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Sesto chakra: il chakra della consapevolezza

Il requisito necessario affinché il sesto chakra operi in modo pulito è che le energie dei tre chakra inferiori siano accolte e accettate dal cuore
 
 
Da un articolo apparso su Osho Times n 227 
 
terzo occhio
 
Sono in molti a credere che quando il sesto chakra si apre accada qualcosa di miracoloso e si comincino a “vedere” cose incredibili. 

In base alla mia esperienza, non è affatto così, o almeno non è questa la cosa più importante e preziosa del sesto chakra. 

Innanzitutto il sesto chakra è più o meno attivo – o aperto – nella maggior parte delle persone, anche se in modo molto limitato, o spesso solo in relazione a qualche ambito preciso. Sono moltissimi, per esempio, gli uomini d’affari che usano quotidianamente il cosiddetto “terzo occhio”. La loro capacità di vedere non è circoscritta alla mente logica, ma hanno forti intuizioni, visioni: vedono opportunità d’affari, vedono i passi da compiere, vedono i punti deboli della competizione e arrivano ad annientarla perché vedono in che modo è possibile farlo. E più in generale molte persone lo usano nella vita in vari campi, ed è magari un uso legato al potere, alla manipolazione, perché vedono cose che possono usare a proprio vantaggio e lo fanno. 

E in tutti questi casi il sesto chakra è attivo. Ma fintanto che non è connesso al cuore opera in una maniera estremamente limitata e non aiuta la meditazione, non favorisce un’espansione nella vita, perché la sua funzione è influenzata ancora dal livello della “giungla”, cioè dei chakra bassi,  con tutti i loro limiti. È irrilevante di quale energia (o chakra) si tratti: se c’è parecchia energia sessuale e si muove in modo inconsapevole, o se c’è parecchia energia emotiva – il che succede di frequente – e anch’essa si muove in modo inconsapevole, o se c’è tanta energia di potere, anch’essa inconsapevole. In tutti questi casi il sesto chakra non potrà operare in modo pulito, ma subirà l’influenza di queste energie.

Il requisito necessario affinché il sesto chakra operi in modo pulito è che le energie dei tre chakra inferiori siano accolte e accettate dal cuore. Quando questo accade il cuore è veramente in funzione, possiamo dire di essere davvero “centrati nel cuore”. 

Quindi trovo molto efficaci le meditazioni in cui Osho suggerisce di connettere le energie più grossolane, come l’energia sessuale, al cuore. Io aggiungerei che nel mio caso trovo molto efficace “portare il cuore” all’energia sessuale, o portarlo verso le emozioni; in generale, portare il cuore verso il basso. E a quel punto è possibile sentire la connessione verso l’alto, cioè portare il cuore al sesto chakra, o lasciare che il sesto chakra si connetta dentro, nel cuore. 

Se non si verifica questa centratura nel quarto chakra delle energie di quelli inferiori, anche il sesto chakra si muove e opera solo nei livelli bassi, per così dire, e ritroviamo le caratteristiche di cui parlavo prima, l’uso per manipolare gli altri, o comunque un uso molto limitato. 

Ma in un certo senso può funzionare anche al contrario, nel senso che se il cuore e il sesto chakra si connettono, questo si riflette enormemente anche nelle energie inferiori, poiché in qualche modo il sesso, o le emozioni, o il potere, si connettono alla consapevolezza, e quindi a qualcosa di più grande, e a quel punto si trasformano.

Nella mia esperienza il cuore porta spazio, equilibrio e integrazione tra le varie energie, sia verso il basso che verso l’alto.

E dunque è solo quando iniziamo a vivere e a essere centrati nello spazio del cuore che il sesto chakra diventa veramente ricettivo e comincia a operare in una modalità molto più ampia ed elevata. E ciò che riusciamo a vedere diventa più preciso, più libero dai limiti della mente e del passato. 

Questo aspetto è legato anche al quinto chakra, dove sono “registrate” tutte le memorie ataviche: le nostre esperienze, le convinzioni, gli schemi mentali. Se non siamo consapevoli anche di questa dimensione ciò che vediamo risulta molto limitato dalle esperienze condizionanti del passato, dalle credenze e dalle idee preconcette, ma quando dal cuore ci connettiamo al quinto chakra questa prospettiva ristretta si apre. Dopodiché, quando ci connettiamo al sesto chakra, anche la nostra visione diventa più ampia.

 

Una cosa che Osho ha detto sul sesto chakra – e di cui io stessa ho fatto esperienza a volte...


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“Al sesto chakra, l'ajna chakra, devi raggiungere un incredibile incontro dell’uomo e della donna. Sei diviso dentro: l’uomo e la donna. Un uomo non è solo un uomo, è uomo e donna insieme. Nasce da un uomo e da una donna, 50 e 50. E lo stesso vale per la donna. E l’incontro interiore supremo, l’unione, l’alchimia interiore è possibile solo se hai imparato le vie del mondo esteriore. Un uomo e una donna innamorati indicano che l’emisfero destro si è innamorato dell’emisfero sinistro. Più comprendi la donna e l’uomo dentro di te, più comprenderai la polarità interiore. E un giorno, nel sesto centro del tuo essere, quello che lo Yoga chiama l’ajna chakra e che io ho definito “superconsapevolezza” sentirai che la tua comprensione dell’uomo e della donna ti hanno dato un incredibile aiuto. Là l’intuito e la logica si incontrano, l’immaginazione e il reale si incontrano, l’iniziativa e la ricettività… Sarà facile, hai imparato le vie del mondo esteriore, ora puoi usarli per la tua alchimia interiore.”

Osho, The Divine Melody n.4

 


Alvina
ALVINA
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