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Nevrosi

Una condizione quasi “normale” del nostro vivere e che fa della meditazione un ingrediente necessario più che mai


Un prezioso brano di Osho apparso su Osho Times n. 240

 


 

osho



 

Osho,
cos’è la nevrosi? E come si cura? 


La nevrosi non è stata mai tanto epidemica quanto lo è al giorno d’oggi. Sta diventando quasi la condizione normale della mente umana. Va compresa. 

Il passato era spiritualmente più sano e il motivo consisteva nel fatto che la mente non era alimentata da così tante cose contemporaneamente: la mente non era sovraccarica. La mente moderna è sovraccarica e quanto non riesce a essere assimilato genera nevrosi. 

È come se continuassi a mangiare e a rimpinzarti: il cibo che non digerisci diventa nocivo. E ciò che mangi è meno importante di ciò che ascolti e vedi. In ogni istante continui a ricevere migliaia di cose dagli occhi, dalle orecchie, da tutti i sensi. E non hai del tempo supplementare per assimilarle. È come se fossi costantemente seduto a tavola e mangiassi ininterrottamente ventiquattro ore su ventiquattro.

Questa è la situazione della mente moderna: è sovraccarica, appesantita da tantissime cose. Non è sorprendente che vada in cortocircuito. Ogni meccanismo ha un suo limite e la mente è il più sottile e delicato dei meccanismi.

Una persona veramente sana dedica il 50% del suo tempo ad assimilare le esperienze. 50% attività, 50% inattività: questo è il giusto equilibrio. 50% processo mentale, 50% meditazione: questa è la cura.

La meditazione non è altro che il tempo per rilassarti completamente in te stesso, in cui chiudere tutte le porte e tutti i sensi a qualsiasi stimolo esterno. Sparisci dal mondo, ti dimentichi del mondo, come se non esistesse più; niente giornali, niente radio, niente televisione, niente persone. Sei da solo, ritirato nel tuo essere più intimo e profondo, rilassato, a casa.

In questi momenti assimili tutto ciò che si è accumulato e ciò che non serve è scartato. La meditazione funziona come una lama a doppio taglio: da un lato assimila tutto ciò che è nutriente, dall’altro scarta e butta via tutto ciò che è dannoso.

Purtroppo la meditazione è scomparsa dal mondo. 

Nei tempi andati la gente era spontaneamente meditativa. La vita era semplice e la gente aveva abbastanza tempo per sedersi semplicemente senza fare nulla; o a guardare le stelle, gli alberi, ad ascoltare il canto degli uccelli. La gente aveva intervalli di profonda passività ed è proprio in quei momenti che si diventa sempre più sani e integri.

Nevrosi significa che porti un enorme carico nella mente e stai morendo sotto il suo peso. Non riesci neanche a muoverti e di certo non esiste la possibilità che la tua consapevolezza si alzi in volo. Non riesci neanche a strisciare per il troppo peso che aumenta ogni momento di più. Alla fine crolli, è del tutto naturale.

Alcune cose vanno comprese. La nevrosi è il topo che cercando di uscire imbocca all’infinito il vicolo cieco, senza mai imparare. Sì, non imparare è nevrosi, questa è la prima definizione: continuare a prendere il vicolo cieco.

In vita tua ti è certamente capitato di arrabbiarti. Quante volte è successo? E quante volte ti sei poi pentito di esserti arrabbiato? Eppure aspetta che arrivi uno stimolo e la tua reazione sarà di nuovo la stessa. Non hai imparato nulla. 

Oppure sei stato avido e l’avidità ti ha portato sempre e solo infelicità; lo sai – l’avidità non ha mai dato la felicità a nessuno – eppure sei avido e continui a esserlo. Non impari. 

Il non imparare genera la nevrosi, è la nevrosi.

Imparare significa assimilare. Provi una cosa, scopri che non funziona e lasci perdere. Vai in un’altra direzione, provi una via alternativa. Questo è saggio, è intelligente. Sbattere la testa contro un muro, dove sai benissimo che non c’è nessuna porta è nevrosi.

La gente diventa sempre più nevrotica, perché continua a imboccare il vicolo cieco, continua a insistere su qualcosa che non funziona. 

Un uomo che abbia la capacità di imparare non diventa mai nevrotico, non può diventarlo. Capisce subito che quello che ha davanti è un muro e lascia perdere. Comincia a esplorare altre dimensioni, si accorge di avere a portata di mano altre alternative: ha imparato qualcosa.

Si racconta che Edison continuò a ripetere un esperimento che era già fallito 700 volte e che i suoi colleghi erano arrivati alla disperazione. Già tre anni erano andati in fumo e lui continuava a fare una prova dietro l’altra. E ogni mattina arrivava con un grande entusiasmo, lo stesso che aveva avuto sin dal primo giorno. E avevano già sprecato tre anni.

Un giorno i suoi colleghi si riunirono per dirgli: “Non vediamo più il senso di tutto ciò. Abbiamo fallito 700 volte, è arrivato il momento di abbandonare l’esperimento”. E si dice che Edison rispose: “Che state dicendo? Fallito? Abbiamo imparato che quelle 700 alternative erano sbagliate, è un grande esperienza! Vuol dire che oggi non rifarò quell’esperimento, ma proverò con un altro! E ci stiamo avvicinando alla verità. Quante alternative sbagliate ci potranno mai essere? Ci deve essere un tetto massimo: se esistessero 1000 alternative sbagliate ne avremmo già scartate 700 e ne rimarrebbero solo 300. E a quel punto raggiungeremo l’obiettivo!”. 

Questo è imparare: fare un esperimento, vedere che non funziona, provare un’alternativa e vedere che neanche quella funziona... 

L’uomo saggio sa quando lasciare perdere. Lo stupido invece insiste e la chiama costanza. Lo stupido dice: “L’ho fatto ieri e lo farò anche oggi. E lo farò pure domani”. È testardo, ostinato. Dice: “Come faccio a lasciar perdere? Ci ho investito così tanto, non posso cambiare proprio adesso”. Quindi continua a insistere, sprecando tutta la sua vita. E quando la morte si avvicina si sente disperato, senza speranza. Nel profondo sa benissimo di aver fallito. Ha fallito innumerevoli volte eppure insiste con la stessa cosa senza imparare nulla. Questo genera nevrosi.

 

Un uomo che ha la capacità di imparare invece non diventa mai nevrotico.

Un discepolo non diventa mai nevrotico. Il discepolo significa “capace di imparare”...

 

tratto da: Osho, The Secret of SecretsVol. 1 #12 (tradotto in italiano in Lo Splendore dell’essere, NSC)


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