autore: Ramesh s. Balsekar (a cura di) editore/etichetta: Il Punto d'incontro pagine/durata: 252
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Insegnamenti di Nisargadatta Maharaj
Nisargadatta Maharaj è stato uno dei più grandi saggi indiani del secolo scorso, e il suo insegnamento, radicato nella tradizione dell’Advaita Vedanta, il non dualismo, è forse una delle espressioni più alte dell’esperienza diretta dell’Assoluto.
Ramesh Balsekar, uno dei suoi discepoli, raccoglie e sviluppa per argomenti gli insegnamenti tratti dai suoi dialoghi, restituendoci una saggezza al di là dello spazio e del tempo, ancora in grado di affascinare e istruire il lettore, come accadeva per i visitatori che si stringevano nella piccola casa di Nisargadatta, a Mumbai, per ascoltarlo, alla ricerca della Realtà Ultima.
Dal libro
Maharaj: Che cos’è che realmente vuoi? Cos’è esattamente che stai cercando? Visitatore: Che cosa esattamente voglio? Bene, voglio raggiungere la realtà. Questo è ciò che voglio. M: (ridendo) Se tu potessi soltanto realizzare quanto è divertente… Chi è questo “io” che vuole raggiungere la realtà? È questo complesso-corpo… che vuole raggiungere la realtà?... E che cosa intendi esattamente con “realtà”? V: Messa in questo modo sembra divertente, o forse dovrei dire tragica. M: Chi sta ascoltando queste parole, divertenti o tragiche che siano? V: Me. Io, colui che è seduto qui... M: I rispettivi sensi, con l’aiuto del Prana, la forza vitale, compiono l’effettivo lavoro. Ma non c’è qualcosa - chiamiamolo senso di presenza - senza il quale nessuno dei tuoi sensi sarebbe in grado di conoscere nulla? V: Sì. Se io non fossi conscio, i miei sensi non funzionerebbero. M: Comprendi, allora, che tu sei questa presenza conscia sino a che c’è il corpo. Una volta che il tuo corpo se ne è andato, insieme con il respiro vitale, anche la coscienza se ne andrà. Soltanto quello che era prima dell’apparizione di questo corpo-con-coscienza, l’Assoluto, il sempre presente, è la tua vera identità. Questo è ciò che realmente siamo. Quella è la realtà. È qui e ora. Dov’è la questione di qualcuno che la raggiunga?
“Nisargadatta sposta senza esitazione e subito nel cuore della filosofia advaita, compie ogni volta il miracolo di trasferire in un’aria purissima, che pochi sanno respirare”. Elémire Zolla, da un commento apparso su Il Corriere della Sera
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