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IL MAL D'AMORE

autore: Osho
editore/etichetta: News Services Corporation
pagine/durata: 208

13,00 11,70

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Osho risponde a domande sull'amore e sulle relazioni.
Pubblicato anche con il titolo "IN AMORE VINCE CHI AMA"
 
Perché l’amore fa così male?
Perché non mantiene quasi mai le sue promesse?
Perché è così difficile?
Perché, se comunque resta il sogno più grande di ogni individuo, a volte inseguito fino all’ultimo respiro, a volte tristemente abbandonato e sostituito da ripieghi e surrogati?
Attraverso le risposte di Osho, una nuova visione, dal colpo di fulmine all’amore spirituale…

Il vero amore porta sempre con sé tristezza. È inevitabile, perché l’amore crea un contesto che permette al tuo essere lo schiudersi di nuove soglie. L’amore porta con sé una condizione crepuscolare. Negli istanti d’amore riesci a vedere cos’è irreale e cosa è reale, cos’è insignificante e cosa ha significato. E, al tempo stesso, vedi con chiarezza quanto sei radicato in ciò che non ha alcun significato, da qui la tristezza. Negli istanti d’amore diventi consapevole del tuo potenziale supremo, diventi consapevole della vetta più remota, ma vedi di non essere lassù, da qui la tristezza. Hai una visione ma è solo una visione, nel giro di attimi se ne sarà andata. È come se Dio ti avesse parlato in un sogno e quando ti risvegli non ti ritrovi in mano più nulla. Sai che qualcosa ti è accaduto, ma non è diventata una realtà. Non era altro che brezza fuggente...
L’amore schiude la soglia del divino.


L’amore senza meditazione è cieco, l’amore senza meditazione è una notte buia. Si brancola nell’oscurità, si inciampa. Ci si fa male e si fa male agli altri. E, dato che l’amore senza meditazione è cieco, diventa anche frustrante. Poiché è cieco non può librarsi molto in alto: rimane a terra, striscia come un verme. Ha paura di elevarsi. Un cieco non può scalare le montagne, ha perfino paura a camminare in pianura. Andare in montagna, scalarne le vette, è un atto suicida.
La meditazione senza l’amore è incompleta, spenta, fredda. La meditazione senza l’amore crea quell’orribile fenomeno dei monaci e delle suore. Sono orribili perché non vivono affatto. Sono brutti, perché le loro vite sono prive d’amore. Sono orribili, perché l’amore è l’unico fenomeno che dona bellezza e grazia. L’amore senza meditazione è ricco di vita, ma cieco. La meditazione senza l’amore ha occhi, ma è priva di vita, è arida, un deserto. L’amore senza meditazione è ardente, appassionato, non sa nulla del silenzio. Per cui è una specie di tumulto, uno stato febbricitante di consapevolezza. La meditazione senza l’amore è silenziosa, ma il suo è il silenzio di un cimitero, il silenzio della morte, non il silenzio della vita, perché il silenzio della vita è un canto. La meditazione senza l’amore è un silenzio vuoto. Non è ricolmo, non è traboccante. E nei secoli sono state fatte queste due cose: alcuni hanno scelto l’amore - essi vengono definiti persone mondane, che soffrono - altri hanno scelto la meditazione: si recano nei monasteri, diventano monaci e suore, e soffrono. Entrambi rimangono incompleti. Per essere un uomo totale, si ha bisogno di entrambi. Si deve diventare amore/meditazione: questa è la sintesi più alta. Così si crea un cerchio completo.
Osho


Per approfondire, IN AMORE VINCE CHI AMA


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