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L’ombra dell’America
O il vero segreto di Donald J. Trump
Dal blog di Deepak Chopra 

A cura di Marga
 
 
Da un articolo apparso su Osho Times n 232
 
immagine di sculture antiche Kajuraho
 

“Per spiegare l’ascesa di Donald Trump c’è una chiave di lettura molto efficace che però la maggior parte dei commentatori non ha colto del tutto o ha sottovalutato. 

L’interpretazione standard lo descrive come una bizzarra anomalia. Iniziando come un improbabile candidato-celebrità, ha sfidato tutte le regole della politica convenzionale, cosa che avrebbe dovuto essergli fatale. Invece Trump ha spazzato via tutti coloro che si trovavano prima di lui sul fronte repubblicano. Dotato di un grande talento per catturare le luci della ribalta, continua a dominare la scena in modi in cui nessun politico precedente ha mai osato, almeno in tempi moderni. 

Questa è l’interpretazione convenzionale.

In realtà Trump non è né bizzarro né anomalo. Anzi, rappresenta qualcosa di universale, qualcosa che è sotto i nostri occhi. È un aspetto della psiche umana per il quale proviamo imbarazzo e vergogna. E ciò ne fa il nostro segreto collettivo. 

Andando indietro di un secolo nel campo della Psicologia del Profondo, il lato segreto della natura umana ha acquisito un nome speciale: l’Ombra.

L’Ombra si compone di tutti gli impulsi oscuri – l’odio, l’aggressività, il sadismo, l’egoismo, la gelosia, il risentimento, la trasgressione sessuale – che restano nascosti alla vista. 

Il termine fu coniato da Carl Jung, ma la sua origine risale all’intuizione di Freud che la nostra psiche è duale, nettamente scissa tra conscio e inconscio. Lo sviluppo della civiltà è il frutto del modo in cui obbediamo alla nostra mente conscia, reprimendo la nostra parte inconscia. 

Ma ciò che si nasconde nell’Ombra prima o poi esce allo scoperto. 

Quando lo fa, società che appaiono ben ordinate e razionali, eque e giuste, colte e raffinate, eruttano improvvisamente in terribili manifestazioni di tutto ciò che non approvano: la violenza, il pregiudizio, il caos e un’ingovernabile irrazionalità. 

E anzi, la tragica ironia è che le peggiori ‘eruzioni’ dell’Ombra si verificano proprio nelle società che alla superficie hanno meno da preoccuparsene. Questo spiega il motivo per cui tutta l’Europa, al culmine del suo sviluppo civile, si gettò nell’inferno della prima guerra mondiale.

Se Trump è la più recente espressione dell’Ombra, non è affatto una bizzarra anomalia, cosa che potrebbe anche essere vera se i normali valori razionali fossero l’unico criterio di riferimento. Ma gira la moneta, adottando l’inconscio come criterio, e Trump diventa assolutamente tipico. 

E quando l’Ombra scoppia, ciò che era sbagliato diventa giusto. La trasgressione è percepita come un sollievo, perché improvvisamente la psiche collettiva può inoltrarsi nei campi proibiti. Quando Trump indulge nei suoi oltraggiosi e incontrollati comportamenti e al tempo stesso dice ai suoi riottosi spettatori: ‘È divertente, no?’, sta esprimendo in pubblico il nostro vergognoso impulso di smettere di obbedire alle regole.

Ma il ‘divertimento’ della prima guerra mondiale, che mandò milioni di giovani alla guerra quasi allegramente, si trasformò rapidamente in orrore, e l’Ombra fece scattare la sua trappola insidiosa. E una volta liberata, l’Ombra è molto difficile da riportare nel suo bunker sotterraneo. 

Il partito repubblicano ha cucinato l’Ombra a fuoco lento per decenni, sin da quando Nixon scoprì come trarre massimo vantaggio dal razzismo degli stati del Sud, dalle aggressioni strutturate nei confronti delle minoranze, e dall’atteggiamento noi-contro-loro adottato verso il movimento contro la guerra del Vietnam. E  dopo Nixon, per non provare vergogna, le brave persone di destra hanno eletto dei rappresentanti che trasudavano rispettabilità. L’ironia è che, come accade nelle società più civili, cioè quelle che sembrano avere minori probabilità di lasciar libera l’Ombra, più Reagan e Bush si comportavano benevolmente, e più forte diventava l’Ombra dietro la facciata.

