Dietro la maschera e dietro ogni condizionamento c’è il miracolo dell’Essere autentici.
Forse più che in altri libri, Osho si sofferma, commentando i canti di Kabir, sull’importanza della “libertà da”, primo e indispensabile passo verso la “libertà di”. Schiavi delle convenzioni e dei riti per natura, nascita e condizionamento sociale, l’unica via alla trascendenza è la consapevolezza, intesa come sguardo interiore.
"Per essere se stessi non si deve fare nulla: lo si è già. Ma posso capire il problema: nasce perché la società corrompe chiunque". Osho
Il misticismo di Kabir – il più famoso di tutti i poeti mistici di lingua hindi, una delle voci più autentiche dello spirito indiano – si basa sulla libertà da compromessi, rituali e appartenenze; una voce limpida che scuote dall’ottusità di qualsiasi ortodossia e ti sospinge verso un percorso di maturazione e a un confronto personale, totale e diretto con la realtà... così da abbandonare ogni finzione!
"Puoi vedere negli occhi di un saggio la stessa purezza che percepisci nello sguardo di una mucca; ma una mucca resta una mucca, e un saggio è un saggio. La sua innocenza non è inconscia, la sua innocenza è ricolma di consapevolezza: è innocente perché è consapevole, laddove la mucca è innocente perché non è cosciente."
"Coloro che agiscono in base agli istinti sono soggetti ai vincoli della natura; coloro che vivono in base alla legge sono sottomessi ai vincoli della società. Il fattore decisivo dev’essere la tua consapevolezza spontanea. Devi scrutare in ogni cosa a partire dalla tua consapevolezza."
"L’inferno simboleggia la paura, una paura proiettata. Il paradiso simboleggia l’avidità, un’avidità proiettata. Se pensi in termini di paradiso e di inferno, sei lo stesso di sempre, non sei affatto cambiato: una vera persona di comprensione non pensa mai in termini di ricompensa e di punizione; non pensa affatto in un’ottica futura. La sua vita è quieora."
"Questo vuol dire diventare consapevoli, attenti, presenti, coscienti: agisci, fai qualsiasi cosa si debba fare; ma ricordi costantemente di non essere tu colui che fa, è il divino ad agire. Tu sei solo un veicolo, sei uno strumento." Osho
Osho ha commentato i meravigliosi canti di Kabir in altri testi:
la maggior parte di noi è come il leone che crede di essere una pecora... finché un giorno un altro leone lo conduce sulla sponda di un lago ed egli finalmente RUGGISCE! Adesso sa chi è veramente... e la pecora dov'è finita? Non c'era mai stata!!
Scritto da molly 10 Maggio 2010
E' molto difficile riuscire ad essere quello che si è veramente. Si ha molta paura del giudizio altrui e del rimanere soli se si è se stessi. E' vero che se riuscissimo a vedere dentro di noi vedremmo un vuoto infinito ed un nonsense ma credo che la via dell'amore e della condivisione con l'altro è una via per cominciare ma mi accade di vedere sempre più spesso una scarsa fiducia nell'amicizia e nella condivisione. Sembra che tutti abbiamo paura di tutti e vediamo nell'altro un potenziale nemico per cui vedo una condanna alla solitudine dell'essere umano.
Scritto da renzo64 10 Maggio 2010
Ci vuole molto coraggio per essere noi stessi...ma pensateci un attimo!!! questo è scioccante e assurdo che noi per essere noi dobbiamo avere del coraggio, OSHO ha ragione non sappiamo chi siamo veramente, almeno io non so...ma cerco e cercherò fino che vivrò e poi ancora.
TI È PIACIUTO QUESTO ARTICOLO?
CI INTERESSA IL TUO PARERE
SCRIVI IL TUO COMMENTO
I VOSTRI COMMENTI
la maggior parte di noi è come il leone che crede di essere una pecora... finché un giorno un altro leone lo conduce sulla sponda di un lago ed egli finalmente RUGGISCE! Adesso sa chi è veramente... e la pecora dov'è finita? Non c'era mai stata!!
E' molto difficile riuscire ad essere quello che si è veramente. Si ha molta paura del giudizio altrui e del rimanere soli se si è se stessi. E' vero che se riuscissimo a vedere dentro di noi vedremmo un vuoto infinito ed un nonsense ma credo che la via dell'amore e della condivisione con l'altro è una via per cominciare ma mi accade di vedere sempre più spesso una scarsa fiducia nell'amicizia e nella condivisione. Sembra che tutti abbiamo paura di tutti e vediamo nell'altro un potenziale nemico per cui vedo una condanna alla solitudine dell'essere umano.
Ci vuole molto coraggio per essere noi stessi...ma pensateci un attimo!!! questo è scioccante e assurdo che noi per essere noi dobbiamo avere del coraggio, OSHO ha ragione non sappiamo chi siamo veramente, almeno io non so...ma cerco e cercherò fino che vivrò e poi ancora.