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Zorba
il Buddha

La Terra incontra il cielo.
La proposta di Osho per un nuovo uomo


 

Articolo di Shunyo apparso su Osho Times n. 181
 


La visione di Zorba il Buddha è uno dei doni che Osho ha lasciato a chi vuole percorrere il sentiero della meditazione. Zorba è il protagonista
del romanzo di Nikos Kazantzakis Zorba il Greco e rappresenta la spontaneità, la gioia di vivere, l’amore, la danza, il vivere totalmente, senza vincoli. Zorba assomiglia alla Terra, simboleggia gli istinti naturali, il corpo e la voglia di vivere.
Se non siamo in grado di celebrare pienamente il corpo e la natura, neppure il Buddha è possibile. La meditazione non accade se rimaniamo seduti sui nostri desideri repressi, come si verifica in gran parte delle religioni nel mondo. I monaci e le suore che fanno voto di castità reprimono le loro energie naturali, che finiscono per distorcersi e inacidirsi. Zorba è la parte non vissuta di ogni cosiddetta persona religiosa.
Lo stesso Gautama il Buddha aveva vissuto la vita di uno Zorba prima di dirigere il proprio sguardo verso l’interiorità.
Zorba vive momento per momento e gode delle piccole cose della vita… il cibo, il vino, le donne, la danza e il canto. Quando diamo piena espressione allo Zorba che è dentro di noi, prima o poi, proprio a partire dalle esperienze fatte, ci volgiamo a guardare all’interno, perché una vita priva di meditazione non è soddisfacente: i piaceri sono momentanei e presto ci annoiano.
Secondo la mia comprensione delle parole di Osho, dobbiamo vivere sia come Zorba che come Buddha... Dobbiamo aggiungere a Zorba la consapevolezza!
Tutto ciò è molto diverso da ciò che ci dicono le religioni. È entusiasmante sapere che la vita è un’avventura, un’esplorazione di ogni cosa e che, nello stesso tempo, grazie alla consapevolezza, può svilupparsi anche la nostra natura di Buddha.
Diventiamo integri soltanto quando siamo insieme materiali e spirituali. Al momento, tanti sono divisi e credono che per diventare spirituali sia necessario lottare contro il corpo.
Osho ci dice che se non abbiamo a disposizione sorgenti inesauribili, forniteci dal cosmo stesso… se non entriamo in sintonia con l’esistenza tutta, non possiamo diventare integri. Il contributo di Osho all’umanità è proprio questa proposta di persona totale, non divisa.
Quando ho incontrato Osho per la prima volta, i miei condizionamenti erano tali che trovavo difficile ascoltarlo quando parlava di Zorba il Buddha, perché nutrivo la vecchia idea che non potessero essere vissuti insieme.
Sapevo come recitare bene la parte di Zorba: avevo passato gran parte della mia vita passando da una festa all’altra, la mia vita era divertente ma superficiale... e non mi faceva bene alla salute.
Mi ero anche spinta nella direzione opposta e avevo vissuto come una monaca per un paio di anni, considerando la meditazione la cosa più importante. Era stato un periodo di rilassamento e soddisfazione, ma devo ammettere che in quel modo ero diventata un po’ troppo seria. Quando ascoltavo Osho parlare di vivere entrambi gli aspetti, mi sembrava del tutto impossibile.
Tuttavia, con la meditazione sono arrivata a comprendere che gioia di vivere e meditazione possono crescere insieme, anzi devono crescere insieme. E questa è una sfida molto più grande di quella posta da una vita condotta meditando, magari in una caverna, oppure dimenticando se stessi negli affari del mondo. La meditazione sembra essere il ponte che collega Zorba e Buddha. Attraverso la meditazione arriva la comprensione e l’amore cresce.
Ho sentito Osho affermare che quando Buddha si risveglia in noi, Zorba scompare. I discorsi di Osho sono espedienti, tecniche per rendete più facile la meditazione e ci portano a momenti di profondo silenzio interiore, eppure… Osho ci racconta anche divertenti barzellette e al termine del discorso a volte si alza e danza con noi!
Zorba il Buddha non è proprio questo?
Shunyo

Shunyo ha vissuto e praticato meditazione per quasi trent’anni all’Osho Meditation Resort di Pune. Da tredici anni guida ritiri e training di meditazione e workshop in varie parti del mondo; musica danza e celebrazione sono una parte importante del suo lavoro, unite a una profonda empatia di cuore. È l’autrice di I miei giorni di luce con Osho, Edizioni del Cigno. Per altre informazioni sul suo lavoro: www.lifetrainings.com

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"Zorba rappresenta la Terra con tutti i suoi fiori e il verde, le montagne e i fiumi e gli oceani. Buddha rappresenta il cielo con tutte le sue stelle e le nuvole e gli arcobaleni. Il cielo senza la Terra sarebbe vuoto, il cielo non può ridere senza la Terra e la Terra senza il cielo sarebbe morta. Quando sono insieme, nasce una danza nell’esistenza. Il cielo e la Terra danzano insieme... e ci sono risate, c’è gioia e celebrazione.
" Osho

Basta contrapposizioni

Zorba il Buddha è qualcosa di totalmente nuovo nel mondo. Ci sono stati Zorba e ci sono stati Buddha,
ma sono rimasti sempre antagonisti. Zorba rappresenta il materialismo, l’Occidente; Buddha rappresenta la spiritualità, l’Oriente.
Io sto cercando di portare nel mondo Zorba il Buddha, che creerà un’unità dentro di te, corpo e anima si troveranno uniti. Non devi lottare contro la tua natura, la puoi usare come punto di partenza. Non hai bisogno di lottare né di reprimere.
Tutte le malattie psicologiche nascono dalla repressione. Per crescere, devi usare le tue energie naturali, in questo modo conoscerai la totalità.
Tutte le religioni ti hanno reso “diviso”, schizofrenico. E con la divisione interiore, hanno creato il senso di colpa: il loro scopo è questo. Solo un uomo afflitto dal senso di colpa andrà in chiesa, alla sinagoga o al tempio, altrimenti non ne sentirà il bisogno. Se sei un’unità, ti verrà voglia di ballare all’aria aperta, alla luce del sole. Quella sarà la tua preghiera… una semplice manifestazione di gratitudine verso l’esistenza. 1

