fare all’accadere, dall’ego al non-ego, dalla mente alla non-mente. La non-mente è ciò di cui si occupa la meditazione. Quel mondo diverso è il nirvana. Quel mondo diverso è dio...

 

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Testo di Osho tratto da: L'antico canto dei pini, Ed. Psiche