La solitudine รจ contagiosa

 

Nuove ricerche sostengono che la solitudine si trasmette da persona a persona, propagandosi in percentuali diverse a 3 differenti gradi di separazione: il che significa che se il vicino di casa del cugino del tuo amico si sente solo, hai una buona probabilità di sentirti solo anche tu.

Questi risultati, pubblicati dal Journal of Personality and Social Psychology, si rifanno anche al libro Connected (Connessi) del Dr. Nicholas Christakis, di Harvard, e James Fowler, dell'Università di California, San Diego. Il libro esplora come la felicità, l'obesità, il fumo e alcuni altri comportamenti e abitudini sono contagiosi tra gruppi di persone che si conoscono.

John Cacioppo, uno psicologo dell'Università di Chicago che ha scritto un libro dal titolo Loneliness (Solitudine), insieme a  Christakis e Fowler ha studiato gli effetti di questo fenomeno sulle reti sociali e relazionali.

Gli autori hanno esaminato dati tratti da uno studio che va avanti dal 1948 sulla popolazione di Framingham, Massachusetts, Gli studi sulla solitudine si sono focalizzati sui dati della seconda generazione che comprende 5.124 persone. I ricercatori si mettevano in contatto con i partecipanti ogni due/quattro anni, facendo loro domande sulla depressione, il senso di solitudine e altro, monitorando al tempo stesso anche i loro amici.

Ne è risultato che se una persona con cui sei connesso direttamente nella tua rete sociale si sente sola, hai il 52% di probabilità in più di sentirti solo anche tu. A due gradi di separazione, cioè amico di un amico, la probabilità scende al 25%. Al terzo grado arriviamo al 15%.

Sono risultati alquanto sorprendenti, se pensiamo che normalmente si intende la solitudine come un qualcosa che accade a qualcuno che è effettivamente e fisicamente solo... questi studi dimostrano che non solo la solitudine è invece soggettiva, una percezione più che una realtà, ma è anche legata al sentire di coloro a cui siamo connessi...

Gli scienziati cercano ora di dare delle spiegazioni logiche e comportamentali a questi fatti, ma a noi non serve...

è proprio il caso di dirlo... non siamo isole, isolati, soli, nemmeno quando ci sentiamo così...

 

Informazioni tratte da: CNN 4/12/2009