Il nostro corpo è una meravigliosa fonte di saggezza: sa esattamente di cosa ha bisogno e ci manda continuamente messaggi utilissimi. Però abbiamo dimenticato come prestarvi ascolto, a causa dell’enorme baccano e dell’eccesso di stimoli a cui sono sottoposti i nostri sensi. In generale non siamo molto in contatto con il nostro corpo. È possibile che lo portiamo in palestra e che lo teniamo in forma, ma quanti di noi possono affermare di essere in grado di amarlo veramente e ascoltarlo?
Per questo motivo il nostro corpo è costretto a usare un linguaggio sempre più drastico per ottenere la nostra attenzione: potrebbe iniziare con un semplice mal di testa che poi si trasforma in emicrania, in disturbi del sonno, in dolori cronici, in particolare a carico di schiena e stomaco, o addirittura in incidenti e cadute. Il concetto di fondo è che la maggior parte di questi sintomi siano di origine psicologica e che siano creati da quella parte dell’inconscio definita “il guardiano”.
Parlare al corpo ci aiuta a ripristinare una comunicazione amichevole con il nostro corpo attraverso questo elemento inconscio. E in questo modo ci riuscirà molto più facile afferrare e decifrare i messaggi relativi a ciò di cui abbiamo bisogno.
È possibile lavorare su una problematica specifica, cioè su un determinato sintomo, o anche sullo stato generale di salute. Alla fine si passa a una visualizzazione nel futuro del corpo sano e in equilibrio, per aprire la strada alla guarigione.
Questo processo è largamente utilizzato da più di vent’anni e funziona molto bene su una vasta gamma di sintomi fisici: problemi di peso, di digestione (in particolare la costipazione), dolori, tensioni, irrequietezza, abitudini malsane. Rende inoltre le persone meno ansiose: sappiamo tutti che la paura crea tensione, ed è vero anche il contrario. Quindi, più impariamo a rilassarci, meno saremo soggetti a paura o ansia, il che ci permetterà di dormire meglio donandoci un generale senso di benessere.
Parlare al corpo è dunque un profondo processo di conoscenza di se stessi e in quanto tale stimola anche una visione più ampia di come stiamo vivendo la nostra vita, portandoci a farci delle domande sia nel campo del lavoro che della vita privata.
ANANDO
Il fango e il loto
Il corpo è un organismo vivente e non ti ha fatto alcun male; ti ha servito ininterrottamente fin da quando sei stato concepito e lo farà fino alla tua morte. Farà tutto ciò che tu vorrai, anche l’impossibile, e non ti disubbidirà mai. È inconcepibile la possibilità stessa di creare un meccanismo così obbediente e così saggio.
Se diventi consapevole di tutte le sue funzioni, ne resterai sorpreso.
Tu non hai mai pensato a ciò che fa il tuo corpo; è qualcosa di assolutamente miracoloso e misterioso; ma tu non hai mai guardato al suo interno, non ti sei mai preoccupato di familiarizzare con esso e pretendi di amare le altre persone. Non puoi, perché anche quelle persone si presentano sotto forma di corpi.
Il corpo è il mistero più grande dell’intera esistenza. Questo mistero richiede di essere amato; i suoi arcani, le sue funzioni, devono essere indagati profondamente e intimamente.
Sfortunatamente le religioni sono state tutte contro il corpo, in senso assoluto; ma questo è un indizio, l’indicazione certa che se un uomo apprende la saggezza del corpo e il suo mistero, non si preoccuperà mai del prete o di dio: avrà trovato in sé il mistero più grande, e nel mistero del corpo dimora il tempio stesso della tua consapevolezza.
Quando prendi coscienza della tua consapevolezza, del tuo essere, non esiste alcun dio sopra di te.
Solo una persona consapevole può avere rispetto per altri esseri umani, per altri esseri viventi, perché essi sono altrettanto misteriosi, espressioni diverse, varietà che rendono la vita più ricca. Quando un uomo ha trovato la consapevolezza dentro di sé, ha trovato la chiave dell’assoluto.
Qualsiasi educazione che non ti insegni ad amare il corpo, che non ti insegni a essere compassionevole nei suoi confronti e a entrare nei suoi misteri, non ti insegnerà neppure a entrare nella tua consapevolezza.
Il corpo è la soglia, è il punto di partenza ed è il sostegno primario.
Qualsiasi educazione che non prenda in considerazione il tema del corpo e della consapevolezza, non soltanto è incompleta, ma è assolutamente dannosa perché si dimostra distruttiva.
È soltanto il fiorire in te della consapevolezza che evita la distruzione; ed è quel fiorire che ti dà un’incredibile urgenza, il bisogno irrefrenabile di creare: creare più bellezza e più benessere nel mondo.
L’uomo ha bisogno di un corpo migliore, più sano.
L’uomo ha bisogno di un’esistenza più cosciente e più attenta; ha bisogno di tutte le agiatezze e i lussi che l’esistenza è pronta a dare. L’esistenza è pronta a offrirti un paradiso qui, adesso! Il corpo è l’anima visibile e l’anima è il corpo invisibile.
Corpo e anima non sono divisi in nessun punto, fanno parte l’uno dell’altra, sono parti di un tutto. Devi accettare il corpo, devi amarlo, rispettarlo, essergli grato… è il meccanismo più complesso dell’esistenza; è semplicemente meraviglioso!
Beati coloro che se ne meravigliano!
Comincia dunque a provare meraviglia per il tuo corpo perché è la cosa più vicina a te.
Attraverso il corpo la natura più intima si è avvicinata a te, l’esistenza più celata è giunta a te. Nel tuo corpo c’è l’acqua degli oceani, il fuoco delle stelle e dei soli, l’aria… il corpo è composto di terra.
Esso rappresenta l’intera esistenza, tutti gli elementi. Che trasformazione! Che metamorfosi! Guarda la terra e poi guarda il tuo corpo, che trasformazione… e tu non ti sei mai meravigliato di tutto questo! La polvere è diventata divina; quale mistero più grande è mai possibile? Quale miracolo più grande stai aspettando?
Eppure osservi questo miracolo accadere ogni giorno.
Dal fango nasce il loto… e dalla polvere è sorto il nostro splendido corpo.
OSHO
(tratto dal primo capitolo del libro + CD con meditazione guidata L’arte dell’equilibrio, Bompiani Editore)