testata_mare.psd
NEWSLETTER n.133

Indietro

A tu per tu con i discepoli - 2

In un darshan con Osho, sono presenti una madre con la figlia di nove anni. La madre dice a Osho che in Occidente ha partecipato al gruppo la Liberazione della Donna...

 

Un raro brano di Osho apparso su Osho Times n. 249

 




Osho: Ti porterò fuori dalla tua femminilità e persino dalla tua mascolinità! Bisogna andare oltre entrambe, perché entrambe sono delle prigioni. Non si dovrebbe essere così attaccati alla biologia. Bisognerebbe iniziare a liberarsi dalla biologia, poi dalla psicologia e infine anche dalla spiritualità. Questo è l’obiettivo di Buddha. A quel punto emerge il nulla… Quando sei libero da tutte le identità, quando non sei né corpo né mente né anima.

La persona comune vive identificata con il corpo. È uomo, donna, nero, bianco, bello, brutto, giovane, vecchio. Quelle sono le sue definizioni del suo essere. Non sono false, contengono una certa verità, ma non sono nemmeno vere, perché contengono anche molta falsità. L’uomo è molto più del suo corpo. Il corpo è più o meno accidentale. È solo una coincidenza che tu sia in un corpo femminile e qualcun’altro in un corpo maschile. Sono solo vestiti.

Se una persona entra un po’ più in profondità nel suo essere, il corpo non è così importante. Ma poi la mente si impadronisce di lui: diventa un hindu, un musulmano, un cristiano, o un comunista... Ideologie e filosofie. Questo regno è un po’ più vasto del corpo, ma è ancora una sorta di prigione. Se vai un po’ più in profondità, diventi l’anima, il sé. Non sei più hindu, musulmano, o cristiano. Sei semplicemente coscienza, consapevolezza. Ma rimane ancora un limite: il centro dell’”io”. Quella è l’ultima barriera verso dio, anche questa deve essere abbandonata. E poi sei un puro nulla e non c’è più modo di identificare, o demarcare. Sei un vuoto, un nulla. E la purezza di quel vuoto è grande, perché solo il vuoto può essere puro. Qualsiasi cosa resti in esso è una forma di inquinamento. 

 

Osho dice poi alla figlia di andare a scuola e iniziare a meditare. Lei risponde che ha già iniziato “un pochino”… 

 

Un pochino? Vai avanti lentamente, ok? E presto ci entrerai. 

Questa è l’età giusta per entrare in meditazione, in seguito diventerà sempre più difficile. 

Più si diventa adulti, più si diventa meno intelligenti. Si perde la propria intelligenza. Ogni bambino nasce un Buddha e poi inizia a perdere la sua intelligenza. Ogni bambino è così percettivo, così chiaro… È chiarezza e nient’altro. Il suo specchio è pulito, senza polvere. Ma un po’ alla volta la polvere si accumulerà. 

Sentirai dire delle cose, leggerai, andrai a scuola, all’università e loro ti insegneranno. Linguaggio e pensieri... 

A un certo punto si accumula troppa polvere e quella qualità di uno specchio puro è perduta. 

Quindi prima si inizia la meditazione e meglio è. Nei tempi antichi la gente iniziava a meditare nel grembo della madre. 

C’erano e ci sono tecniche, delle tecniche apposite. Quando ci trasferiremo nella nuova Comune ricominceremo tutte quelle tecniche. Quando una donna è incinta, al bambino nel grembo materno può essere insegnata la meditazione. Può essere aiutato ad ascoltare la musica. Lì nel grembo materno è possibile creare un ritmo nel suo essere. E se la madre medita, la sua meditazione entrerà anche nel bambino, perché il bambino vibra insieme alla madre. 

Possiamo creare dei meditatori fin dall’inizio, nel grembo materno. E quello è il momento migliore per catturare le persone, così quando nasceranno saranno già dei meditatori, pronti a essere sannyasin. 

Comincia lentamente, “un pochino”, e presto ci entrerai. E non pensare che “Visto che sono una bambina, come posso meditare?”. Solo i bambini possono meditare. I grandi devono diventare di nuovo dei bambini. Dimentica quell’idea che sei una bambina e allora come puoi meditare per sessanta minuti. Divertiti! I bambini hanno più energia e possono penetrare in profondità. Sono ancora fluidi, flessibili, morbidi, simili a un fiume. Presto diventerai un’ottima meditatrice! 


Tratto da: Osho, Let Go! # 26


Continua su Osho Times n. 249


Indietro




 OSHO TIMES --- La rivista di Osho dedicata all'arte della meditazione
 C.P. 15 - 21049 Tradate VA - Italia --- tel e fax 0331 810042
  www.oshotimes.it  -  oshoba@oshoba.it