Editoriale 151

Oramai siamo a un passo dall’obiettivo: le elezioni europee in tutta Italia e le amministrative in tantissimi comuni porteranno finalmente l’auspicato grande cambiamento. Milioni di menti piene di luce riverseranno nei seggi la loro grande saggezza e finalmente si volterà pagina nella storia dell’umanità.
O no?
Va be’, va be’, dai scherzavo! Nessuno ci crede alla grande bufala del cambiare veramente le cose in questo modo. Anche perché non ci sono abbastanza menti piene di luce tra gli elettori e tantomeno tra gli eletti.

Il cambiamento…
Tutti non fanno altro che parlare di cambiamento. Perché è chiaro che molto va cambiato, ma come si fa? Attraverso qualche riforma potremo anche migliorare qualcosina, però la sensazione di un’umanità che non sa che pesci pigliare rimane.
Perché cambiare le cose all’esterno può abbellire la superficie, ma non va a toccare le radici della qualità degli esseri umani che se sono meschini, egoisti, violenti, settari, menefreghisti, triviali ecc. rimarranno tali e quali e continueranno a sostenere tutto intorno il clima attuale.
L’alternativa?

Onde di cambiamento


Da sempre si sente dire “cambia te stesso e cambierai il mondo”, perché se io cambio, genero un’onda intorno a me che tocca chi mi sta vicino e può "contagiarlo".
Ma se guardo le notizie mi sembra un lavoro immane. Se vedo del cambiamento spesso è in peggio. Le piccole migliorie impallidiscono di fronte alla violenza che c’è in giro. La mole del negativo e distruttivo è troppo forte e pesante per essere smossa da quella minoranza in grado di generare un'onda di cambiamento evolutivo nella luce e nell’equilibrio. 

Sono andato a leggere cosa dice Osho a riguardo. Perché a differenza dei molti illuminati del passato che si sono concentrati totalmente sull’individuo, Osho ha creato tanti strumenti anche per cambiare la società. Tutte le sue Comuni (fin dagli anni ’70) sono dei grandi esperimenti per agire anche collettivamente sulla qualità della vita: un assaggio di una società alternativa. 
Ma il vero strumento con cui ha sempre voluto incidere fortemente, e in positivo, sulla crescita dell’umanità è un altro ancora. È sì basato sul “cambia te stesso e cambierai il mondo”, ma a un livello superiore. Perché sostiene che qualunque progresso vediamo oggi nella storia dell’umanità non è un prodotto delle masse. È stato il frutto di quei pochi individui che hanno raggiunto il massimo livello di consapevolezza, l’illuminazione. La loro luce ha prodotto un’evoluzione anche a livello collettivo.

​Per un salto di qualità a livello globale basato sul “cambia te stesso e cambierai il mondo” tutto, quindi, sta nel livello della consapevolezza di chi vorrebbe realizzarlo, decisamente molto superiore a quello che forse pensavamo. E dipende anche da un numero preciso: 200.
Osho dice che 200 illuminati sparsi nel mondo cambieranno il mondo alla radice, senza fare niente. Perché la loro luce agisce sottilmente e in modo misterioso su ciò che li circonda anche senza che le persone se ne accorgano, persino senza entrare in contatto diretto.

“Un illuminato è una luce immensa. È molto sottile, ma per chilometri intorno a lui, le vite di molte persone sono toccate. E se gli illuminati sono 200, cosa che non è mai accaduta nella storia… Al massimo ci sono stati dieci illuminati nello stesso periodo, all’epoca del Buddha. Quello è stato l’unico momento e l’India lo ricorda come l’età dell’oro, perché tutta la nazione percepiva qualcosa di strano per il quale non esistevano parole. Era misterioso e la nazione si sentì alleggerita e percepì un enorme senso di gioia, centratura, non violenza, comprensione.
Ma erano solo dieci persone… Solo a un certo punto, forse per alcuni anni, dieci illuminati sono vissuti nello stesso periodo e hanno innalzato la coscienza di tutta la nazione. Ora, 200 persone sparse in tutto il mondo possono generare un’aura di energia che è un potere molto sottile, come i raggi X: non li vedi.
Funziona così: 200 illuminati saranno abbastanza per innalzare la coscienza dell’umanità. E questo basta a prevenire la guerra, la violenza, ogni genere di crimine, ogni sorta di pregiudizio…
E questi illuminati non devono fare niente, la loro sola presenza è un catalizzatore. Così come il sole sorge e gli uccelli cominciano a cantare e i fiori ad aprirsi e a diffondere la loro fragranza, quando c’è un illuminato gli uccelli cominciano a cantare, i fiori ad aprirsi e si rilascia una grande fragranza”.

​Ecco: Osho la via al cambiamento universale, in senso di innalzamento ed evoluzione, l’ha tracciata… Sembra un obiettivo inarrivabile, ma è uno dei punti salienti del suo lavoro! E a questo punto, passando al lato pratico, tutto dipende da… me! Da te! Da chi ha portato la meditazione nella propria vita... 
Osho: “La mia idea è che possiamo creare 200 illuminati tra i nostri sannyasin. Sono già connessi e non sono soli. La loro energia può essere amplificata, moltiplicata, da altri sannyasin che magari non sono illuminati, ma che sono alla ricerca dell’illuminazione, in cammino.
Da dove prendere queste  200 persone? Devono essere nate tra voi, voi dovete diventare queste 200 persone…
Ma la vostra crescita è così lenta che ovviamente c’è la paura che prima che vi illuminiate il mondo sarà sparito.
Non state mettendo tutta la vostra energia nella meditazione, nella consapevolezza. È solo una delle cose che fate, tra tante, e non è nemmeno la vostra priorità nella vita. Voglio che diventi la vostra priorità assoluta”.

​L’intensità nella ricerca va e viene. È difficile tenere alto il fuoco a tempo pieno da soli. Ecco perché, come Osho Experience, da tanti anni creiamo degli appuntamenti che contribuiscano alla trasformazione delle cose che contano nella vita. E parlando di intensità, cosa c’è di più intenso di un ritiro di meditazione? Cosa c’è di più entusiasmante di una salita al Monte Everest in cordata con altri 100 Buddha? È in arrivo la Maha Osho Vipassana a settembre, nata dall’incontro delle energie di Oshoba, Shunyo e Miasto. Un’intera settimana in un vero e proprio Tempio Zen. Non perdere l’occasione: accade solo ogni due anni!

E intanto continuiamo a nutrire il Buddha nascosto dentro di noi con delle buone letture. Ecco come sempre due begli articoli tratti dal mensile Osho Times… E non dirmi che non ti sei ancora abbonato…
Ciao, Akarmo​