osho times l'arte della meditazione
NEWSLETTER n.136  DELLA RIVISTA MENSILE CARTACEA E DIGITALE DEDICATA ALLA VISIONE DI OSHO

Ciao!
Senza tirare in ballo la new age, rimane che molti fatti della vita sono a volte così particolari che uno si chiede se è un'incredibile coincidenza oppure una vera e propria magia...
Stando intorno a Osho, vivendo nel mondo da lui messo in moto fino ai nostri giorni, per molti è facile incontrare tali situazioni.
Molto eclatanti sono i racconti che, negli anni, ho sentito a Pune di come molte persone nel mondo sono venute a scoprire Osho per la prima volta. Me ne ricordo una in particolare successa poco tempo fa: questo amico americano stava gironzolando in una delle tante librerie di New York curiosando tra le novità librarie sui vari banconi. Leggiucchiava un libro che lo aveva attratto. Mentre era immerso nella lettura da un po’, ecco cadere da uno scaffale alto un libro. Lui, quasi continuando a leggere quello che aveva in mano, rimise distrattamente al suo posto il libro caduto. Tempo qualche secondo e di nuovo quel libro cadde a terra. A sto punto lo raccolse con attenzione e lo guardò... era un libro di Osho! Autore che lui non conosceva per niente. Ma vista l’insistenza dell’accaduto, mise da parte quello che aveva in mano e iniziò a scorrere, leggendo qua e là, il libro caduto. Fu folgorato dall’intensità di quel libro e lo comprò subito. Ne comprò presto altri e tempo qualche mese era a Pune a fare meditazione nel Resort di Osho: la sua vita era cambiata per sempre!

Ecco come valuti una cosa così? Un caso o una magia?

Sentendo storie come questa mi sono sentito in buona compagnia devo dire. Perché anch’io ho la mia personale da raccontare.
Negli anni ’70 ero diventato a tutti gli effetti un discepolo di Gurdjieff, anche se solo attraverso i suoi libri. Una cosa che lui sottolineava a più riprese era che l’uomo dorme. E questo è il punto di partenza da cui prendono forma tutti i suoi metodi per arrivare a un risveglio.
Sottolineava anche che una persona da sola non si sveglierà mai. Ha bisogno di un maestro. Il maestro per definizione è una persona risvegliata, allerta 24 ore su 24 (anche quando dorme). Solo una persona sveglia può provare a svegliarne una addormentata.
Quindi bisogna trovare un maestro!
Se non lo trovi, almeno devi lavorare in un gruppo di meditatori con il tuo stesso obiettivo. Perché anche le persone addormentate ogni tanto si svegliano. In un gruppo è più facile che, a turno, uno o l’altro siano svegli e possano stimolare il risveglio negli altri.
Con questa indicazione di Gurdjieff io, nel mio paesino di provincia, non avevo molte speranze... allora andai all’università di Milano, dove studiavo, e su una grande bacheca dove gli studenti vendevano la moto, si offrivano come baby sitter, ecc, misi un cartello che diceva una cosa tipo: “Se anche tu sei appassionato di Gurdjieff contattami per trovare una forma di partecipazione comune ai suoi metodi” e il mio telefono.
Dopo varie settimane nessuno mi aveva chiamato.
Un giorno passando davanti a quella bacheca vidi però che c’era scritto qualcosa sul mio cartello. Lo tirai quindi giù per leggere. In un angolino scritto piccolo piccolo c’era “Rajneesh Foundation India” e l’indirizzo di Osho a Pune. E sotto ancora la frase sibillina “chi cerca trova!”.
Sembrava una caccia al tesoro...
Quindi andai a casa e scrissi a quell’indirizzo una bella lettera raccontando per filo e per segno tutta la mia storia. E chiedendo cosa c'entrava Osho con Gurdjieff.
Dalla bella e ricca risposta della segretaria di Osho di allora (Laxmi) capii che dovevo proprio andare in India e qualche mese dopo infatti ero là...

Non ho mai scoperto chi mi ha scritto quel messaggio (Osho in quegli anni era ancora uno sconosciuto). Ma ti puoi immaginare la gratitudine che ho spesso sentito.
E il modo in cui è successo tutto ciò, pur essendo stato fatto da un essere umano (e non da un elfo o da una fatina in stile new age), ha sempre suscitato in me un gran senso di magia.

Magia che ho trovato spesso nella vita di Osho. In questi giorni, lavorando alla produzione del prossimo DVD con il suo ultimo discorso dal vivo, mi è caduto l’occhio su una di queste magie. Sarebbe stato il suo ultimo discorso, ma questo lui lo scoprì settimane dopo... come ultime parole, prima di alzarsi dalla sedia, quel giorno disse: “L’ultima parola di Buddha fu: sammasati. Ricordati che sei un Buddha - sammasati.” E anche per Osho queste sono rimaste le sue ultime parole in pubblico... non è incredibile?
Questo DVD sarà allegato in omaggio all’Osho Times di dicembre: un’ottima occasione per abbonarsi!
Se ancora hai dei dubbi... ecco un assaggio del mensile, con due articoli apparsi lì. Buona lettura. Akarmo



La celebrazione... è un atteggiamento

Un prezioso approfondimento di Osho sul significato e valore di un elemento fondamentale del suo approccio alla meditazione e alla vita



Un raro brano di Osho apparso sull'Osho Times

 

Domanda: Osho, puoi parlare della celebrazione? 
È possibile celebrare l’infelicità?

Osho: È possibile, perché la celebrazione è un atteggiamento, quindi anche verso l’infelicità puoi assumere un atteggiamento di celebrazione. Ad esempio, se sei triste, non identificarti con la tristezza. Osservala, diventa un testimone e goditi i momenti di tristezza: ha anche lei la sua bellezza. Non osservi mai, ma ti identifichi così totalmente da non penetrare mai le meraviglie di un istante di tristezza. 
Se osservi, rimarrai sorpreso nel vedere quali tesori ti sei lasciato sfuggire...


>>>>>> continua la lettura


 

In viaggio con Osho

 

Continuano i bellissimi racconti di Ageh Bharti su Osho negli anni ‘60, qui l'incontro col famoso poeta Bachchan 


Da un articolo apparso sull'Osho Times
 

Delhi – 6 agosto 1969 – La profezia del poeta Bachchan

[In treno insieme a Osho] Raggiungemmo Delhi al mattino. Lala Sunderlal e Shantilal erano alla stazione per accogliere Osho. Quando arrivammo alla residenza di Lalaji, diversi amici si erano già riuniti per incontrarlo.
Il dott. Harivansh Rai Bachchan (un poeta di fama internazionale, molto popolare in India e padre dell’attuale star del cinema Amitabh Bachchan) arrivò alle 14.30 per incontrare Osho. Lo salutò con le mani giunte, dicendo: “Il mio nome è Bachchan”.
Osho gli sorrise...


>>>>>> continua la lettura

 

 

Questa settimana ti segnaliamo:

>>> Non perderti il nuovissimo numero di Osho Times di OTTOBRE 
GUARDA CHE BELLO

>>> Leggi cosa ha detto Osho della sua rivista... l'Osho Times

abbonati all'Osho Times

>>> Ti piace questa newsletter? Condividila:  INOLTRALA A UN AMICO

>>> Promuovi la tua attività a prezzi accessibili e raggiungi a ogni uscita migliaia di potenziali clienti CLICCA PER INFO