Partecipante 1: Ho capito che per la crescita personale è importante l’accettazione. Come fare per aumentarla? 

Shunyo: Intendi accettazione di te o delle cose che ti succedono?

Partecipante: Delle cose che mi succedono. 

Shunyo: Rifiutando le cose che ci succedono siamo già destinati all’infelicità perché le cose succedono e non possiamo impedirlo. Quando non riesci ad accettare quello che la vita ti presenta davanti devi cercare dentro te stessa il modo di accettare la tua “non accettazione”, di essere amorevole con te stessa nel riconoscere che questa situazione è difficile e non c’è verso che tu la possa accogliere con un sì. La vita ci presenta problemi e sfide e spesso si tratta di eventi su cui non abbiamo alcun potere o controllo, ma la sola cosa su cui invece abbiamo un certo controllo è il modo in cui rispondiamo a essi, e non possiamo rispondere in maniera intelligente se li combattiamo. È importante dare sfogo alle tue energie negative, facendo la Meditazione Dinamica o il Gibberish, perché fintanto che combattiamo qualcosa di fatto gli stiamo dando energia. 


Partecipante 2: Mi succede di perdermi nelle emozioni, nel senso che se sono totale in una emozione, a quel punto il testimone va perduto. 

Shunyo: Sii totale e basta, non pensare al testimone. Se cerchi di essere il testimone ed essere totale allo stesso tempo, non realizzerai nessuno dei due. Prima entra nell’emozione, e goditela anche, perché quando sei totale, in qualsiasi cosa, il testimone affiora da sé, non serve portare l’idea del testimone nella tua totalità. 


Partecipante 3 (un uomo d’origine africana): Vorrei solo dire due cose. Per lavoro sono portato a viaggiare molto in tutto il mondo, ma in vita mia non mi sono mai sentito libero come ora. Voglio ringraziare tutti per avermi dato questa possibilità. Mi sento davvero libero, leggero, senza pensieri: ciò che sta succedendo qui è che non c’è distinzione di colore... 

Shunyo: Grazie!

Partecipante 4: A volte continuo a fare cose che non vorrei fare, a provare un senso di paura per il futuro. Di insicurezza. Come andare oltre questi trabocchetti della mente, oltre il suo continuo lavorio? 

Shunyo: L’insicurezza deriva dal fatto che non siamo totali nel momento. Sorge quando abbiamo paura di ciò che potrebbe accadere, perché non abbiamo alcuna consapevolezza di ciò che invece sta accadendo. Bisogna fare pratica. Puoi sapere un mucchio di cose sulla meditazione, ma se non la pratichi, non succede niente. È come qualsiasi altra pratica: se vogliamo imparare a suonare uno strumento musicale dobbiamo far pratica tutti i giorni. Se vogliamo approdare al momento presente occorre far pratica ogni volta che ce ne ricordiamo, perché così facendo creiamo nel nostro cervello un nuovo percorso neuronale.

Come essere nel momento? Ci sono molte attività durante il giorno che non richiedono di pensare: fare una passeggiata, lavarsi i denti, farsi la doccia. Questi sono i momenti in cui fare pratica, per riportare noi stessi al momento presente. Usare qualsiasi cosa ci aiuti a sentirci nel corpo. Come adesso per esempio: mentre ascolti puoi avere la consapevolezza di chi sta ascoltando. Puoi sentire il tuo corpo seduto. Senti semplicemente la sensazione dei piedi, delle mani che si toccano, del viso, o la temperatura di… colui che sta ascoltando! Spesso la nostra energia è tutta rivolta all’esterno, a qualcuno o a qualcosa che stiamo osservando, o ascoltando, e ci dimentichiamo completamente di noi stessi. Tutti i momenti in cui ritorniamo a essere presenti sono la nostra pratica quotidiana per ricordarci: “Io sono”. Se diamo energia alla mente, lei parte all’attacco con tutte le sue insicurezze, tutte le cose brutte che potrebbero accadere, o tutti i problemi e le difficoltà che sono accaduti in passato. La mente non ha alcuna energia di suo se non quella che le diamo. È come un meccanismo che continuiamo ad alimentare per abitudine. 

Partecipante 5: A me queste situazioni di meditazione piacciono molto perché è come rinascere, rinnovarsi, quindi grazie. Però in situazioni come queste è facile che mi trovi di fronte a vecchi temi, vecchi mostri, vecchi incubi che magari pensavo di aver sconfitto, o che perlomeno credevo avessero meno potere su di me, e così mi sento scoraggiato e un po’ nauseato. Vorrei scappar via. Cosa è meglio fare in questi casi? 

Shunyo: Non scappare via perché è un momento molto importante per te. La gente ha la tendenza a fuggire quando qualcosa viene a galla e l’inconscio richiama la loro attenzione. Ma di fatto è proprio in questo che consiste la meditazione! Lo so che veniamo a meditare perché vogliamo sentirci amorevoli e pieni di pace, ed è normale che restiamo di stucco quando all’improvviso tornano a galla tutti i nostri schemi negativi! Ed è solo un’abitudine della mente quella di giudicare questi schemi: vengono a galla perché in quei momenti hai la possibilità di vederli e forse anche di riconoscere la voce alla quale appartengono, e con tutta probabilità risale a quando eri molto piccolo. È una vecchia convinzione che hai su te stesso. La meditazione porta alla luce dall’oscurità dell’inconscio le cose che abbiamo spinto giù e sepolto; la nostra consapevolezza è la luce che si dirige su quelle cose negative che abbiamo cercato di rifiutare per dir loro semplicemente: “Sì”. 
Io ho sofferto di gelosia per tanto tempo, probabilmente non è ancora sparita del tutto, ma ne ho sofferto a lungo. E quando, tempo fa, riaffiorò dopo che pensavo di averla superata, è stata proprio una delusione! Ma col tempo la nostra consapevolezza ci permette di dire: “Sì, anche questo fa parte della mia personalità. A volte sono fatto così, a volte in un altro modo. È parte di quello che mi è stato detto di me stesso”. È un bellissimo modo per iniziare a vedere che sei molto più di questo, ma non arriverai mai a vederlo se scappi via. 
 

Altre domane e risposte su Osho Times n. 229

Per info su Shunyo e Meditando: oshoexperience.it

indietro