Raggi di luce

Raggi di luce

Lungo la spina dorsale

Un'esperienza con il Libro dei Segreti di Osho apparsa su Osho Times n 269

 

Carta VBT
 

Rubrica di testimonianze raccolte da Pramada
 

“Scegli una tecnica e giocaci almeno tre giorni. Se ti darà una sensazione particolare di affinità e di benessere, se ti darà la sensazione particolare che fa per te, allora comincia a fare sul serio”.1  

 

Con queste parole, Osho ci incoraggia a esplorare le 112 tecniche di meditazione del Vigyan Bhairav Tantra, detto an­che The Book of Secrets, Libro dei Segreti. Alcune persone l’hanno fatto davvero ed ecco la settima storia: raggiungere la meditazione attraverso il sentire e l’immaginazione. 


Considera la tua essenza come raggi di luce che salgono da centro a centro su per le vertebre: così sale la vitalità dentro di te. 

Non avrei mai scelto questa meditazione da sola, l’avrei piuttosto considerata un po’ fantasiosa, adatta a persone più esoteriche. Ma io, persona pratica e radicata, con decenni di esperienza come infermiera professionale negli ospedali australiani? Mai. 

Quindi, come sono arrivata a imparare ad amare questa meditazione? 

Ho partecipato ai training di meditazione tenuti da Shunyo. Un esercizio del modulo II della formazione consisteva nello sviluppare una meditazione dal Libro dei segreti da condividere con gli altri. Abbiamo scelto le meditazioni pescando una carta a caso e mi è arrivata questa sorpresa.

All’inizio, mi sentivo davvero incerta su questa tecnica, ma più ci giocavo e sperimentavo, più scoprivo che mi andava bene. Ho un’affinità con la luce e anche con il sentire e l’immaginazione, gli strumenti principali per questa tecnica. 

Durante i training di meditazione ho imparato a sviluppare la mia sensibilità in semplici attività quotidiane come mangiare, fare la doccia o sentire la freschezza e la consistenza del lenzuolo di notte. In effetti, è stato facile per me immaginare e sentire il calore dei raggi di luce che si spostano da centro a centro lungo la colonna vertebrale. Prima avevo pensato di usare i sette chakra dello Yoga, ma poi mi sono fidata della semplicità di usarne solo cinque, come suggerisce Osho.

Il formato che ho sviluppato per questa meditazione è il seguente: inizio con 10 minuti seduta a occhi chiusi, ascoltando della musica delicata. L’ascolto è un modo naturale per iniziare a meditare per me, funziona. Poi ci metto altri 10 minuti per sintonizzarmi col mio corpo, dai piedi in su. Metto anche una mano sul cuore e sento il movimento del respiro. Sento il calore e il peso della mia mano. Un tempo ero sconnessa dal mio corpo, quindi lo trovo importante. E si adatta anche all’enfasi che Osho pone sul sentire. Dice che il centro del sentire deve entrare in funzione affinché questa tecnica sia utile.

Faccio la visualizzazione in piedi e le dedico tutto il tempo necessario, di solito tra i 20 e i 30 minuti. La visualizzazione dei raggi luminosi che si alzano attraverso i centri deve essere completa e avvenire senza interruzioni. Osho è molto chiaro a riguardo: non lasciarla mai nel mezzo! Un processo incompleto può essere dannoso. 

L’ho provata da sdraiata e da seduta e farla in piedi è molto meglio, perché l’energia deve salire, in verticale. Alla fine, mi siedo in silenzio per altri 10 minuti. 

La meditazione mi ha dato una sensazione di leggerezza e rilassamento. Osho dice che la colonna vertebrale diventa “più giovane”. E c’è del vero in questo. Mi sento più leggera, più flessibile e generalmente meglio dopo averla fatta, un po’ più agile, più fluida. Ho 70 anni e certamente non sono magra!

Ho fatto questa tecnica ogni giorno per 6-7 mesi. In realtà, non ho mai sentito di aver “fatto” questa meditazione. Per me è stato un processo creativo, un esperimento in corso che ho amato e atteso con impazienza ogni giorno. 

Ho cercato di farla nel modo giusto per me: la musica, i tempi, gli stadi. E la mia età mi ha aiutato a mantenere l’impegno, perché il tempo è diventato prezioso per me. La mia mente, tuttavia, era il mio più grande ostacolo: dubitavo di ciò che stava accadendo durante la meditazione. Era la mia immaginazione, o era un’idea preconcetta di cosa avrebbe dovuto accadere? Nei giorni in cui la sensazione di calore non avveniva, sentivo di aver fallito. E cosa dire delle sensazioni nei diversi centri? Era tutto giusto?

Alla fine mi sono rilassata del tutto. Facendo la meditazione – anche se imperfettamente secondo la mia mente – mi sono rilassata. Era come se Osho mi dicesse: “Maitri, non è una cosa seria!”. E anche avere una mente un po’ dubbiosa andava bene. 

Nel frattempo mi è piaciuto andare più in profondità, sentirmi piena di energia, sentire quella “vitalità”. Trovata la mia strada, sono entrata nella tecnica con facilità. Era veramente la gioia della scoperta, imparando a prendere le cose con facilità e a guardare la vita con la meraviglia di un bambino. E sentendo quella misteriosa felicità arrivare dall’interno.

 

Puoi trovare il commento di Osho a questa meditazione ne I segreti del tantra, Bompiani Ed.

1. Il libro dei segreti, Bompiani Ed.

 

Apparso su Osho Times n 269