OSHO GOLDEN LIGHT MEDITATION
autore: Musica dal mondo di Osho
editore/etichetta: Oshoba
pagine/durata: 1 fase - 20 minuti
€ 15,00 13,50
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La Meditazione della Luce Dorata
Una tecnica facile che unisce il respiro alla visualizzazione e che trasformerà la tua energia portandoti a livelli di consapevolezza molto alti.
Il CD contiene 2 tracce: la prima (di 15 minuti) è la registrazione (in inglese) di un discorso di Osho su questa tecnica di meditazione, di cui viene fatta una completa descrizione (per leggere la traduzione in italiano clicca qui sotto "Per saperne di più"). La seconda traccia (di 20 minuti) è la musica che accompagna la visualizzazione e che si conclude con il suono di campanelli ripetuto per tre volte.
Se non vuoi ascoltare ogni volta la prima traccia, puoi far partire la meditazione passando direttamente alla seconda.
Istruzioni in italiano all'interno
Descrizione della meditazione
Preparazione.
La cosa migliore è praticare questa tecnica due volte al giorno, per 20 minuti ciascuna (il tempo della seconda traccia del CD): al mattino appena svegli prima di alzarsi dal letto, e alla sera prima di addormentarsi. Se nella fase serale ci si addormenta mentre si pratica la tecnica, va bene lo stesso, la meditazione continuerà automaticamente durante il sonno.
Questi due momenti della giornata sono i migliori perchè la mente è più rilassata e non ancora coinvolta nei numerosi impegni della vita quotidiana; più è tranquilla la mente, più sarà efficace la meditazione.
Primo e unico stadio (20 minuti).
Al mattino, appena sveglio, non alzarti dal letto e rimani sdraiato sulla schiena ad occhi chiusi. E allo stesso modo, la sera, prima di addormentarti, mettiti a letto nella stessa posizione.
Quando inspiri, visualizza una grande luce dorata che entra in tutto il tuo corpo a partire dalla sommità della testa e lasciati inondare da questo sole che entra dentro di te. Visualizza questa luce, sempre durante l’inspirazione, che attraversa il tuo corpo dall’alto verso il basso uscendo dalla punta dei piedi. Ricordati continuamente di visualizzare la luce dorata quando inspiri.
Quando invece espiri, visualizza un’altra cosa: l’oscurità entra in te dalla punta dei piedi - un grande fiume scuro che parte dai piedi e attraversa tutto il tuo corpo verso l’alto finchè fuoriesce dalla sommità della testa. Fai tutto questo lentamente respirando in modo profondo, così da poter visualizzare bene la luce e l’oscurità.
Ripeti questa visualizzazione accompagnata dal respiro per tutta la durata della musica del CD.
"Dopo un periodo di tre mesi sarai sorpreso: l'energia che era costantemente raccolta nel 'muladhar', il centro sessuale, non sarà più ferma lì. Si sarà mossa verso l'alto". Osho
"Il fiore d’oro è un simbolo, il simbolo di quando le tue energie non sono più nella dualità, ma sono diventate una sola: si libera una grande luce, e la luce è dorata. È come se un fiore di luce dorata si fosse aperto dentro di te. E non è semplicemente un simbolo. È un simbolo, ma è letteralmente vero, perché accade proprio in questo modo. Ora tu esisti in quanto oscurità, come una notte buia. Poi accade che esisti come il sorgere del sole… Una volta che avrai conosciuto la luce dorata dentro di te, sarai diventato immortale.” Osho
Traduzione della descrizione di Osho contenuta nella prima traccia
Queste sono le due possibilità: l’energia che fluisce verso il basso diventa sessualità e l’energia che fluisce verso l’alto diventa spiritualità. L’energia che fluisce verso il basso è riproduttiva, l’energia che fluisce verso l’alto è creativa. L’energia che fluisce verso il basso, crea una nuova vita, l’energia che fluisce verso l’alto dà a te una nuova vita. Questo è ciò che intendeva dire Gesù, quando affermava: «Se non rinascerai» – non da un padre e da una madre, ma dalla tua stessa elevazione interiore; a meno che non diventerai un dvija, colui che è nato due volte – «non entrerai nel regno dei cieli».