Tutto in un haiku

Un bimbo in attesa
di venir sulla Terra
passero tra le nuvole
sempre più in alto...
(Sampu)

È un piccolo haiku. Dice: Un bimbo in attesa di venir sulla Terra… un bambino nel grembo della madre aspetta di arrivare sulla Terra...
Solo se sviluppi radici nel terreno puoi dispiegare le tue ali nel cielo. Più profonde sono le radici, più l’albero può andare in alto… fino quasi a raggiungere le stelle.
Sampu dice: “Un bimbo in attesa nel grembo della madre” – che cosa sta aspettando? – è diretto verso la Terra, vuole arrivare sulla Terra, vuole che le sue radici vadano in profondità nel terreno, perché se non hai radici nella Terra non puoi andare in alto nel cielo, non puoi essere un cedro del Libano, alto più di cento metri. Per quello ti servono radici altrettanto profonde. Ci vuole un equilibrio, altrimenti l’albero cadrà. Questo è uno dei miei concetti più essenziali: se non sei radicato profondamente nel mondo materiale non puoi elevarti nella spiritualità.
L’Oriente ha commesso un errore: ha cercato di raggiungere le stelle senza andare in profondità nella Terra e il risultato è stato un fallimento totale. L’Occidente ha commesso un altro errore: continua a far crescere le radici nel terreno, nel mondo materiale, e si è completamente dimenticato delle stelle. Questa è la ragione della mia continua enfasi sul fatto che ognuno di voi sia Zorba il Buddha. Zorba è la radice nel terreno e Buddha è la voglia di volare verso la libertà suprema, per raggiungere lo spazio infinito.
C’è bisogno di una grande sintesi.
Il nostro mondo soffre perché non siamo stati in grado di creare una sintesi tra Est e Ovest, tra Terra e cielo, tra spirito e materia, tra la tua interiorità e il mondo esterno. Se questa grande sintesi non verrà realizzata, l’umanità non avrà alcuna speranza. 2


Lo stesso buddha...

Per ventinove anni Buddha ha vissuto come nessuno Zorba avrebbe mai potuto vivere, perché Zorba era molto povero. La vita di Buddha era tutta un lusso, puro lusso. Ma lui si annoiava. Con tutto quel lusso, ben presto si ritrovò stanco e annoiato; una domanda divenne cruciale nella sua mente: “È tutto qui? Ma allora per che cosa vivrò domani? La vita deve avere un significato più grande, altrimenti non ha senso”. Proprio a partire dallo Zorba iniziò la ricerca del Buddha.
Vivi lo Zorba con pienezza ed entrerai naturalmente nella vita di un Buddha. Goditi il tuo corpo, gioisci della tua esistenza fisica. Non è un peccato. Alle sue spalle, nascosta, c’è la tua crescita spirituale, c’è l’estasi spirituale. Solo quando sei stanco dei piaceri della carne, puoi chiederti: “C’è qualcosa di più?”. Questa domanda non può essere intellettuale, deve essere esistenziale. “C’è qualcosa di più?”. C’è molto di più, Zorba è solo l’inizio. Non c’è conflitto tra Zorba e Buddha. Zorba è la freccia, se la segui correttamente, arriverai al Buddha. 3


Una sinfonia

Una delle ragioni per cui l’uomo non è ancora “civilizzato” è la divisione tra mente, corpo e anima. Questa divisione è stata predicata da tutte le religioni del mondo: hanno condannato il corpo! E alcune hanno condannato anche la mente, ma tutte hanno lodato l’anima.
Il risultato non è stato quello che si aspettavano. Il risultato è stato uno strano avvelenamento dell’umanità. La gente non ha abbandonato il corpo, non ha abbandonato la mente, ma ha cominciato a sentirsi colpevole per entrambi. Ha perso il rispetto per se stessa, ha perso il contatto con la saggezza del proprio corpo e ha perso il dominio della propria mente. Il fatto è che, a meno che questi tre elementi non lavorino in totale e organica unità, un uomo non è integro. E un uomo che non è integro non può essere neanche spirituale.
Il mio approccio fondamentale è: non sono contro il corpo, non sono contro la mente; sono assolutamente per l’unità, per una sinfonia e sincronicità tra queste tre sfere. Una persona può sentirsi realizzata e completa solo quando questi tre elementi operano in armonia totale. 4


Qualcosa di nuovo

Non c’è bisogno di scegliere. Perché non vivere tutto ciò che la vita ti mette a disposizione? Non essere uno spiritualista e non essere un materialista: sii entrambi. Non essere uno Zorba e non essere un Buddha; sii entrambi... godi tutto ciò che l’esistenza riversa su di te.
Sì, io sono l’inizio di qualcosa di nuovo, ma non l’inizio di una nuova religione. Sono l’inizio di una nuova forma di religiosità, che non conosce aggettivi né confini; conosce solo la libertà dello spirito, il silenzio del tuo essere, lo sviluppo del tuo potenziale e infine l’esperienza del divino dentro di te… di un’essenza divina che straripa dentro di te.1
testi di osho tratti da:
1. From Bondage to Freedom #13
2. Christianity and Zen #1
3. Beyond Enlightment #7
4. The New Dawn #19

 

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