osho times l'arte della meditazione
NEWSLETTER n.130  DELLA RIVISTA MENSILE CARTACEA E DIGITALE DEDICATA ALLA VISIONE DI OSHO

Ciao!
L’altro giorno ero seduto su un muretto e guardavo verso le campagne... e ho visto un enorme scarafaggio camminare spedito sulla strada lì davanti... e puntava dritto verso di me... Con un bastoncino l’ho girato verso destra per fargli cambiare direzione. Ma niente. Si è raddrizzato e ha continuato verso di me. Di nuovo ho provato a girarlo, ma niente da fare: ancora si è girato ed è tornato esattamente a correre nella stessa direzione in cui andava all’inizio. Cioè verso di me. E alla fine ho dovuto alzare i piedi per non vedermelo venire sulla scarpa.
Che tipo tenace, anzi cocciuto. Uno scarafaggio tutto d’un pezzo.

Mi son così trovato a interrogarmi sul carattere della gente. Ce n’è in giro tanti così, cocciuti e inamovibili... se prendono una strada niente li farà cambiare idea. Io stesso tante volte son così...
Se penso alle “teste dure”... dove ha le radici questa tenacia? Perché non è sempre una cosa negativa... a volte è davvero un pregio!

Stando a quello che dice Osho e con lui molti mistici, ci sono in ballo due diverse possibiltà, due diverse fonti possibili per la nostra forza psicologica. Due origini diametralmente opposte nell’essere umano. Osho li chiama l’ego e la personalità da una parte, e l’individualità dall’altra. Gurdjieff li chiamava falsa personalità e l’essenza.
Sebbene un mistico come Gurdjieff sia per definizione senza ego, le sue decisioni, i suoi modi di affermare, dare compiti, indicare la via, sono stati visti da molti “esterni” come ego. Anche Osho ha visto interpretare le sue parole, la sua vita, come frutto di un ego smisurato, di una personalità enorme.
Ma parliamo di maestri illuminati dove l’ego si è da tempo dissolto.
Allora qual è la differenza tra ego e individualità?

Osho la spiega così:
"Individualità significa la tua unicità, non paragonabile con nessun altro. La tua incomparabile unicità: questa è l'individualità. L'individualità è bella, è così che Dio ti ha creato - come individuo.
L'e
go è confronto. L'ego è la tua invenzione. Dio non ti ha dato alcun ego, certamente ti ha dato un'individualità.
L'ego è confronto: pensi di essere più intelligente rispetto agli altri, pensi di essere superiore agli altri - o inferiore. Pensi di essere più bello dell'altro. Allora chiami in gioco l'ego: nel momento in cui ti confronti con qualcuno, la conclusione che emerge dal confronto è ego". E anche: "L'individualità nasce con te, è il tuo essere. La personalità è un fenomeno sociale, ti viene data. La personalità può esistere solo in riferimento ad altri. Più le persone ti rispettano, più godi della tua personalità; diventa più forte. Da qui un grande bisogno di avere rispettabilità".

Sia l’ego che l’essenza possono essere fonti di forza nel nostro agire nel mondo... ma quando agiamo partendo dall’uno e quando dall’altro? Questa è materia di autosservazione per scoprirlo... E interrogarsi è il primo passo...

C’è un significativo esperimento di Gurdjieff fatto proprio per rispondere a questa domanda postagli da un discepolo. Ce n’erano diversi in quel momento con lui e disse loro di osservarne attentamente uno in particolare. Senza che se ne accorgesse Gurdjieff l’aveva ipnotizzato. Quel discepolo nella vita normale era un tipo molto forte e determinato, idee chiare e indiscutibili, una testa dura. Adesso tutt’a un tratto era diventato fragile e tentennante, senza spina dorsale. Poi Gurdjieff disse di osservare bene un altro discepolo. Anche questo era stato ipnotizzato da Gurdjieff. Questo normalmente era come un bambino senza forza decisionale, né carattere. Ma adesso era una vera potenza d’uomo, lucido, sveglio, solido e molto affidabile.
A fine esperimento Gurdjieff spiegò che in entrambi i casi con l’ipnosi la persona era passata dalla falsa personalità all’essenza. Nel primo caso si è visto che una personalità molto forte copriva in realtà un’essenza ancora bambina, poco sviluppata e fragile (troppa identificazione con la personalità penalizzava la crescita dell’individualità). Nel secondo caso, con lo stupore di tutti, dietro una personalità insignificante si nascondeva una forte essenza matura, ma purtroppo non manifesta (portata da vite passate, ma ancora latente in questa).

Siamo davvero pieni di sorprese... il viaggio interiore non è certo una cosa noiosa... l’importante è non fermarsi mai.
Presto arriveranno le vacanze per molti di noi. Un’occasione per regalarsi uno spazio diverso in cui vivere, in cui stupirsi di se stessi, in cui esprimere qualcosa di se stessi rimasta finora assopita... Questo è l’augurio per tutti!!!

Ma prima di salutarci ecco due begli articoli dell’Osho Times, tratti dalla rivista che ti porta a casa l’arte della meditazione di Osho... regalati uno spazio diverso: abbonati! Buona lettura Akarmo



Suggerimenti, istruzioni, consigli...

Di Osho a tu per tu coi discepoli per entrare meglio in meditazione...


Un raro brano di Osho apparso sull'Osho Times

 

Una sannyasin spiega a Osho di provare una certa inquietudine che avverte principalmente nelle braccia. La sensazione è che abbiano sempre bisogno di fare qualcosa di energico...

Osho: Ogni sera siedi comodamente su una sedia e rivolgi la testa all’indietro, come fai dal dentista. Puoi usare un cuscino. Quindi rilassa la mascella inferiore. Rilassala in modo che la bocca si apra leggermente e inizia a respirare dalla bocca, non dal naso. Non cambiare la respirazione, lascia che sia naturale.
I primi respiri saranno un po’ frenetici. A poco a poco il respiro si calmerà e diventerà molto leggero. Entrerà e uscirà con delicatezza. Tieni la bocca aperta, gli occhi chiusi e riposa.
Poi inizia a sentire che...


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Autorevolezza, autostima, integrità

Per molti motivi, nella nostra infanzia, non ci siamo sentiti sostenuti, o rispettati, o amati e questo ha lasciato dentro di noi un piccolo pozzo vuoto che ancora oggi cerchiamo di riempire...

Da un articolo di Deepti Canfora apparso sull'Osho Times
 

Una parte di noi oggi teme di ritrovarsi in quella situazione emotiva dolorosa in cui si è sentita sola, senza sostegno, umiliata e giudicata; una parte di noi ha paura di non ricevere o di perdere l’amore e l’approvazione.

Essere amati, essere sostenuti, essere “visti”, essere rispettati sono alcuni dei bisogni essenziali che ogni bambino desidera siano appagati e, inspiegabilmente, una volta adulti, continuiamo a cercare di soddisfarli. Perché? ...


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