Ciao! 
Una delle mie meditazioni preferite è guardare un video di Osho o ascoltare a occhi chiusi i suoi discorsi. Non ho tanti video, quindi inevitabilmente ognuno lo vedo più volte nel corso del tempo. Così l’altro giorno è capitato che mi son trovato davanti un vecchio video già visto e rivisto. La prima reazione della mia mente è stata “ah già, sì, sì me lo ricordo... è quello dove lui dice la tal cosa sì, sì...” una sensazione di cosa vecchia che arrivava da un lontano passato.
Però subito dopo guardando Osho e vedendo l’intensità della sua presenza lì sullo schermo, come risvegliandomi di colpo mi rendo conto che è lì adesso! Non è un documentario, ma un’esperienza di presenza, la sua e la mia, che sta succedendo adesso.
La mente fa presto a catalogare e mettere via nel cassetto del “già visto e già fatto” andando poi a chiedere con insistenza cose nuove, eccitanti, mai viste, mai fatte... una continua rincorsa, una fame di sensazioni e sensazionalismo che sembra non arrivare mai al punto finale. Ed è proprio la mente a rendere vecchie le cose, con un’etichetta automatica appiccicataci sopra toglie l’intensità di presenza tipica delle novità.
L’intensità della nostra presenza... a ben guardare è questa che cerchiamo nell’eccitazione della cosa nuova.
Per fortuna il lavoro di Osho sta proprio nel portarci ad agire direttamente sulla presenza – cos’altro è la meditazione? – aprendoci alla possibilità di vivere intensamente il presente senza dover inseguire affannosamente l’obbligo di avere sempre delle novità per dare senso alla propria vita...
L'Osho Times mese dopo mese propone continuamente spunti per consolidare la nostra presenza a noi stessi, alla nostra vita... ecco quindi ancora due articoli tratti dalla rivista (guarda quanti regali ricevono gli abbonati). Buona lettura - Akarmo

Ridere di cuore

In molte occasioni una bella risata è il toccasana: ti libera da energie represse e dai pesi della vita, ti rende più sano ed equilibrato

Un prezioso testo di Osho


Domanda: Osho, quando ti ho sentito dire che ridere è un modo di liberarsi un po’ dall’infelicità, per la mia mente i conti non tornavano. Mentre ridevamo si sentiva come se l’isteria stesse riempiendo la sala e ancora mi chiedo: “Cosa è successo?”

Osho: Puoi renderti conto di cosa è successo! Può sembrare isteria. Quando, ad esempio, comprendi qualcosa e sopraggiunge la risata per lenire l’infelicità, si rilascia una grande energia. Ogni comprensione rilascia un po’ delle energie accumulate dentro.
Ad esempio, non ridi tutto il giorno, solo di tanto in tanto. Non sei amorevole tutto il giorno, solo di tanto in tanto. Cosa succede all’energia in questi lunghi intervalli? Si accumula e se arrivi a comprendere un certo fenomeno avviene un grande rilascio ed è così forte che sembra un attacco isterico. Ma non è un attacco isterico, anzi si attenua un’energia che, in qualsiasi momento, avrebbe potuto diventare un attacco isterico.
Nei manicomi puoi trovare persone che...

Una carezza che
giunge dall’universo

Danza-terapia,
arte oggettiva e Vipassana:
un’onda che si esprime... danzando!

Intervista a Urmila Ela Franscella

Domanda: So che lavori nel campo della danza contemporanea coi ra­gazzi down, ma prima di arrivarci raccontami un po’ il tuo percorso nel mondo dell’arte…
Urmila: Quando mi si chiede che cosa faccio è sempre un po’ difficile da spiegare…
Io mi sento una ricercatrice, ho sempre ricercato nella mia vita, in tutti i campi in cui ho lavorato. Ho iniziato con la comunicazione verbale e visiva e sono passata anche dalla terapia, attraverso il movimento, la danza-terapia, cercando sempre di creare e sviluppare dei nuovi linguaggi. C’è un riunirsi di tante diverse ricerche, che vanno da quella visiva, a quella corporale e a quella spirituale.
Ma la mia attività principale è quella di coreografa e regista di questa compagnia, la Mops_DanceSyndrome...