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newsletter n. 063

Ciao!
Quattro giorni fa era il compleanno della mia mamma...classe '21, wow! Quasi un secolo pesa ormai sulle sue spalle. Anche se lei come memoria ne ha poca. Soprattutto per le cose che succedono ora nelle sue giornate a casa. Però si impegna a tenere i ricordi prendendo note scritte su bigliettini o segnandole sul calendario. Ma lo strumento per eccellenza che la aiuta ad orientarsi nella dimensione tempo è l'immancabile giornalino coi programmi tv della settimana, dove troneggia in alto che giorno è oggi.
Ci sono però sette giorni sul giornalino, quale sarà senza ombra di dubbio "oggi"? Lei ha questo metodo, la mattina si alza, fa colazione e poi sulla pagina di oggi scrive bello grande: OGGI. Così dubbi non ce n'è. Ma quello che succede è che poi "oggi" è scritto su tutti i giorni e così magari capita, nel corso della giornata, che la vedo col giornalino fermo a 3 giorni fa e se le dico che è il giorno sbagliato lei dice "ma c'è scritto che è oggi!". Che simpatica...
Quando poi le metto il giornalino della settimana nuova e le tolgo il vecchio, sfogliandolo, vedo che i sette giorni passati sono tutti "oggi". Secondo me Osho sarebbe assolutamente d'accordo con mia mamma, infatti ripete sempre che il domani non arriva mai, perché quando arriva, arriva come "oggi", quindi non ha senso rinviare le cose al domani.
Siamo appena tornati dalla preziosa Maha Osho Vipassana con Shunyo e lì ho proprio notato questa cosa: nei sette giorni del ritiro non esisteva ieri e non esisteva domani, in realtà esisteva unicamente un piccolo pezzettino dell'oggi perché osservando il mio respiro - la tecnica di base della meditazione vipassana - mi riportava continuamente nel qui e ora.
Adesso tornato alla mia vita di tutti giorni, la mente riprende a pensare a ieri e domani e dopodomani e a settimana prossima, eccetera... come ci si aspetta che faccia la mente!
Ma proprio stamattina, mentre tagliavo il pane per la colazione, ecco di nuovo il qui e ora, un momento di presenza in silenzio a "quello che è", al piccolo gesto, proprio come nella vipassana: ah che bello, ma allora il viaggio può continuare!!!

E nel qui e ora di adesso... ecco in regalo, con questa newsletter quindicinale, altri interessanti articoli tratti dall'Osho Times di alcuni numeri passati. Buona lettura, Akarmo


Non aspettare
di essere vecchio


Non è mai troppo... presto,
per la meditazione,
ma ognuno ha i suoi tempi!


 

Da un articolo apparso sull'Osho Times

Shunyo risponde alle domande dei partecipanti a un evento OshoExperience

Partecipante: Cos’è il sannyas?
Shunyo: Il sannyas non è una religione, non è un club… è uno stile di vita.  Il sannyas è tradizione in India, da migliaia di anni. Arrivava nel momento in cui una persona sentiva che la sua vita da quel momento in avanti sarebbe stata dedicata alla meditazione. Ma questo di solito non accadeva prima di aver raggiunto una certa età, una volta cioè che in famiglia tutti erano sistemati e non si aveva più un’occupazione. Era tradizione rinunciare alla vita “normale” e andare nel mondo quasi come mendicanti, proprio come vuole la tradizione.
Osho ha dato nuova vita al sannyas
...


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Amore e consapevolezza
il fuoco che trasforma


L’amore e la consapevolezza...
spesso Osho ha parlato
delle due Vie come
possibili scelte alternative
all’inizio del cammino,
ma in ultima analisi,
non c’è separazione...


Un prezioso testo di Osho apparso su Osho Times


Domanda: Osho, la consapevolezza è un valore più alto dell’amore?

Osho: La vetta più alta è il culmine di tutti i valori: verità, amore, consapevolezza, autenticità, totalità. Sulla vetta più alta sono indivisibili; sono separati soltanto nelle oscure valli della nostra inconsapevolezza, sono separati solo quando sono inquinati, mischiati ad altre cose. Nel momento in cui giungono alla loro purezza diventano una cosa sola e più sono puri, più si avvicinano l’uno all’altra.
Ogni valore esiste su molti piani, ogni valore è una scala che ha molti gradini. Per esempio, l’amore è desiderio sessuale, il gradino più basso che sfiora l’inferno e l’amore è anche preghiera, il gradino più alto che sfiora il paradiso e tra questi due esistono molti altri piani facilmente distinguibili.
Nel desiderio sessuale l’amore è presente solo all’1%, il restante 99% è composto di altre cose
...


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