Racconta la tua storia
Questa newsletter è dedicata a un nuovo progetto della rivista Osho Times, e cioè portare sulle nostre pagine le storie dei nostri lettori, in altre parole, una rubrica dedicata alle vostre storie, alla TUA storia. E naturalmente non la storia "qualunque", ma la storia dell'anima, la storia della sete e della ricerca che ti ha portato nel mondo di Osho e della meditazione e anche la storia di come va, nella vita di tutti i giorni, con i suoi fiori e le sue spine.
L’altra sera durante l’Evening Meeting, a Pune, ho sentito Osho dire che ciascuno di noi è l’intera esistenza... wow! Mi ha fatto fare un salto dentro vedendo dispiegarsi davanti a me uno scenario a cui non pensavo: io sono l’intera esistenza e anche tu sei l’intera esistenza... pur essendo distinti ci sovrapponiamo, anzi siamo la stessa cosa.
Per una frazione di secondo, attraverso gli occhi di Osho, ho visto una realtà ben diversa.
L’altra cosa implicita in questa affermazione è che siamo enormi. Ben aldilà del nostro comune sentire, aldilà dei limiti del nostro corpo e della nostra mente.
Certo è la visione che ha della realtà un essere illuminato. Però mi ha ricordato per un attimo – “esperienzialmente” per così dire – che in ciascuno di noi c’è un mondo immenso, qualcosa che normalmente noi non vediamo di noi stessi e che tantomeno gli altri possono vedere, perché possono vedere fin là dove ci mostriamo...
Ed eccomi a spiegare il punto di partenza di questa newsletter: perché non mostrare di più?
Sono sicuro che tutti hanno la loro bella storia da raccontare, una storia che a molti compagni di viaggio farebbe certo piacere leggere. Magari insieme ad amici hai organizzato qualcosa, oppure negli incontri con la gente ti è successo qualcosa di interessante, oppure come ti è cambiata la vita da quando vi hai inserito la meditazione, o hai preso il sannyas, o al ritorno a casa dall’Oshofestival o da altro evento di meditazione... E questi sono solo esempi, il campo dell'esperienza è immenso, come siamo noi...
Ecco, se l'idea ti piace, e vuoi raccontare la tua storia, lunga o corta che sia, puoi mandarci il tuo scritto semplicemente facendo un reply a questa newswletter o scrivere a Marga, margajee@gmail.com, che amorevolmente ti accompagnerà nell'impresa.
E in attesa di leggerti, ecco due estratti di articoli tratti dalla rivista mensile (che puoi ricevere a casa tua in abbonamento) Osho Times. Buona lettura - Akarmo
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Come 15 anni fa
Un compleanno sannyas un po’ travagliato...
Da un articolo di Marga apparso sull'Osho Times
Ero stata praticamente quasi sempre felice per oltre 10 anni, tanto che oramai credevo, e forse davo per scontato, che quella serenità e quel benessere sottile sarebbero durati per il resto della mia vita.
Circa un anno e mezzo fa, cominciai a scrivere un racconto autobiografico, la mia storia, molto incentrato su una grande storia d’amore che mi ha rivoltato come un calzino e che ha portato nella mia vita, a un certo punto, il primo libro di Osho. E poi il sannyas...
Ricordo che dopo una feroce scenata di gelosia avevo chiuso “per sempre” (quante volte dura “per sempre”?) con l’uomo in questione ed ero letteralmente fuggita a Varazze, per il primo campo di meditazione della mia vita, insieme a Shunyo, Veet Marco e Rupesh…
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Una tecnica per andare oltre l’immaginazione
Quando sei presente non c’è immaginazione.
E quando c’è l’immaginazione tu non ci sei.
Non potete esserci tutti e due insieme
Un brano di Osho apparso sull'Osho Times
Per una persona che vuole crescere spiritualmente, che vuole sapere qual è la verità, l’immaginazione è l’unica barriera. Quindi arriva il momento in cui non hai speranze, desideri, sogni da proiettare... Semplicemente vedi le cose per quel che sono.
E quando sei diventato capace di vedere le cose come sono, senza l’interferenza dell’immaginazione, ci sono due possibilità: se accade per caso impazzisci e se accade attraverso un preciso metodo di evoluzione ti illumini, ti risvegli. Per questo Nietzsche è impazzito e Buddha si è risvegliato. Ed è per questo che c’è bisogno di un maestro e di arrendersi a un maestro. Se lasci andare l’immaginazione da solo aumentano le probabilità di impazzire: sarebbe troppo. C’è bisogno di un maestro che ti aiuti a diventare più forte, integrato, centrato, e che ti aiuti a lascar andare l’immaginazione solo nelle giuste proporzioni...
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