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Lezioni d'amore
a tu per tu con il maestro
Durante i dialoghi a tu per tu con Osho – darshan – le persone a turno si sedevano proprio di fronte a lui che oltre a dare il sannyas a chi decideva di diventare suo discepolo, rispondeva alle domande, dando consigli e delucidazioni sui loro vari problemi. Molti di questi problemi si riferivano alla vita di coppia e nelle risposte di Osho si trovano spunti preziosi per tutti...
Preziosi testi di Osho apparsi su Osho Times n. 223

Meglio da sola...
Una sannyasin dice di essere indecisa sul fatto di avere o no una relazione e si chiede se l’uomo con cui sta sia quello giusto per lei.
Osho: Di solito una relazione è sempre un elemento di disturbo. A meno che tu non sia capace di stare da sola, una relazione crea sempre dei problemi.
È come una banca: se hai già dei soldi, la banca te ne presta altri; se non hai soldi, non te ne dà. Quando possiedi, tutti sono pronti ad aiutarti; quando non hai niente, nessuno è disponibile. Allo stesso modo le banche prestano soldi alle persone già ricche.
Con le relazioni accade la stessa cosa. Se già sei felice, una relazione può renderti ancora più felice. Solo se stai bene quando sei sola – vale a dire, se non senti la mancanza di avere un compagno – una relazione ti può dare gioia. Se invece credi di non poterne fare a meno, ti rende infelice, perché ogni forma di dipendenza crea sofferenza.
Dal momento in cui senti che la tua felicità dipende da qualcun altro, inizi a essere infelice, poiché per l’essere umano non esiste condizione più detestabile della schiavitù. Di solito tutte le relazioni si trasformano in schiavitù, in qualche sorta di servitù, d’imprigionamento.
Ero preoccupato che prima o poi saresti finita nei guai (ridacchiando), perché quando ci si sente bene, ci si dimentica del tipo di frustrazione che una relazione può generare. La mente funziona così: quando sei da solo sogni la felicità che potresti trovare in una relazione; quando sei in coppia inizi a pensare che staresti meglio da solo.
Il mio consiglio è che ti sarebbe molto utile riuscire a stare senza una relazione.
Di base non c’è alcuna necessità di essere in un rapporto di coppia, ma in Occidente è successo qualcosa all’opposto di quanto è accaduto nel mondo orientale. In Oriente si pensa che ci sia qualcosa di sbagliato nello scegliere una relazione d’amore. Per questo la cultura orientale ha sempre apprezzato il celibe, colui il quale vive solo e non è in alcun modo alla ricerca di una relazione. Se inizi una relazione, stai facendo qualcosa di anomalo, una follia.
In Occidente è accaduto il contrario. Se non hai una relazione, c’è qualcosa di sbagliato. Se non sei alla ricerca di un rapporto di coppia, stai commettendo qualche peccato contro natura o quantomeno contro la psicologia.
Nella forma mentis occidentale si continua a credere che se una persona è da sola c’è qualcosa che non va e dovrebbe cercare di avere una relazione. In Oriente invece la gente pensa a come allontanarsi dalle relazioni d’amore.
Entrambe le posizioni sono sbagliate. Ognuno dovrebbe vivere nella condizione in cui si sente bene. Dovrebbe essere egoista. Io vi insegno l’egoismo assoluto. Tutti dovreste chiedervi: “In che situazione sono felice?”.
Ciò che raccontano psicologi e teologi occidentali, così come quello che si dice in Oriente, sono tutte sciocchezze. Dimenticale! Non te ne preoccupare.
Nessuno ha preso in considerazione il tuo caso personale. Saranno state analizzate altre persone, ma non tu. Ancora nessuna teoria è stata formulata su misura per te. E tutte le teorie esistenti si basano su statistiche, sono solo analisi di alcuni casi.
Tu sei unica, non esiste una teoria per te. Non consultare psicologi o preti. Osserva semplicemente te stessa. Quando sei felice, quando ti senti in pace, in accordo e in armonia, sei sulla strada giusta per te. Prima ti sentivi bene, ed era vero, stavi fiorendo. Adesso improvvisamente hai iniziato una relazione e ti senti a disagio, la tua energia non fluisce più.