Trump ha strappato via la facciata, inebriato dal ‘divertimento’ di lasciar correre liberi i suoi demoni, per scoprire con sorpresa (tanto quanto accadde a Nixon) che milioni di 

persone ruggivano di approvazione. Eppure, in confronto, Nixon esercitava un relativo controllo sulle forze che aveva scatenato, mentre Trump potrebbe davvero cavalcare la tigre… Questa parte della storia, però, deve ancora dispiegarsi.

Se l’Ombra rifiuta di tornare sottoterra, come sempre accade, che cosa possiamo aspettarci nel corso dei prossimi mesi? 

La situazione attuale ci trova intrappolati tra la negazione e il disastro. Negazione è quando ignori l’Ombra. Disastro è quando ti abbandoni totalmente a essa. Senza andare a questi estremi, in questo momento molti americani percepiscono l’inquietante sintomo di essere ‘fuori da ogni controllo’. Trump glorifica l’essere fuori controllo e fino a che questo fenomeno non farà il suo corso – che nessuno è in grado di prevedere – resterà immune a tutti i soliti vincoli.

Cosa fare nel frattempo? Mi vengono in mente alcune cose:

 

1. Vedere il trumpismo per quello che è: un confronto con l’Ombra.

2. Invece di demonizzarlo, riconoscere che l’Ombra è in ognuno di noi e c’è sempre stata.

3. Allo stesso tempo, ricordare che l’Ombra non vince mai, alla fine.

4. Usare ogni opportunità per rafforzare il valore di tornare al diritto e alla ragione nella propria vita.

5. Non combattere l’Ombra con l’Ombra, che significa non abbassarsi a giocare secondo le regole nichiliste di Trump: sarà sempre disposto a scendere più in basso di chiunque altro. 

 

L’America ha sempre beneficiato della nostra capacità di sfogarci e riconoscere che abbiamo dei demoni. Durante la Grande Depressione i rapinatori di banche erano eroi popolari, ma nessuno suggerì di eleggere Bonnie e Clyde. 

I vincoli razionali che permettono l’evoluzione umana hanno avuto successo per millenni, da quando il cervello superiore è diventato dominante rispetto al cervello inferiore. Questa dominanza vale ancora per la gran parte, al di là di quanto siamo disposti a ‘flirtare’ con le aree primitive della mente. 

Trump rappresenta qualcosa di autentico nella natura umana, e in questi tempi travagliati è il ragazzaccio cattivo che diventa l’eroe popolare, e nessuno può prevedere se il suo criterio di giusto/sbagliato lo porterà alla Casa Bianca. La gara con la nostra Ombra non è ancora finita”.

Dal blog di Deepak Chopra, www.deepakchopra.com



“Le Upanishad affermano che ogni cosa che esiste ha la sua ombra. Niente esiste senza un’ombra. Anche Brahma, la realtà assoluta, ha un’ombra.

Jung, un grande psicologo, fece moltissima ricerca su questo argomento, da una dimensione totalmente diversa, e scoprì che ogni uomo ha un’esistenza ombra, una personalità ombra. 

Devi comprenderlo, perché ce l’hai anche tu.

Sei un brav’uomo, pacioso e paziente, non ti arrabbi mai. Ma un giorno, all’improvviso, per una cosa insignificante, ti arrabbi così tanto che nemmeno tu riesci a capirlo. 
O non volevi dire una certa cosa, ma tuo malgrado esce dalle tue labbra e poi te ne penti.

Jung sostiene che tutti hanno una personalità ombra in cui si accumula tutto ciò che è negato. E a volte, quando ne trova l’opportunità, nei momenti di debolezza, si manifesta.

Sulla scala umana, l’ombra è l’ignoranza. Siamo circondati di ignoranza, come liberarcene?

Se è un destino implicito, se c’è una struttura nell’universo per cui anche Brahma ha un’ombra, come possiamo noi, piccoli individui, lasciarla andare?

Possiamo riuscirci solo se siamo disposti a scomparire. Altrimenti la dualità persisterà: resteranno entrambe o se ne andranno entrambe.

C’è un solo modo per lasciarla andare ed è che se io scompaio, anche la mia ombra scompare. 

Da qui l’enfasi sulla cessazione dell’ego: se io scompaio, anche la mia ombra scompare...”


da: Osho, Finger Pointing to the Moon #9


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