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Meditazione a scuola
È di questi giorni la notizia che proprio in una scuola elementare di Baltimora al posto delle solite punizioni, è stato implementato un sistema decisamente alternativo e innovativo...  

di Marga
 
 
Da un articolo apparso su Osho Times n 234
 
seduti in meditazione

Molti di voi certamente ricorderanno The Wire, la bellissima serie televisiva che tra il 2002 e il 2008 ha incollato milioni di telespettatori allo schermo, per seguire le avventure mozzafiato di una squadra speciale di polizia e di alcune famiglie di trafficanti di droga del ghetto nero di Baltimora, l’unica città statunitense dove il numero degli afro-americani supera di gran lunga quello dei caucasici (oltre il 65%) e dove i tassi di criminalità, dall’omicidio al furto con scasso, superano quelli di New York negli anni ‘80.

In The Wire, su questo sfondo tutto sommato banale, si profilavano storie umane di grande spessore, tanto che la serie ha vinto, negli anni e ripetutamente, tutti i premi possibili.

Una di queste storie, nella stagione 4 per la precisione, era ambientata in una scuola media di quelle ad altissimo rischio, dove i ragazzi poco ci mancava che andassero a scuola con la pistola (non lo facevano perché all’ingresso c’era il metal-detector).

Un gruppo di volontari si impegnò a lavorare con un gruppo di adolescenti   terribili, i cosiddetti “corner boys”, mandati dagli spacciatori a vendere droga agli angoli delle strade, e attraverso la condivisione e la presenza umana, riuscì a ottenere risultati incredibili.

L’alternativa sarebbe stata la solita inutile trafila di punizione/sospensione/espulsione, che in USA può essere estremamente severa (in alcune scuole vigono ancora le punizioni corporali, su richiesta o approvazione dei genitori).

Certamente The Wire è fiction, ma a volte la vita è strana!

È di questi giorni la notizia che proprio in una scuola elementare di Baltimora, la Robert W. Coleman Elementary School, al posto delle solite punizioni, è stato implementato un sistema decisamente alternativo e innovativo: quando un bambino dà in escandescenze, o commette un’infrazione, invece di essere spedito in punizione nella “detention room”, la stanza per la detenzione, cioè una specie di piccola galera, comune nelle scuole statunitensi, è accompagnato invece nella Mindful Moment Room, cioè una saletta dedicata alla meditazione!

La stanza non ha affatto l’aspetto della solita “detention room”, nuda e senza finestre, ma anzi è piena di lampade, decorazioni e soffici cuscini viola. E tappetini da meditazione!

I bambini che non si sono comportati bene sono incoraggiati a sedersi nella stanza e praticare esercizi di respirazione o tecniche di meditazione, per calmarsi e ricentrarsi. E sono anche invitati a parlare di ciò che è successo.

La Mindful Moment Room è nata su iniziativa della Holistic Life Foundation, una ONG locale che gestisce molti programmi affini. Da oltre 10 anni la fondazione offre un programma di dopo-scuola chiamato Holistic Me, in cui i bambini, dal nido fino alla quinta elementare, praticano la mindfulness e lo yoga.

“È sorprendente” dice Kirk Philips, coordinatore di Holistic Me alla Coleman, “non penseresti mai che dei bambini piccoli possano sedersi a meditare in silenzio, ma invece lo fanno eccome!”.

Alcuni bambini hanno persino portato a casa la meditazione. Nel numero di agosto della rivista Oprah Magazine, il co-fondatore della Holistic Life Foundation, Andres Gonzalez, ha dichiarato che non è insolito sentire dei genitori raccontare storie del genere: “Sono arrivata a casa, ieri, stressatissima e mia figlia mi ha detto, ‘Hey Mamma, hai bisogno di sederti, così ti insegno a respirare’”.

Il programma prevede anche sostegno e tutoraggio per i bambini nelle discipline scolastiche e attività di educazione ambientale. 

I bambini sono coinvolti in vari progetti allo scopo di sensibilizzarli alla natura e all’ambiente, dalla pulizia dei parchi pubblici alla costruzione di giardini.

Un’altra iniziativa è insegnare ai bambini a essere insegnanti a loro volta, lasciandoli guidare, ad esempio, le lezioni di yoga.

E tutto ciò non sta accadendo in una sola scuola: sono tanti infatti gli istituti che, fallita ogni altra strada, si stanno rivolgendo ai metodi olistici, con incredibili risultati. 

In Gran Bretagna il progetto Mindfulness in Schools sta insegnando agli adulti a strutturare dei programmi per i bambini fondati sulla meditazione, e la Mindful Schools, un’altra ONG, si sta impegnando per lanciare simili programmi in tutti gli USA. 

Le autorità scolastiche naturalmente sono felici, perché la vita in classe, da caotica e tesa quanto può essere, diventa molto più tranquilla e piacevole.

Philips afferma che alla Coleman, da quando il programma è iniziato, due anni fa, non ci sono state sospensioni. E la vicina scuola superiore, Patterson Park, che ha implementato a sua volta programmi di Mindfulness, ha visto le sospensioni scendere clamorosamente e il tasso di presenze aumentare.

In The Wire la storia finiva che il Sindaco di Baltimora, per ragioni politiche, sospendeva il programma speciale dopo solo pochi mesi dal suo inizio,  ma a volte capita invece che nella realtà le cose vadano meglio, non solo nel senso di “meno peggio”, ma anzi addirittura bene.

Sembra proprio che il mondo sia pronto, più che mai, ad accogliere la meditazione come parte della vita quotidiana. 

E se un giorno si riuscirà a introdurre nelle scuole di tutto il globo l’upgrade della mindfulness, cioè il concetto di Meditazione Attiva, allora saremo proprio in viaggio verso un mondo meraviglioso. 

In Italia alcuni già lo stanno facendo, e magari come “siamo” riusciti a diffondere il design, la dieta mediterranea e persino il fascismo e la mafia, riusciremo anche a diffondere questo indispensabile elemento...

E questa è l’unica vera e grande rivoluzione possibile, a scuola e ovunque.

(Notizie tratte da: www.upworthy.com)

 

Osho si rivolge a una bimba di 9 anni, durante un darshan:

Ogni bambino nasce Buddha e poi comincia a perdere la sua intelligenza. Ogni bambino è così percettivo, così chiaro... È solo chiarezza e niente altro! Il suo specchio è pulito, non c’è polvere. Ma pian piano la polvere si accumula. Cominci a sentir dire cose, a leggere, vai a scuola, dove ti insegnano di tutto. 

Un po’ alla volta il linguaggio e i pensieri... E poi diventi pieno di polvere, troppo, e perdi la qualità di essere un puro specchio.

Quindi, prima inizi a meditare e meglio è. Comincia piano, lentamente, un po’ alla volta... E presto ci entrerai. E non pensare di non poter meditare perché sei una bambina. Solo i bambini possono meditare. 

E gli adulti devono tornare bambini. Butta via quest’idea che sei una bambina, quindi come puoi meditare per un’ora? Divertiti, goditelo. I bambini hanno più energia e possono davvero andare in profondità. Sono ancora fluidi, liquidi, morbidi, come il fiume. E presto diventerai una brava meditatrice!
 

Tratto da: Osho, Let Go! #26
 

Apparso su  Osho Times n. 234

 




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