Il Fiore d’oro è in attesa sul punto più elevato del vostro essere: nella mappa dello Yoga è chiamato sahasrara, il fiore di loto dai mille petali. È il settimo chakra, sulla sommità della testa. Il più basso è muladhara, il chakra del sesso e il più elevato è sahasrara, il settimo chakra. Dal chakra più basso, l’energia scende e crea una nuova vita. Se hai conservato l’energia, se l’hai aiutata a salire, un giorno raggiungerà il sahasrara e sboccerà il tuo Fiore d’oro. Ovviamente ha bisogno di energia: è presente solo come potenziale, come possibilità. Se non avrà a disposizione energia, non diventerà attuale. È come quando non innaffi una pianta: l’albero aspetta e l’acqua non arriva. La linfa non riesce a salire, come potrebbero sbocciare dalla pianta mille e un fiore? È impossibile. La pianta è triste, sta quasi per morire: sarà un lento suicidio. A poco a poco le foglie appassiscono; a poco a poco i rami seccano e alla fine moriranno anche le radici. Ha bisogno di un flusso costante di energia.
Proprio come la linfa sale in una pianta, l’uomo è simile a una pianta. E quello che uso non è un simbolismo nuovo – l’uomo simile a un albero – è uno tra i simboli più antichi. È stato usato nelle scuole mistiche ebraiche: lo chiamavano l’Albero della Vita. Così come il buddhismo ha raggiunto il culmine nello Zen, l’Islam l’ha raggiunto nel sufismo, il giudaismo l’ha raggiunto nella cabala. La cabala dice che l’uomo è un albero, e ha bisogno di tantissima energia per far sbocciare i suoi fiori. Ma ricorda che conservare l’energia non significa reprimerla. Qui è dove molte persone vengono fuorviate: conservare l’energia non significa reprimerla, il processo è totalmente diverso.
Repressione significa che reprimi continuamente l’energia nel chakra più basso; se l’energia diventerà eccessiva in questo chakra, creerai una sessualità pervertita. Se non lasci accadere in te un rilassamento naturale e nel chakra più basso si accumulerà troppa energia, troverà, in un modo o nell’altro, uno sfogo. Potrà pervertirsi, si pervertirà! Creerà in te una patologia. Interroga gli psichiatri, gli psicologi, gli psicoanalisti; ti risponderanno: «Il novantacinque per cento dei disagi psicologici sono dovuti alla sessualità. In un modo o nell’altro la sfera sessuale risulta coinvolta». È un numero impressionante: il novantacinque per cento! Inoltre, coloro che non si rivolgono mai a uno psichiatra o a uno psicoanalista non sono in condizioni migliori: sono tutti repressi. La repressione non conduce alla trasformazione. Comprendetelo una volta per tutte; la repressione non potrà mai diventare trasformazione.
Cos’è dunque la trasformazione? Cos’è la conservazione dell’energia? La conservazione dell’energia è un processo meditativo, non è un processo di moralizzazione. Vi suggerirò un metodo semplice, che vi sarà immensamente utile. È stato usato dai taoisti nel corso dei secoli; l’hanno dato i Maestri solo ai loro discepoli: ecco perché non è descritto nei libri. Ora però, è giunto il momento di parlarne, perché milioni di persone stanno lavorando, attraverso i libri, alla loro ricerca spirituale. E attualmente non ci sono più tanti Maestri a disposizione.
È un metodo semplice, che aiuta a trasformare la tua energia e a condurla verso l’alto. Ricorda sempre che i metodi taoisti sono molto semplici, perciò non pensare: «Come può un metodo tanto semplice essere tanto importante?» Mettilo in pratica, sperimentalo e lo saprai.
Il processo è questo: Almeno due volte al giorno... i momenti migliori sono due. Il primo è al mattino presto, prima di alzarti dal letto; nel momento in cui ti senti sveglio, vigile, praticalo per venti minuti. Deve essere la prima cosa che fai al mattino! Prima di alzarti dal letto, fallo immediatamente! Poiché, nel momento in cui esci dal sonno, sei delicato e ricettivo; quando stai uscendo dal sonno, sei freschissimo e l’impatto andrà veramente in profondità; subito dopo essere uscito dal sonno, sei meno nella mente che in qualsiasi altro momento. Di conseguenza in te esistono delle brecce, attraverso le quali il metodo penetrerà nel nucleo più intimo del tuo essere. E al mattino presto, quando ti stai svegliando e quando tutta la Terra si sta svegliando, c’è un’ondata di alta marea di energia che si risveglia, che ricopre tutto il mondo: usa quell’ondata, non perdere quell’opportunità.