Se te ne liberi sarà un bene per te. Lascia che me ne occupi io: quando vedrò che sei felice da sola e non hai bisogno di una relazione, ti dirò di trovarne una. Quando sarai sufficientemente capace di vivere in solitudine, allora ti procurerò un uomo (risata).
Prima stabilizzati nel tuo essere, sii radicata, così salda che nessuno possa darti fastidio. Poi apri le finestre, lascia entrare il vento e goditelo. Ma prima di tutto sii radicata in maniera così profonda che nessuno possa abbatterti.
Una decisione coraggiosa
Una sannyasin che ha una storia con un sannyasin sposato esprime preoccupazione sul suo rientro a casa da Puna. Dice anche che le situazioni a tre sono ricorrenti nella sua vita...
Osho: Le persone imparano a interpretare dei ruoli e a operare in base a essi. Non riescono a cambiare il ruolo appreso, perché non sanno come agire in altri ruoli. Questo è il problema. Tu devi avere imparato a far parte di un triangolo e a diventare un’interferenza fra altre due persone.
Questo ti piace, perché ti dà un certo potere. Quando un uomo che si interessa a te ha una moglie, ti senti più potente. C’è competizione, una sottile competizione fra te e la moglie. I triangoli sono sempre pericolosi, è meglio non entrarci.
L’istinto che ti porta a entrare in un triangolo non è amore, è qualcos’altro. È potere. Ti senti potente perché riesci a trascinare il tuo amante via da sua moglie, verso di te. E anche la moglie si sente potente: trascina il marito verso di sé. E lui è solo una palla in mezzo a voi due. Quando riceve un colpo da lei, viene da te. Quando lo colpisci tu, va da lei.
Questo non può diventare un amore maturo, è infantile. Ma è difficile uscire da un triangolo. Quando lui non era qui, tu eri felice, e lo sei di nuovo ora che se n’è andato. Tutti i giorni in mezzo sono stati infelici. Ciononostante non riesci a lasciarlo andare, perché hai imparato quel ruolo. Sai come recitare in questo film e così continui a farlo e rifarlo. Potresti andare avanti a recitare sempre e solo questo ruolo se non diventerai abbastanza coraggiosa da fermarti.
Qualsiasi cosa ti crei infelicità, interrompila immediatamente. Altrimenti ti ci abitui, diventi avvezza all’infelicità.
Se una situazione ti procura infelicità, escine, a qualsiasi costo. Alla fine scoprirai che non ti è costato nulla. Alla fine ti sentirai grata per esserne uscita.
E questo non soltanto per quanto riguarda il tuo amante. Ricordalo per tutta la vita: lascia che sia una profonda e tacita comprensione. Quando senti che una situazione sta diventando infelice, abbi abbastanza coraggio da uscirne. Tu sai solo come entrarci, ma non sei capace di venirne fuori, come se la tua casa avesse solo un’entrata e nessuna uscita.
E non ti sto dicendo: “Vieni fuori da lì”, perché se lo dicessi tu ti aggrapperesti ancora di più a quella situazione. Non sto dicendo niente, se non di diventare consapevole e riconoscere qual è il nocciolo della faccenda: non puoi essere felice così. Non puoi creare una vera intimità con l’altro, perché la terza persona è sempre presente.
Lui non è pronto a lasciare sua moglie e non è nemmeno pronto a lasciare te. E nessuna delle due è pronta a lasciare lui. Quindi cosa si può fare?
Diventa un po’ più coraggiosa. Digli che o decide lui o decidi tu. Digli che se ti ama deve uscire da questa situazione. E la moglie probabilmente sta soffrendo più di te, perché ha investito di più. Tu sei diventata il suo nemico e lei sta soffrendo per questo conflitto. E anche tu stai soffrendo.
Non capisco come un uomo possa essere felice in mezzo a due donne che soffrono. È già abbastanza difficile con una sola donna che soffre. Eppure col tempo diventiamo immuni e accettiamo l’infelicità come nostro destino. Ma ora basta! Vai e decidi qualcosa.
La ragione principale per cui sei con me è diventare abbastanza coraggiosa da prendere la tua vita nelle tue mani. Osserva cos’hai fatto della tua vita, ma non essere distruttiva nel farlo. Ama te stessa e tutto il resto seguirà.
Continua sull'Osho Times di novembre
Tratto dal Diario dei darshan con Osho: Get Out of Your Own Way #8
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