Per vent’anni Gurdjieff viaggiò in lungo e in largo alla ricerca di conoscenze che spiegassero le leggi che governano l’inconscio dell’uomo. Andò in Egitto, Asia centrale, nel deserto dei Gobi, in Tibet, in India e in Grecia.
Scoprì che molte conoscenze sono trasmesse attraverso la musica e la danza nei templi e nelle scuole esoteriche.
Il materiale da lui raccolto costituisce una parte di quelle che conosciamo con il nome di Danze Sacre, e lui stesso ideò una serie di Movimenti.
I Movimenti sono estremamente precisi, perché vengono da una tradizione millenaria. Nelle Danze di Gurdjieff non c’è spazio alcuno per l’improvvisazione spontanea... Le Danze Sacre sono una scienza del movimento: un movimento ben preciso apre un determinato canale energetico. I creatori di queste danze conoscevano gli effetti da esse prodotto sul ballerino a livello fisico, emotivo e mentale. I Movimenti aprono canali di energia che sono stati studiati scientificamente. Gli effetti sono in realtà più importanti delle danze. I Movimenti sono del tutto insoliti – per esempio, giri la testa verso destra ma gli occhi li giri a sinistra, oppure un braccio fa un movimento lineare e l’altro uno circolare, i piedi si muovono a un certo ritmo e le braccia a un altro. E anche le sequenze dei movimenti sono molto insolite... (da OT n.83)
___________________________________________________
Struggenti dedizione, passione, poesia attraverso i racconti e le esperienze di un gruppo di allievi di Shurta in Danze Sacre e Movimenti:
DHYAN
Mi sono avvicinato alle Danze Sacre in modo inconsapevole, senza saperne nulla, attirato dall’unione delle due parole: danzare con sacralità.
È questo aspetto che mi ha convinto a iniziare il percorso che col tempo si è approfondito, svelandomi passo dopo passo la presenza del mio corpo, ma trattenendo con sé anche la mente e le emozioni. Per me fare i Movimenti significa scoprire e osservare gli schemi che mi sono creato e che mi imprigionano. E tutto questo tramite il corpo, vederlo attraverso il movimento unito alla musica e rompere quelle barriere in cui mi costringevo a muovermi. Sentire la possibilità di essere nel qui e ora e per brevi momenti riconoscere che anche la mente e le emozioni sono lì con il corpo fisico senza giudicare, senza interferire. E poi c’è il senso di libertà, di unione, di forza e sostegno che riesco a percepire danzando e muovendomi con il gruppo.
Certe Danze, in alcuni momenti, mi creano uno spazio di silenzio nel quale non mi sento più identificato con un’emozione o un pensiero, ma mi percepisco come sono: è una possibilità, una consapevolezza che posso raggiungere.
PATRIZIA
Ho il ricordo vivido di un seminario per principianti e la preparazione di una dimostrazione a Miasto di un gruppo di allievi di Shurta. Provavano le “Sei donne” e sono rimasta colpita: un attimo di forte commozione nel trovarmi di fronte a qualcosa di speciale, di superiore a ciò che avevo mai visto e sperimentato prima, qualcosa di sacro. E ho iniziato.
Sapevo qualcosa dei Movimenti e della filosofia che li ha ispirati, ma praticarli è un’altra cosa. È la possibilità di mettere a tacere il continuo travaglio della mia mente, sperimentare momenti di presenza totale, confrontarmi con le mie qualità e le mie difficoltà, imparare a osservare da fuori una volta che la mente si è placata e non può distrarsi nei consueti giudizi. Questo lavoro mi ha permesso di prendere un po’ più in mano le redini della mia vita e mi ha dato la possibilità di contattare stati diversi di coscienza, momenti magici, sacri...
CLAUDIA
Si tratta di un insegnamento che non si trasmette a parole e che può essere compreso e integrato non verbalmente.
Non danzo, ma “sono danzata”.
L’incontro con i Movimenti ha coinciso per me con questo cambio di prospettiva, lontana dalla prestazione e dal riconoscimento che abitualmente si persegue nel lavoro artistico. Qualità di presenza piuttosto che consenso e successo. Nei Movimenti mi sento vicina a quello stato di abbandono in cui chi danza prova gioia senza alcun oggetto di riferimento.
CHANDRA
Amo la danza: sono un tipo esperienziale ed è il mio modo di esprimermi con il corpo, senza parole.
Mi piacciono i Movimenti perché muovo il corpo in armonia con la musica, faccio parte di un gruppo, avviene la magia della sincronizzazione.
In alcuni momenti mi sono trovata vuota, senza pensieri; in altri ho provato gioia, in altri ancora tristezza.
Il movimento è la mia via verso la meditazione… nel praticare le Danze riesco a volte a sentirmi centrata.
Molte altre condivisioni su Osho Times n. 228
Info su Shurta: movimentidanzesacre.it
indietro