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Per entrare meglio in meditazione...
Osho parla ai partecipanti di un Campo di Meditazione, dà loro una serie di istruzioni e suggerisce anche una tecnica speciale per rafforzare la meditazione
Un raro brano di Osho apparso su Osho Times n. 248

• Se percepisci anche solo un minimo raggio di speranza nella tua meditazione, fanne il tuo fondamento e lascia che diventi più forte.
• Non parlare troppo e sii conscio nel non seguire questa abitudine. È un’abitudine, quindi è necessario uno sforzo cosciente per spezzarla. Smetti anche il dialogo interiore, è vitale per un meditatore. E quando parli, evita le comuni chiacchiere, e parla solo di meditazione, nient’altro. Non sforzarti, ma cerca di stare in silenzio il più possibile. Se te ne dimentichi e inizi a parlare per abitudine, quando ne diventi consapevole, fermati immediatamente e scusati. Di’ solo l’essenziale. Non c’è bisogno di scrivere invece di parlare.
Questo ti aiuterà in modi diversi:
1) Preserverà l’energia per la meditazione.
2) Ti aiuterà a contattare la tua solitudine, disconnettendoti dagli altri.
3) Ti metterà in grado di ascoltare la voce della natura, la tua voce interiore. Quando smettiamo di parlare con gli altri e anche il dialogo interiore si arresta, la natura inizia a comunicare con noi in un modo misterioso. Comunica costantemente con noi, ma siamo così assorti nelle nostre chiacchiere da non sentire la sua voce dolce. Dobbiamo acquietarci per poter ascoltare la voce interiore che parla in ciascuno di noi.
• Parla al tuo sé interiore. Nella vita di un meditatore è importante dare ordini a se stessi. Prova a farlo qualche volta. Siediti da qualche parte e ordina alla tua mente di smettere di chiacchierare, di’ alla tua mente che non ti piace; e sarai sorpreso di vedere che per un momento il chiacchiericcio interiore si fermerà.
• Non andare in giro in gruppo. Ci dovrebbe essere contatto solo se assolutamente necessario. Immagina di essere da solo; vivi come se fossi venuto da solo, rimani da solo, muoviti da solo.
La verità della vita non emerge stando nella folla né può essere vissuta in questo modo. Nessuna esperienza significativa ha mai avuto luogo nella folla. Chi ha avuto un assaggio del silenzio lo ha fatto in assoluta solitudine. Connettiti con la natura… siediti sotto un albero.
• Potresti avere qualche lamentela, qualche piccolo problema: non prestare loro attenzione. (Può essere trattato individualmente se è davvero necessario).
• Prova gratitudine per tutto: per ciò che ricevi e per ciò che non ricevi.
In sintesi vorrei dire che in questi giorni cercheremo incessantemente di andare dentro, di meditare e di entrare nel silenzio. Per questo viaggio è necessaria un’intenzione molto ferma.
Osho continua spiegando che la mente conscia, dove accadono tutti i processi mentali, è una parte molto piccola dell’intera mente, solo un decimo. Quindi, quando prendiamo una decisione cosciente, solo un decimo della nostra mente lo sa; il resto è ignorante e quella parte ignorante non sarà di sostegno e se non riusciremo ad avere il suo sostegno non ce la faremo. A questo scopo, Osho spiega “L’Intenzione”, basata su esercizi di respirazione Yoga chiamati purak, rumbhak, rechak.
Primo Stadio: L’Intenzione
Quando: Di notte
Durata: 10 minuti
Tecnica:
Fase 1: Delicatamente, molto lentamente, lascia che i polmoni si riempiano completamente e mentre lo fai, ripeti a te stesso: “Farò esperienza della meditazione”.
Fase 2: Quando i polmoni sono completamente pieni, trattieni il respiro per un po’ e ripeti: “Farò esperienza della meditazione”.
Potresti innervosirti e aver l’impulso di espirare, ma continuando a trattenere il respiro, ripeti: “Farò esperienza della meditazione”.
Fase 3: Ora inizia lentamente a espirare, ripetendo ancora: “Farò esperienza della meditazione”.
Continua a espirare finché non senti di essere vuoto e ripeti: “Farò esperienza della meditazione”.
Fase 4: Ora, sentendoti assolutamente vuoto, mantieni questo vuoto e non inspirare. Ripeti: “Farò esperienza della meditazione” più volte che puoi.
Fase 5: Ora inizia lentamente a inspirare.
Un’inspirazione e un’espirazione costituiscono un “giro”.
