Incontrare Shunyo

 

Incontrare Shunyo

Quando profondità e leggerezza si fondono...
Un momento prezioso: Shunyo risponde alle domande dei partecipanti di Meditando.

 

Da un articolo apparso su Osho Times n 253

 

OshoFesta di Capodanno

FOTO: OshoFesta di fine anno a Lignano Sabbiadoro

 

Partecipante 1 

Come faccio ad aumentare il mio livello di consapevolezza?

 

Shunyo  

Inizia dal corpo, dal prendere consapevolezza dei movimenti che fai durante il giorno, anche i movimenti più semplici. Per esempio puoi dire a te stessa: “Ogni volta che apro una porta, voglio essere consapevole di tutti i movimenti che faccio”. Così da essere consapevole della mano, del movimento del braccio, dell’entrare in un’altra camera e trovarti in un altro spazio. Sembra una cosa semplice, ma anche solo ricordarsene è già tanto. E dopo puoi passare ad altri momenti in cui ricordarti di essere pienamente consapevole. Per esempio, mentre fai la doccia. 

Durante il giorno facciamo molte cose in cui non abbiamo bisogno di pensare. Ma siccome il pensiero è un’abitudine consolidata, continua ad andare avanti… Rompere questa abitudine, come qualunque altra, richiede molta pazienza e un grande sforzo. Anche nel camminare, in questa sala o fino all’albergo, puoi portare consapevolezza al corpo che si muove, e questo in se stesso significa modificare uno schema di abitudini. 

Ogni volta che ci ricordiamo di essere presenti, di essere consapevoli, di essere “qui”, l’energia che usiamo nel farlo non va alla mente. Invece la maggior parte delle volte, la nostra mente continua a funzionare tutto il giorno e anche durante la notte, nei sogni. 

La cosa più semplice è cominciare dal corpo, perché il corpo è sempre nel presente. E una volta che impariamo il trucco di essere consapevoli attraverso il corpo, allora diventa più facile esserlo anche rispetto a quello che accade nella mente. Conosciamo meglio noi stessi, in modo che quando comunichiamo con gli amici o con i colleghi al lavoro, abbiamo la consapevolezza di “da che spazio interiore stiamo parlando”. A volte può essere tua mamma che sta parlando attraverso di te. Osservalo semplicemente: “Ah questa è mia mamma”. E a quel punto magari senti il desiderio di rispondere alla persona con cui stai parlando come te stessa. 

Il corpo è il “luogo” più facile da cui cominciare. Per esempio, sei seduta qui, ora, e probabilmente gran parte della tua attenzione è rivolta a noi e non sei consapevole di te stessa seduta lì, delle tue mani che si toccano, del sostegno della sedia e del pavimento… È vero, ci stai ascoltando, sei totalmente con noi, ma sei anche completamente a casa, in te stessa. 

Quindi inizia dal corpo…

 

Partecipante 2 

Per me è difficile portare questa energia di leggerezza e gioiosità che viviamo qui nella vita di tutti i giorni.

 

Shunyo 

Non ti senti mai leggera e gioiosa nella vita? Non ti credo. 

 

Partecipante 2 

Provo, ma faccio fatica, molta.

 

Shunyo 

Sì, specialmente quando ci troviamo qua insieme, e ci sosteniamo a vicenda energeticamente, e poi torniamo a casa e siamo circondati proprio da quei condizionamenti da cui cerchiamo di allontanarci. La sfida diventa più grande. Non leggere i giornali, non guardare i notiziari… 

 

Partecipante 2 

Ah, è per questo che tu sei una persona felice?!

 

Shunyo 

Sono cose da cui possiamo diventare dipendenti. Perché le notizie sono sempre brutte. Seminano paura nell’inconscio collettivo. Stiamo attenti a quello che mangiamo, ma non lo siamo altrettanto con quello che mettiamo nella nostra testa… Guardiamo film dell’orrore, cose che fanno paura, ci facciamo coinvolgere dalle notizie… 

Evitarlo è un modo per prendere un po’ di distanza da quello che accade attorno a noi. Non vuol dire vivere in un guscio, senza sapere cosa accade fuori. Ma sii consapevole di quanto sei coinvolta in quello che succede all’esterno. 

E non è che dobbiamo essere felici tutto il tempo quando torniamo a casa. La vita è piena di sfide e quello che impariamo qui è come fare ad accettare tutto ciò che la vita ci porta. Come accettare le nostre reazioni e le nostre risposte a ciò che succede. Quindi a volte siamo infelici e siamo consapevoli del fatto che c’è l’infelicità; e quando siamo felici, ne siamo consapevoli allo stesso modo. Altre volte non accade un granché e non siamo né felici né tristi. 

Prenditi sempre un attimo per vedere: “Cos’è che sta succedendo?”. In queste meditazioni noi in effetti impariamo l’arte di osservare. Osservare i bei momenti, quelli difficili… Perché non siamo né uno né l’altro. Certo, abbiamo delle preferenze e vorremmo essere sempre felici… ma se così fosse, probabilmente ci annoieremmo a morte. 

Quando parliamo di portare la meditazione nella vita di tutti i giorni, vuol dire avere la consapevolezza di quello che ci sta succedendo dentro, imparare a conoscerci. 

Noi non portiamo la felicità nel mondo. Portiamo la nostra consapevolezza e la nostra capacità di accettare.

E a volte succedono cose difficili, a volte noiose, ma tu osserva tutto…

 

Partecipante 3 

Ho letto nel tuo libro quanto sia stato forte ed emozionante toccare i piedi di Osho. Mi chiedevo perché non le mani, o il viso?

 

Shunyo 

È una tradizione in India. L’energia passa soprattutto attraverso le mani e i piedi, le nostre estremità, e se un discepolo tocca i piedi del maestro, riceve energia da lì, e così facendo, le mani del maestro rimangono libere per toccare la testa del discepolo. Anche se formalmente avevo preso il sannyas sei mesi prima, ho sempre sentito che quello era il vero giorno del mio sannyas. Prendiamo il sannyas quando siamo pronti, è qualcosa che accade. E lo senti quando accade... 



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Shunyo danza con Osho

FOTO: Osho danza con Shunyo durante il World Tour