Ricordare
il linguaggio
dimenticato del
corpomente
Anando ci illustra la potenza e
l’importanza di questa
terapia meditativa di Osho...
Dopo anni di assenza torna
la ristampa del libro
L’arte dell’equilibrio
con allegato il CD Parlare al corpo
Da un articolo apparso sull'Osho Times
In questi tempi carichi di stress e tensione, questa meditazione guidata è un vero e proprio dono: portandoci in uno spazio di profondo rilassamento, ci lascia rigenerati e pieni di energia e a ogni ascolto aumenta il senso di una ritrovata forza e di vigore. E questi sono solo gli “effetti collaterali”, perché Parlare al corpo è innanzitutto un efficace processo di guarigione di sintomi e disturbi fisici.
Il nostro corpo è una meravigliosa fonte di saggezza: sa esattamente di cosa ha bisogno e ci manda continuamente messaggi utilissimi. Però abbiamo dimenticato come prestarvi ascolto, a causa dell’enorme baccano e dell’eccesso di stimoli a cui sono sottoposti i nostri sensi. In generale non siamo molto in contatto con il nostro corpo. È possibile che lo portiamo in palestra e che lo teniamo in forma, ma quanti di noi possono affermare di essere in grado di amarlo veramente e ascoltarlo?
Per questo motivo il nostro corpo è costretto a usare un linguaggio sempre più drastico per ottenere la nostra attenzione: potrebbe iniziare con un semplice mal di testa che poi si trasforma in emicrania, in disturbi del sonno, in dolori cronici, in particolare a carico di schiena e stomaco, o addirittura in incidenti e cadute. Il concetto di fondo è che la maggior parte di questi sintomi siano di origine psicologica e che siano creati da quella parte dell’inconscio definita
“il guardiano”...
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Lezioni d'amore
a tu per tu
con il maestro (3)
Osho risponde alle domande dei discepoli, gettando le basi di un nuovo modo di stare insieme...
Un prezioso testo di Osho apparso su Osho Times
Una coppia che ha appena terminato un gruppo per coppie dice che entrambi si sentono molto negativi. La donna chiede: “Cosa fare di questo no totale?”.
OSHO: Non c’è niente da fare. Ascoltatelo e seguitelo. I nostri problemi nascono perché non ascoltiamo il nostro essere. I vostri esseri stanno dicendo no e voi volete in qualche modo riuscire a farlo diventare un sì: questo è il problema. Il tuo essere sta dicendo di no, il suo essere sta dicendo di no: che situazione perfetta!
Quindi salutatevi. Ditevi addio, adesso, e fatela finita. E questo non significa che è finita, perché domani potreste sentire il sì e… Ma in questo momento è finita, e chissenefrega di domani? Almeno per questa notte siate liberi e godetevi la vostra libertà. E se di nuovo sentirete di avere bisogno di una gabbia, andate a ricercarla domani.
Il problema nasce solo perché volete fare qualcosa che non scaturisce dai vostri esseri. L’essere dice sì e voi vorreste che fosse un no. L’essere dice no e voi vorreste che fosse un sì. È questo il problema, create una contraddizione. Altrimenti le cose sono davvero molto semplici. E anzi non ho mai visto un problema complesso, non ancora. Tutti i problemi sono semplici. Ma la gente non riesce a vederne la semplicità. Tutti amano la complessità perché avere un grande e complesso problema insolubile dà grande soddisfazione per l’ego. Hai sconfitto tutti i terapisti, li hai esauriti, e il tuo problema non se n’è ancora andato. Ti fa sentire molto bene! In realtà i problemi sono semplici.
L’amore accade, l’amore scorre. Un giorno c’è, un giorno sparisce. È come un fiore al mattino, che alla sera se n’è già andato. Non significa che c’è sempre stato il no, significa che una cosa è arrivata alla fine. Vi siete amati, vi siete divertiti insieme, vi siete appagati, da questo nasce...
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