Ciao!
Poco tempo fa, parlando con un vecchio amico di alcuni momenti della nostra vita da teenager, mi sono sorpreso a dire: “Aaah bei tempi quelli!”. Niente di speciale, la tipica frase che udiamo spesso dire da molte persone. Però sentirla uscire dalla mia bocca mi ha colpito. E mi ha fatto fare un salto dentro, spingendomi a guardare me stesso con un punto interrogativo.

Poi, per tutt’altre ragioni, di recente ho ricevuto una sessione individuale di regressione, e parte del processo è stato proprio incontrare il me stesso teenager, a 15 anni, un’età di grandi emozioni e di vita intensa e piena. Nella regressione eravamo lì, uno di fronte all’altro, il me quindicenne e il me attuale che si guardavano e si parlavano... Mamma mia, che abisso tra i due! Pur chiamandolo “io", quel quindicenne era un bambino piccolo di fronte all’"io" di adesso. Sempre “io", ma che differenza!
E ora, dopo questa regressione, non posso più dire “Aaah bei tempi quelli!” con rimpianto del passato di fronte all’oggi. L’oggi non ha proprio niente da invidiare al passato, a parte forse un corpo più agile e scattante. Ma che dire di tutto il resto?

Sebbene ci sembri di essere sempre un po’ gli stessi, credo che se una macchina del tempo ci portasse di botto indietro avremmo delle grosse sorprese! E se abbiamo raggiunto anche solo un po' di esperienza, un filo di saggezza, un pochino di presenza, un goccetto di intelligenza, la differenza balzerà all'occhio come enorme!

Però è vero che se il presente manca di profondità, di intensità e di totalità è inevitabile che ci sembri che il paradiso sia perduto. E ieri questa frase di Osho mi ha aperto gli occhi su come mi perdo il paradiso, qui e ora:
"La mente è una falsa entità, perché non bussa mai alla porta del presente. E se entri nell’“ora”, nell’adesso, si apre una nuova dimensione, la dimensione dell’eternità.
Passato e futuro si spostano su una linea orizzontale: da A a B, da B a C, da C a D, in linea retta. L’eternità si muove in verticale: A entra più in profondità in A, non in B. A continua ad andare sempre più in profondità e sempre più in alto, in entrambe le direzioni. È verticale. Il momento presente si muove verticalmente, il tempo si muove orizzontalmente. E tu sei il presente: tutto il tuo essere si muove verticalmente. La profondità è aperta, l’altezza è aperta, ma tu ti muovi orizzontalmente insieme alla mente. Ed è così che ti lasci sfuggire dio”.

E anche oggi ecco due begli articoli tratti dalla rivista Osho Times: due occasioni per entrare con intensità nel momento presente e un'introduzione alla verticalità. Buona lettura – Akarmo

Sesto chakra:
il chakra della
consapevolezza

Da un articolo di Alvina apparso sull'Osho Times

Dal sesso al terzo occhio

Nel rispondere alla domanda di un meditatore, Osho offre una semplice tecnica di meditazione dalle profonde implicazioni... 

Un prezioso testo di Osho apparso su Osho Times

Un sannyasin dice: “C’è una zona del mio corpo, sopra l’area genitale, che si è attivata molto durante il campo di meditazione, dandomi anche tensione. Ci ho lavorato su e ho sentito che molta di quell’energia è legata alla tematica di essere amato”.

Osho: Molto bene. Quello è il punto nel corpo dove l’energia si accumula. È la vera dinamo del corpo. Quando l’energia comincia a spostarsi agli altri centri senti un certo fastidio nel corpo, perché si deve riadattare.

L’energia ha incominciato a muoversi, quindi fai una cosa: quando senti l’energia lì vicino al centro sessuale, chiudi gli occhi e dirigi l’energia verso l’alto. Chiudi gli occhi e senti come se tutta la tua attenzione interiore fosse congiunta al centro sessuale, come un filo bianco e luminoso. Prima visualizzalo: quella specie di filo congiunge la tua attenzione al centro sessuale. Poi comincia a sentire che l’energia si muove all’interno del filo, intorno al filo, verso l’alto. Come se la temperatura stesse salendo nel termometro e quindi continuasse a muoversi.

Prima portala vicino al cuore e sentirai un’esplosione di energia d’amore...