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I chakra nella relazione

Cosa accade energeticamente tra te e il tuo partner.
Di Deepti Canfora

Da un articolo apparso su Osho Times n 239

 
Coppia in posizione yin yang


Il maschile e il femminile hanno chakra con poli opposti.

L’energia è attratta dal polo opposto e così polo positivo e polo negativo creano un meraviglioso cerchio di energia che si muove di chakra in chakra, tra un partner e l’altro, in uno scambio energetico di dare e ricevere.

Ma spesso lo scambio avviene solo a livello del primo chakra e non prosegue oltre perché l’energia si perde attraverso i conflitti che mettiamo in atto nelle nostre relazioni e che si riflettono sia nella vita sociale che nella nostra intimità.

Se l’energia dei nostri chakra si muovesse naturalmente, questo è ciò che accadrebbe:

il primo chakra dell’uomo è positivo, è una energia estroversa che va verso il primo chakra della donna che è negativo, ovvero un centro energetico ricevente; 

se la donna accoglie l’energia dal primo chakra dell’uomo questa energia si espande al secondo chakra della donna, che è un centro energetico positivo e che dà energia al secondo chakra dell’uomo che è negativo, ovvero ricevente.

L’energia ricevuta dall’uomo nel suo secondo chakra, sale al terzo chakra che è un centro positivo e si muove verso il terzo chakra della donna che è un centro ricevente; 

il terzo chakra della donna fa fluire l’energia ricevuta al suo quarto chakra che è positivo e la dà al quarto chakra dell’uomo che è un centro energetico ricevente.

Purtroppo ci sono ferite e paure che impediscono lo scambio naturale, così, senza saperlo, fermiamo o invertiamo il flusso di energia e questo può portarci a uno scambio energetico solo tra i primi chakra, ottenendo del sesso fine a se stesso, da cui si può trarre sicuramente piacere, ma che fa perdere l’occasione di un profondo scambio energetico.

Se nella “luna di miele” questo scambio accade, quando le nostre ferite iniziano a farsi sentire fermiamo l’energia in modi diversi: l’uomo può rifiutarsi di dare o la donna può non voler ricevere, oppure la donna riceve, ma non ridà indietro, oppure la donna dà, ma l’uomo non vuole ricevere.

Questo accade non solamente durante l’atto sessuale, ma è la cartina Tornasole di ciò che accade nella nostra relazione. 

Una cosa che le donne sanno, e occorrerebbe sapessero anche molti uomini, è che la donna è molto vulnerabile nel primo chakra, e facilmente può essere ferita fisicamente ed emotivamente da un approccio rozzo o violento, ma quello che molte donne e uomini non sanno è che il secondo chakra dell’uomo è altrettanto vulnerabile.

Anche l’uomo può essere ferito nel suo secondo chakra e sentirsi violentato da un rilascio emotivo molto forte da parte di una donna.

Quando noi donne riversiamo una catarsi emotiva sul nostro partner, mettiamo in moto il nostro secondo chakra, un’energia molto potente che penetra il secondo chakra dell’uomo.

Non ci rendiamo conto dell’irruenza della nostra energia e una volta che ci siamo sfogate ci chiediamo perché lui non risponda comunicandoci i suoi sentimenti!

Non può farlo!

Probabilmente è congelato, bloccato in uno stato di shock dal quale ci vorrà del tempo per uscire.

Queste e altre dinamiche che impediscono il flusso energetico negli altri chakra, accadono, perché ci sono ferite del passato che ancora non sono guarite.

Ma è possibile farlo.

Il primo passo è sperimentare e riconoscere come si muove la nostra energia nella relazione.

Se avete avuto nella vostra vita delle esperienze negative, sia che siate uomini che donne, è assolutamente importante guarirle.

Si può guarire e lasciare che questo cerchio d’energia accada ed è un’incredibile gioia che l’energia fluisca, un’incredibile beatitudine.

Questo porterà forza a ogni chakra e armonia nelle nostre relazioni e soprattutto, sapendo che ogni nostro chakra è sia maschile che femminile, possiamo imparare a far circolare l’energia dentro di noi anche senza un partner.

Per info sul lavoro di Deepti: www.deepticanfora.it
 


Verso l’altra riva

"L’amore è tutto l’arcobaleno, tutti e sette i colori dell’esistenza, tutte e sette le note della musica, tutti e sette i giorni del tempo, tutti e sette i chakra del corpo interiore dell’uomo. 

I sette chakra sono i sette gradini di una scala. Bisogna andare sempre più in alto, nell’amore. Ed è possibile solo se il gradino inferiore non è rinnegato, perché deve essere usato come trampolino di lancio. Se eviti i gradini inferiori della scala non arriverai mai al più alto: il più alto accade attraverso il più basso.

Questo è il mio approccio: il più basso è il sesso, il più alto è la preghiera. Sono entrambi forme dell’amore. Nel sesso il corpo costituisce il novantanove percento. Nella preghiera l’anima è il novantanove percento. Nel sesso c’è solo l’un percento di divino, nella preghiera c’è solo l’un percento di terra. E il punto supremo significa andare oltre entrambi, trascendendo la dualità. Non solo andare oltre l’inferiore, ma anche oltre il superiore. 

Raggiungi il superiore attraverso l’inferiore e dal superiore raggiungi l’assoluto. “Assoluto” significa che hai usato la scala e la butti via. Hai usato la barca, scendi e te la dimentichi completamente. Hai raggiunto l’altra sponda. 

“Assoluto” significa la trascendenza di tutte le dualità: la dualità di corpo e anima, la dualità di materia e mente, la dualità di sesso e supercoscienza e, infine, la dualità di vita e morte.

E questo è possibile attraverso l’amore.

Fa’ che l’amore sia la tua unica legge. Ti porterà lentamente verso l’assoluto."

da: Osho, Turn On, Tune In and Drop the Lot #20 tradotto in italiano in: Consapevolezza, Riza

 


Articolo apparso su  Osho Times n. 239
 

 

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