Fase 6: Dopo aver fatto cinque giri, raddrizza la schiena, respira lentamente, siediti in silenzio, con il corpo rilassato e gli occhi chiusi per 5 minuti:
“Farò esperienza del silenzio, farò esperienza della meditazione. Sono determinato a fare esperienza della meditazione”.
Lascia che tutto il tuo essere partecipi a questo giuramento di entrare in meditazione. Lascia che tutto il tuo essere risuoni con esso. Questo dovrebbe raggiungere lo strato più interno della tua coscienza.
Durante questo periodo di quiete, qualunque decisione tu prenda affonderà profondamente dentro di te. Ripeti l’Intenzione per cinque volte. Poi, seduto in silenzio, osserva il tuo respiro per 5 minuti, facendo dei respiri lenti.
Osho chiede ai partecipanti del campo di meditazione di fare la tecnica di cui sopra in quel momento e, in seguito, di non parlare.
E quando vai a letto ripeti questo esercizio 5-7 volte, fintanto che non ti senti a tuo agio. Poi addormentati. Addormentati pensando: “Raggiungerò il silenzio, questo è il mio obiettivo”. E mentre il sonno ti avvolge, quel pensiero resta con te. Poi spegni la luce.
Osho poi spiega che il meccanismo della respirazione in un certo modo insieme all’Intenzione aiuta a penetrare nella mente inconscia.
Se espiri completamente e poi aspetti a inspirare, cosa succede? Se espiri completamente e poi chiudi il naso e non espiri, cosa succede? In breve tutto il tuo essere chiederà di inspirare. Tutti i pori del tuo corpo e i suoi milioni di cellule urleranno per avere dell’aria. Più a lungo cerchi di trattenere il respiro, più a fondo il desiderio di aria si diffonderà nella tua mente inconscia. Più trattieni il respiro, più la parte più profonda del tuo essere chiederà dell’aria. Non è più una semplice domanda che riguarda solo la superficie. È diventata una questione di vita o di morte: ora anche gli strati più profondi, gli strati sottostanti chiedono aria. In quel momento, quando raggiungi uno stato in cui tutto il tuo essere è senza respiro, devi ripetere a te stesso: “Farò esperienza della meditazione”. Il tuo corpo chiederà aria e la tua mente ripeterà questo pensiero. Più forte è la richiesta di aria, più profonda sarà la tua decisione interiore. E se tutto il tuo essere sta lottando e tu ripeti questa frase, la tua intenzione aumenterà moltissimo. In questo modo raggiungerà il tuo inconscio.
Secondo Stadio: L’Affermazione di Gioia
Quando: Dopo l’Intenzione
Durata: 2 minuti.
Tecnica:
Fase 1: Considera il tuo corpo in ottime condizioni di salute. Immagina di provare una grande gioia, che ogni cellula del tuo corpo sia viva e piena di speranza.
Fase 2: Senti la pace tutt’intorno, una grande gioia. Le cose succederanno, devi solo deciderlo.
Il giorno dopo un partecipante chiede: “Se un ricercatore trova un raggio di speranza, deve prendersi cura di quell’esperienza?”. Osho risponde che qualunque esperienza di pace o di gioia deve essere portata dentro di sé ventiquattro ore su ventiquattro, continuamente.
Questo può essere fatto in due modi: uno è quello di ricordare quel particolare stato di coscienza meditando.
Ad esempio, durante il giorno, quando hai un po’ di tempo e non stai facendo nulla in particolare, rallenta il respiro e mantieni la tua attenzione sotto il naso, da dove entra il respiro. Ricorda quelle sensazioni, immagina di sentirti felice, pieno di gioia, silenzioso e nutrito. Ricorda quelle sensazioni.
Andando a letto, svegliandoti, camminando per la strada, o ovunque, puoi continuare a ricordare quelle sensazioni. Questo farà sì che la sensazione verrà ad accarezzarti dentro anche quando non farai uno sforzo particolare. Ti accompagnerà costantemente, proprio come il respiro.
Se lo fai 10-15 volte al giorno, ricordandola per un minuto o due, diventerà sempre più continua e lentamente scoprirai che non è più necessario ricordare: sarà sempre con te.
Il secondo modo è quello che ho suggerito prima: quando vai a letto, alla sera, fai la tua Intenzione. Il modo in cui rinforzi la tua Intenzione può anche essere il modo per rendere continuo lo stato della tua meditazione.
Continua su Osho Times n. 248
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