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La danza estatica della
Meditazione Kundalini


Una scoperta meravigliosa!
 

Preziosi testi di Osho apparsi su Osho Times n. 211

 


Quando l’ego scompare

Non c’è alcuna necessità di risvegliare la Kundalini, quella riserva di energia che assomiglia a un serpente arrotolato. Qui pratichiamo la Meditazione Kundalini, ma lo scopo non è risveglia­re la Kundalini, lo scopo è in un certo senso diverso, cioè far danzare l’energia Kundalini presente dentro di te.
L’obiettivo è molto diverso. L’energia presente al tuo interno è, al momento, addormentata. Quindi, va risvegliata e per risvegliarla è necessario scuoterla, darle una spinta. In base alla mia esperienza, non è necessario risvegliarla, bisogna soltanto farla danzare, deve diventare musica, deve essere trasformata in una celebrazione estatica. Di conseguenza, non è necessario spingerla o darle una scossa.
Nel secolo scorso, in Occidente viveva un grande danzatore, Nijinskij. Quando danzava, a volte faceva dei salti così in alto che sembrava andare contro la legge di gravità. Gli scienziati erano meravigliati, non sembrava possibile saltare così in alto. Poi, ritornava a terra leggero come una piuma, lentamente, oscillando e librandosi in aria. Anche questo era un paradosso, perché la forza di gravità attrae gli oggetti verso terra a grande velocità: cadono come pietre, non come piume!
Quando gli chiedevano quale fosse il suo segreto, rispondeva: “È esattamente ciò che mi chiedo anch’io! Tuttavia, non è esatto dire che lo faccio io, accade. Quando ho provato a farlo, non ci sono mai riuscito. Tante volte ho tentato, perché l’effetto che crea ha del miracoloso; improvvisamente cala un profondo silenzio, gli spettatori rimangono impressionati e stupefatti, per un attimo smettono addirittura di respirare e non capiscono che cosa sia successo. Anch’io mi sento estatico, sono sopraffatto da un’estasi straordinaria. Di colpo, tutto in me diventa silenzioso, come se avessi fatto un bagno interiore, un bagno dell’anima. Ma quando ci provo, non accade mai. Accade soltanto qualche volta, quando non ci sto provando, quando sono assorbito nella danza, tanto che il mio io si dissolve completamente. A quel punto, accade questo fenomeno”.
“Quindi, ora ho smesso di provarci” era solito dire Nijinskij. “Accade quan­do vuole accadere e non accade quando non vuole accadere. E, se accade, è nel momento in cui il mio io si dissolve... allora, misteriosamente, succede”.
Nijinskij, senza saperlo, raggiungeva lo stato al quale voglio portarvi me­diante la Meditazione Kundalini. Lo scopo della mia Meditazione Kundalini non è quello vecchio di secoli. Per quanto mi riguarda, sto cambiando il significato di ogni cosa. Qui, la Meditazione Kundalini vuol dire danzare, sciogliersi nell’estasi, immergersi al punto che l’io non è più separato. Ecco tutto. A quel punto, dentro di te accadrà qualcosa e, improvvisamente, sa­rai libero dalla morsa della forza di gravità. Scoprirai di essere permeato dal silenzio, un silenzio vergine che non hai mai incontrato prima. Ti scioglierai nell’estasi e, al ritorno, sarai una persona completamente diversa.
Questo non è l’antico tradizionale processo di risveglio della Kundalini, significa invece aggiungere una danza alla Kundalini. È un evento completamente diverso.
Quindi, amico mio, se vuoi risvegliare la Kundalini, vai da qualche altra parte! Se vuoi aggiungere una danza alla Kundalini, può accadere qui. Tra questi due eventi c’è un’enorme differenza.
Se la Kundalini diventa una danza, se l’energia interiore si mette a danzare, non c’è alcun pericolo e non diventerai mai pazzo, anzi diventerai molto più sano. Se in te c’è qualche angolo di follia, scomparirà. In più, il tuo io non riceverà mai un rinforzo, come accade a chi vuole dimostrare di saper camminare sull’acqua o cavalcare le nuvole in cielo o volare libero nell’aria, perché questa danza accade soltanto quando l’io scompare. Quando l’io tornerà a riaffacciarsi, non sarai più in grado di farla. Il tuo io non ha il potere di creare questo fenomeno.
I metodi per risvegliare la Kundalini possono rafforzare l’ego, mentre questa Meditazione Kundalini dissolve l’ego, lo cancella completamente. 1


Non fare!

Se stai facendo la Meditazione Kundalini, permetti lo scuotimento, non farlo! Stai in piedi in silenzio, sentilo arrivare e quando nel tuo corpo inizia un lieve tremito, incoraggialo, ma non “farlo”! Divertiti, sentiti beato, permettilo, ricevilo, dagli il benvenuto, ma non forzarlo, non farlo.
Se lo forzi, diventerà ginnastica, un esercizio fisico: in quel caso lo scuotimento ci sarà, ma sarà solo in superficie. Non entrerà in profondità dentro di te. Rimarrai rigido, come una roccia, incrollabile. Rimarrai il manipolatore, colui che agisce e il corpo sarà solo in secondo piano. Il corpo non è il problema, tu sei il problema.
Quando dico scuotiti, mi riferisco alla tua rigidità: il tuo essere incrollabile deve scuotersi proprio dalle fondamenta, in modo che diventi liquido, fluido... deve sciogliersi e sbocciare.
E quando il tuo essere incrollabile si scioglierà, anche il tuo corpo lo seguirà. A quel punto non ci sarà più “colui che si scuote”, ma solo lo scuotimento: nessuno lo farà, accadrà, semplicemente. Chi agisce non c’è più.
Divertiti, ma non “volerlo”. E ricorda, ogni volta che “vuoi” una cosa non puoi godertela. Sono principi contrari, opposti e non si incontrano mai. Se “vuoi” una cosa non puoi godertela, se te la godi non ha niente a che fare con la volontà.2


