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With or without YOU

Mi accingo a scrivere questa testimonianza a un anno esatto dalla dipartita della creatura fenomenale chiamata Meera che ha vissuto su questo pianeta Terra per settant’anni, toccando il cuore di molte persone... 

Da un articolo di Sahaja apparso su Osho Times n 248

 
Dipingere e danzare in Buddha Grove a Pune


Non so da dove iniziare e cosa scrivere, perché è come se le parole non fossero abbastanza per descrivere l’incontro con lei e cosa ha significato per la mia vita. Ma continuo a sfiorare la tastiera sperando di poter trasmettere l’essenza dell’esperienza vissuta… 

Coloro che hanno conosciuto questa straordinaria artista e maestra concordano sul fatto che sprigionava vitalità da tutti i pori ed era un uragano d’energia. 

Il Buddha Groove dell’OIMR di Pune, quest’anno, senza di lei, era come una discoteca senza musica, un tiramisù senza mascarpone, una cantante senza voce. Eppure c’eravamo noi: i suoi studenti di lunga data, “orfani” e sopravvissuti, arrivati da tutti gli angoli del mondo, determinati a trasmettere i suoi preziosi insegnamenti e a portare avanti il suo cruciale lavoro. Tutto il corso OSHO Art Meditative Intensive è sorprendentemente accaduto anche quest’anno, grazie alla fusion dei suoi “eredi” che, sostenuti dalla presenza fondamentale di Svagito, compagno di vita di Meera e terapeuta veterano, hanno coraggiosamente esordito nella conduzione. 

Tutti noi siamo stati addestrati da Meera e siamo stati suoi assistenti o aiutanti durante i suoi Art Therapist Training. Abbiamo partecipato ai suoi corsi centinaia di volte, ma esporci direttamente in prima persona, senza di lei, è stata veramente una sfida. E non solo on stage, ma anche e soprattutto back stage, ovvero nell’organizzazione e gestione dei corsi e nella collaborazione fra i membri del team. Dodici persone provenienti da Germania, Irlanda, Giappone, Corea, Spagna, Italia, Olanda e Turchia stavano cercando di tenere le fila del passaggio del testimone. Siamo partiti dalle condivisioni, dai meeting, dall’esternazione delle nostre emozioni e sensazioni, dall’ascolto e dalla comunicazione, come Meera ci ha insegnato, ma non è stato facile. Eravamo lì con un intento comune, ma sono avvenute naturalmente e spontaneamente discussioni, scontri, divisioni, fazioni, rappacificamenti. C’è stato un momento in cui mi è sembrato di vivere una guerra mondiale. Si sentiva fortemente una differenza di atteggiamento fra Occidente e Oriente, fra maschile e femminile. Ma non solo: eravamo dodici teste diverse! 

Tuttavia, immersi nella meditazione e traboccanti d’amore per Meera, siamo stati capaci di trascendere i conflitti. È stato proprio attraverso l’espressione di tutto ciò che c’era che siamo stati in grado di andare oltre. Solo attraversando le difficoltà abbiamo potuto procedere, non evitandole. Ogni evento è stato occasione di osservazione di sé, di crescita, di messa in discussione. È stato un “gruppo dentro un gruppo”. Il rispetto, l’accettazione, la fiducia, hanno preso il posto alla competizione e paura iniziali. È per questo che mi sento così grata di aver fatto parte di questa esperienza, in cui mi sono sentita inclusa per come sono. Ho visto che ognuno di noi ha delle qualità talmente autentiche e personali che solo attraverso la loro valorizzazione può venir fuori la ricchezza e la forza del messaggio di Meera. Noi siamo la sua eredità, insieme. Possiamo aiutare a risvegliare la creatività e guidare verso un percorso di consapevolezza non nella divisione, ma nella fusione. 

Tutto il processo del corso è stato per me intenso e toccante. Non c’è stato un momento in cui non abbia sentito Meera vicino, sia nel caos che nel silenzio, sia nella tensione che nell’armonia. Diverse combinazioni di co-leader sono state sperimentate per ogni parte del training: pittura primal, autoritratti, dipingi la tua danza, pittura della natura. Ogni volta ci confrontavamo e prendevamo decisioni insieme, passando dalla tunica bordeaux a quella nera (al Resort di Pune i diversi colori indicano i diversi ruoli di conduttori e partecipanti, N.d.R.), da aiutanti a facilitatori, con la stessa disinvoltura e capacità di passare da uno stadio all’altro della Meditazione Dinamica. In questo ho visto una grande similitudine con Meera, la quale, ricordo, cambiava improvvisamente programma allenandoci a non avere aspettative e a fluire con il corso degli eventi come funamboli al vento. Meera ci ha formati all’improvvisazione e al sentire il momento presente. E si sono visti i frutti del suo insegnamento in tutte le fasi del viaggio di questo gruppo senza lei. Nella mostra dei lavori di Meera, nella piramide Kabir, nella conduzione dei suoi gruppi, nella proiezione dei suoi dvd, nella mostra dei lavori pittorici, nella performance finale, in cui non sono mancati i tipici spettacoli di light show e la tradizionale danza giapponese in kimono, lei è stata con noi, o forse dentro di noi...

Continua su Osho Times n. 248
 

In Italia il gruppo Creativity and Innocence – Meera Painting Course, tenuto dal un suo team (Sahaja e Ojas) e Svagito, si terrà dal 25 al 28 agosto 2018 a OshoMiasto.



Sahaja

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