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Vite passate
In un vecchio discorso in hindi Osho parla della metodologia per conoscere le vite precedenti
Un raro brano di Osho apparso su Osho Times n. 246

Possibile ma difficile
È possibile conoscere le vite passate, ma al momento non sapete niente nemmeno della vostra vita attuale. Conoscere le vite passate è ancora più difficile. È possibile, sicuramente, perché quando qualcosa resta impresso sotto forma di ricordo nella nostra mente, non va mai distrutto. Rimane a livello profondo nel nostro inconscio. Qualsiasi cosa abbiamo imparato, non sarà mai dimenticata.
Se ti chiedessi che cosa hai fatto il 1° gennaio del 1980, forse non saresti in grado di rispondere. Probabilmente diresti: “Non ricordo nulla. Non ho davvero idea di cosa ho fatto il 1° gennaio del 1980”. Ma se ti ipnotizzassi, e questa non è una cosa difficile, se ti portassi in stato di incoscienza e ti chiedessi che cosa hai fatto quel giorno, tu mi faresti il resoconto completo della giornata, come se il 1° gennaio stesse passando sotto i tuoi occhi proprio in quel momento. Saresti persino in grado di dirmi che quel giorno il tuo tè non era molto zuccherato. Sapresti dirmi che il cameriere che te lo ha servito puzzava di sudore. Saresti in grado di ricordare anche i dettagli più insignificanti, come le scarpe che indossavi, che ti facevano male ai piedi.
In stato di ipnosi possono riemergere i ricordi più profondi. Te lo dico perché ho fatto molti esperimenti a riguardo. Chiunque lo desideri può essere riportato alle sue vite passate, ma in ogni caso, dovrà prima di tutto regredire nella vita presente. Dovrà percorrere la strada della memoria in questa vita. Dovrà tornare indietro fino al punto in cui è stato concepito nel grembo della madre. Solo dopo avere raggiunto quel punto potrà passare ai ricordi delle vite precedenti.
La natura ha disposto diversamente
Ricorda, comunque, che non è un caso che la natura abbia stabilito di farci dimenticare le nostre vite passate. La ragione è estremamente importante. Persino riportare alla memoria i ricordi di un mese può farvi impazzire, figuriamoci quelli delle vite passate. Persino ricostruire i ricordi di un solo giorno non vi permetterebbe di sopravvivere.
L’impostazione della natura è tale da permettere alla mente la quantità di ricordi che è in grado di sopportare. Il resto è conservato in un abisso oscuro. È come un deposito dove stipiamo le cose che non servono più e chiudiamo la porta. Similmente, esiste un luogo della memoria collettiva, una stanza dell’inconscio, dove sono conservati tutti i ricordi indesiderati che non servono più alla mente. E se qualcuno entrasse inconsapevolmente in quella stanza, senza comprensione, impazzirebbe immediatamente, perché i ricordi lo schiaccerebbero.
Un esperimento sconvolgente
Una donna fece degli esperimenti sotto la mia guida. Era molto entusiasta all’idea di conoscere le sue vite passate. Le dissi: “È possibile, ma devi comprenderne le conseguenze, perché conoscere le tue vite passate potrebbe angosciarti e turbarti terribilmente”.
Disse “No. Perché dovrei turbarmi? Il passato è passato. Perché dovrebbe preoccuparmi adesso?”.
Cominciò l’esperimento. Era una professoressa di liceo, intelligente, saggia e coraggiosa.
Seguendo le mie indicazioni alla lettera, entrò in meditazione profonda. Lentamente, cominciò a scavare negli strati più profondi della memoria e il giorno in cui entrò per la prima volta nella sua vita precedente, arrivò correndo da me. Tremava, in lacrime. Cominciò a piangere amaramente, dicendo: “Voglio dimenticare tutto ciò che ho ricordato. Non voglio più sapere niente della mia vita passata”.
Le dissi: “È difficile. Ci vorrà del tempo per dimenticare ciò che è tornato alla mente. Ma perché sei così sconvolta?”.
Lei rispose: “Per favore, non chiedermi niente. Ho sempre pensato di essere casta e pura, ma nella mia vita precedente ero una prostituta in un tempio del Sud. Ero una devadasi. Ho fatto l’amore con migliaia di persone. Vendevo il mio corpo. No, voglio dimenticare tutto. Non voglio più ricordarlo, nemmeno per un secondo”.
Un passaggio fondamentale
Tutti possono ritornare alle vite passate. Esistono diversi modi per farlo, una metodologia precisa. Il più grande contributo che Mahavira e Buddha abbiano dato all’umanità non è la dottrina della non-violenza, ma quella di ricordare le vite passate. Sono stati i primi al mondo a rendere chiaro a tutti i ricercatori che se non si fossero addentrati nelle vite passate, non sarebbero stati in grado di sapere che cos’è l’anima. E li hanno aiutati a tornare indietro nelle loro vite precedenti...
Continua su Osho Times n. 246
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