Sempre più in alto

Qui pratichiamo la Meditazione Kundalini. Questa meditazione è un percorso per portare l’energia dal primo all’ultimo chakra. Ecco perché nel primo stadio il tuo corpo si scuote. Lo scopo è sciogliere qualsiasi energia repressa o addormentata: ovunque ci sia energia bloccata o stagnante si scioglie e inizia a scorrere. Se in questo stadio il corpo si scuote totalmente e con entusiasmo, tutta l’energia repressa si attiva e comincia a scorrere.
Poi, nel secondo stadio si danza. Lo scopo della danza è che l’energia  ormai diffusa in tutto il corpo può trasformarsi in estasi: balli come fosse una celebrazione, come se fosse accaduto qualcosa di grande, come se nella tua vita fosse discesa una luce! Balli in totale beatitudine. Perché più sei felice più la tua energia cresce! E più l’energia cresce e più diventi felice! Quindi sii estatico e inizia a ballare, come se ti fossi bevuto tutta la taverna! Una danza senza entusiasmo, una danza da avari, al risparmio, non funziona. Se balli come se fossi costretto: “Cosa ci posso fare, ora devo ballare!” o anche:”Proviamo, magari serve a qualcosa”... no, così non funziona. Un mezzo impegno, uno sforzo senza entusiasmo non ti aiuterà. Hai bisogno di intensità. Balla come se fossi impazzito!
Non si raggiunge il divino senza diventare un po’ folli. Se procedi basandoti solo sull’intelletto, rimani dove sei. C’è bisogno di andare un po’ oltre l’intelletto.
Quando tutta la tua energia è immersa nella beatitudine, scorre verso l’alto. Essere immersi nella beatitudine significa che l’energia scorre verso l’alto, perché la sensazione di beatitudine nasce solo quando l’energia fluisce verso l’alto. Più l’energia va verso il basso più infelici ci si sente, più l’inferno discende nella propria vita. Questo è il motivo per cui comunemente si dice che l’inferno è giù, in basso, e il paradiso in alto. Non c’è altro significato per questo “in basso” e “in alto”.
Quando la tua energia scende al primo chakra, nella tua vita si sta creando un inferno. E quando la tua energia che è arrivata al chakra più alto scorre verso l’immenso infinito, sei riuscito a creare il paradiso nella tua vita. Entrambi sono nascosti dentro di te.
Quando l’energia scorre e sei intriso di beatitudine, stai fermo in piedi o siediti in silenzio e immobile, in modo che l’energia possa avere ora piena possibilità di fluire. È meglio sedersi in modo da sentire solo la colonna vertebrale: come se l’intero corpo fosse scomparso ed esistesse solo la spina dorsale. E l’energia può muoversi e accumularsi in tutta la colonna vertebrale.
Successivamente, ci si sdraia, in modo che diventi ancora più facile il raccogliersi dell’energia verso l’alto. L’esperimento della Meditazione Kundalini nel suo complesso mira a creare un effetto sul chakra più alto. Se lo fai nel modo giusto, anche tu sarai in grado di dire:
Jugan-Jugan ki Trisha bujhani, Ka­ram-Maram adh-vyadhi tarai;
Kahai Kabir Suno Bhai sadho, amar Hoye kabhoon na Marai.
La sete antica di eoni è spenta, tutti i peccati e il karma spazzati via;
ascolta, oh fratello ricercatore, dice Kabir, diventa immortale e non finisce mai.3

 

L’attesa

Qui, mentre fai la meditazione caotica o la Kundalini... queste non sono realmente meditazioni vere e proprie, sono solo un entrare in sintonia. È come i musicisti classici indiani a un concerto, li avete mai visti? Per mez­z’ora, o talvolta anche di più, semplicemente accordano i loro strumenti: muovono le meccaniche, allentano le corde o le tendono... e il percussionista continua a provare i suoi tamburi, se il suono è perfetto o no. Per mezz’ora continuano così, quella non è musica, è solo preparazione.
La Kundalini non è davvero meditazione, è solo una preparazione: stai accordando il tuo strumento. Quando è pronto, ti trovi nel silenzio. A quel punto la meditazione inizia, sei totalmente presente: ti sei “risvegliato” saltando, ballando... sono tutti mezzi per farti diventare un po’ più attento e sveglio di quanto normalmente sei. Quando sei attento... inizia l’attesa.
Quell’attesa è meditazione, un’attesa in piena consapevolezza.
E poi arriva, scende su di te, ti circonda, gioca intorno a te, danza intorno a te, ti pulisce, ti purifica, ti trasforma.4


Testi di Osho tratti da:
1. Jharat Dasahu Dis Moti #14
2. Il Libro del Nulla, Edizioni Mediterranee
3. Suno Bhai Sadho #9 (Discorsi in hindi sui canti di Kabir)
4. I Say Unto You, Vol. 2 #6



Kundalini a Milano

Non hai mai fatto la Meditazione Kundalini? O ti è venuta voglia di riprovarla dopo tanto tempo? Vieni a farla all’evento di Milano! Dal 25 al 26 ottobre, Liberi di Essere, porta più gioia e consapevolezza nella tua vita di tutti i giorni, con Anando e Siddho. Scoprirai le vette che puoi raggiungere danzando insieme a tanti altri meditatori!
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La Osho Meditazione Kundalini è in 4 fasi accompagnate e cadenzate da una bellissima musica... trovi il CD con anche il videoclip delle istruzioni qui su oshoba.it
 

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