Meditazione:
le domande e le risposte
Shunyo ha iniziato la sua scuola di consapevolezza vivendo vicina a Osho per 14 anni come parte del suo staff personale. Ora condivide la sua esperienza, viaggiando in molti paesi e facilitando corsi di meditazione e di formazione per chi vuole insegnare meditazione agli altri. All’OshoFestival della scorsa edizione ha risposto alle domande dei partecipanti...
Da un articolo apparso sull'Osho Times
Domanda: Cos’è il sannyas?
Shunyo: Cos’è il sannyas? È più facile dire quello che non è...
Intanto non è una religione. Osho ha sottolineato fortemente che non doveva essere adorato, pertanto noi non siamo né credenti né seguaci. Quello che facciamo è sperimentare in prima persona la meditazione. E in effetti questa è l’unica cosa che fa di noi dei sannyasin, non ci sono più dei segni esteriori che lo dimostrino. Persino il mala ora lo si indossa sotto gli abiti e solo per meditare. Tuttavia decidere di prendere il sannyas è una cosa enorme: probabilmente sei lì seduto e dentro di te c’è come un tremore... È bellissimo vedere come questo senso di eccitazione nel compiere un salto verso una vita nuova sia rimasto invariato dopo tanti anni, da quando Osho era nel corpo.
La “celebrazione” è molto semplice, chi prende il sannyas non deve fare nulla, se non rimanere qualche istante seduto su un cuscino a occhi chiusi, presente a ciò che sta succedendo, dentro e fuori. Poi quando si sentirà pronto aprirà gli occhi e troverà davanti a sé un foglio con su scritto il suo nome. Se ha scelto di avere un mala quello sarà il momento di indossarlo. Dopodiché si alzerà: potrebbe aver voglia di stare in silenzio o per conto suo, oppure di abbracciare tutti gli amici. Qualunque cosa si sentirà di fare sarà quella giusta.
Domanda: Volevo sapere se Osho ha lasciato qualche messaggio, se è rimasto qualcosa.
Shunyo: Sì, ha detto: “Vi lascio il mio sogno”. E noi con quello facciamo il meglio che possiamo. Però nel suo ultimo discorso in pubblico le sue ultime parole sono state: “Ricordati che sei un Buddha, sammasati”...
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La visione orientale
Sosan, terzo patriarca dello Zen dice: Non cercare la verità; smetti soltanto di avere ferme opinioni...
Un prezioso brano di Osho apparso sull'Osho Times
Come puoi cercare la verità? Tu sei falso. Come potresti mai andare alla ricerca del divino? Come potrai mai metterti alla ricerca del vero? Come potresti ricercare? Cosa potresti mai fare?
La tua mente, al massimo, potrebbe giocarti qualche scherzo; al massimo potresti proiettare una verità. Potresti immaginare una verità, sognare una verità.
È per questo che gli hindu continuano a vedere Krishna, allorché conseguono il divino; e i cristiani continuano a vedere Gesù, quando realizzano la verità.
Ma la verità non è hindu né cristiana, la verità non è Krishna né Cristo. Queste sono delle forme, abiti. E se ti appaiono ancora gli abiti, questo dimostra che sei ancora ricolmo delle tue opinioni, siano esse cristiane o hindu, e che le stai proiettando.
Sosan dice: “Non cercare la verità”. Tu non la puoi cercare. Come potresti? Non sei pronto a farlo, perché è presente la mente: chi cercherà? Ogni ricerca è propria della mente, ogni ricerca è un frutto della mente. La consapevolezza non ricerca mai, non è mai alla ricerca; la consapevolezza esiste e basta. È puro essere, non è un desiderio.
Una ricerca è un desiderio. Nel mondo, ricercavi la ricchezza, il potere, il prestigio e hai fallito... Ora cerchi dio, la verità, ma non cambi, resti lo stesso di sempre. Nulla è cambiato, solo le parole. Un tempo era il potere, ora è dio, ma tu resti lo stesso ricercatore di un tempo.
La verità non può essere ricercata. Al contrario, quando ogni ricerca si arresta, la verità bussa alla tua porta; allorché il ricercatore non esiste più, la verità viene a te. Quando tu abbandoni ogni desiderio, quando non hai più alcuna motivazione per andare da qualche parte, all’improvviso scopri di essere illuminato; all’improvviso scopri di essere il tempio stesso che stavi ricercando; all’improvviso riconosci di esser Krishna, di essere Gesù. Non ti viene alcuna visione, tu sei la fonte di ogni cosa, tu sei la realtà...
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