In tutte le religioni antiche si era soliti pregare nelle prime ore del mattino, al sorgere del Sole, poiché all’alba, sorgono tutte le energie dell’esistenza. In quel momento puoi semplicemente cavalcare l’ondata di energia che si eleva: sarà facilissimo. Alla sera sarebbe difficile, poiché l’energia si sta ritirando; andresti contro corrente, lotteresti, al mattino invece segui la corrente. Quindi il momento migliore per iniziare è al mattino, immediatamente, quando sei ancora metà addormentato e metà sveglio. Il processo è veramente semplice, non richiede una postura, né yogasana, né un bagno, niente di niente.
Resta semplicemente sdraiato supino nel tuo letto, a occhi chiusi. Quando inspiri, visualizza una grande luce che, entrando in te dalla testa, pervade tutto il corpo: come se alla sommità della tua testa fosse sorto un sole, una luce dorata che si riversa nella testa. Tu sei semplicemente vuoto e la luce dorata si riversa nella tua testa e va, va e va, sempre più in profondità, fino a uscire dai tuoi alluci. Quando inspiri, fallo con questa visualizzazione.
Quando espiri, visualizza un’altra cosa: le tenebre entrano in te dai tuoi alluci; un grande fiume buio entra in te attraverso i tuoi alluci e sale e sale, fino a uscire dalla testa. Fa’ respiri lenti e profondi, in modo da poter visualizzare. Fa’ tutto molto lentamente. E solo quando sei appena uscito dal sonno, riesci a fare respiri lenti e profondi, poiché il corpo è riposato, rilassato.
Lasciamelo ripetere: quando inspiri, lascia che la luce dorata penetri in te dalla testa, poiché è lì che il tuo Fiore d’oro è in attesa e quella luce dorata lo aiuterà. Quella luce dorata ripulirà tutto il tuo corpo e lo colmerà totalmente di creatività: questa è l’energia maschile. Poi, quando espiri, lascia che le tenebre – tutte le tenebre che puoi immaginare, qualcosa di simile a una notte buia – entrino dai tuoi alluci e risalgano come un fiume: questa è l’energia femminile; ti addolcirà, ti renderà ricettivo, ti calmerà e ti porterà il riposo. E lascia che quelle tenebre escano dalla testa. Poi inspirerai di nuovo, e la luce dorata entrerà in te un’altra volta. Fa’ questo per venti minuti, al mattino presto.
Il secondo momento migliore è mentre ti stai coricando, alla sera. Giaci supino nel letto e rilassati per qualche minuto. Quando cominci a sentire che stai ondeggiando tra il sonno e la veglia, proprio in mezzo a quelle due dimensioni, inizia questo procedimento e continualo per venti minuti. Se ti addormentassi mentre lo stai facendo, sarebbe la cosa migliore, poiché l’impatto rimarrebbe nel tuo subcoscio e continuerebbe a lavorare.
Dopo tre mesi, rimarrai sorpreso: l’energia che si accumulava sempre nel muladhara, il chakra più basso, il chakra del sesso, non si fermerà più lì: fluirà verso l’alto. Proprio l’altro giorno, qualcuno mi ha fatto una domanda. Mi ha detto che qui ha visto le più belle donne che mai ha incontrato in tutti i luoghi in cui è stato, ma che non sono eroticamente eccitanti. Come mai? È proprio così, la sua osservazione è giusta. Se vai in profondità in meditazione, non sarai più eroticamente eccitante. Avrai un tipo di bellezza diverso, ma non sarà una bellezza erotica. La tua bellezza comincerà ad avere il profumo della spiritualità; comincerà ad avere la sottigliezza della grazia e non la grossolanità della sessualità. La sessualità è grossolana, poiché è il gradino più infimo della tua scala. Quando l’energia comincerà a salire, in te sorgerà un tipo diverso di bellezza e di grazia, e questo è divino. Diventi sempre meno corporeo e sempre più spirituale. Se praticherai questo metodo per tre mesi, rimarrai sorpreso: non avrai più bisogno di reprimerti, la tua trasformazione sarà iniziata. Osho, Tratto da “Il sacro fuoco”
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