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osho times l'arte della meditazione
NEWSLETTER n.083  DELLA RIVISTA MENSILE CARTACEA E DIGITALE DEDICATA ALLA VISIONE DI OSHO

Ciao!
L’altra sera ho fatto una meditazione di Osho rara: si chiama Darkness Meditation (la meditazione del buio). È rara perché è davvero difficile riuscire ad avere il buio assoluto in una stanza: basta un buchino di un millimetro e dopo qualche minuto la luce che filtra sembrerà un faro abbagliante. Ma all’Osho Resort di Pune, dove l’ho fatta, è stato possibile. La meditazione, ispirata al Vigyan Bhairav Tantra, nel primo stadio prevede di guardare per 40 minuti a occhi aperti nel buio totale e lasciare entrare il buio dentro di sé. 
Mi son trovato quindi a non fare assolutamente nulla, guardando davanti a me senza vedere niente. E lì la mente è partita a immaginare cose di ogni tipo, anche dei veri e propri film da cui mi staccavo a fatica per ritornare al semplice guardare il buio.

Qui all’Osho Resort mi sto regalando per qualche settimana una pausa anche da cose come lo smartphone, la tv, il cinema, youtube eccetera. Quindi, per contrasto, tutta l’immaginazione che mi è partita nella Darkness Meditation mi ha ricordato come la mia vita sia di solito piena di “intrattenimento visivo”, come la mia immaginazione sia ampiamente sostituita da immaginazione indotta chiamata film, serial tv, documentari eccetera.
È difficile vivere “nel mondo” senza sottoporsi al bombardamento visivo di informazioni, pubblicità e intrattenimento. E riuscire a staccarsene è un po’ come uscire dal mondo. E l’assurdo è che spesso per staccarsi un po’ dalla dura realtà quotidiana fatta anche di cronaca del terrore, come in questi giorni, uno magari si vede un film di supereroi sparatutto e spaccatutto. Della serie “non c’è scampo dalla violenza”. 

Allora perché per una volta non scegliersi un film diverso da vedere? 
Anzi da vivere: l’estate è un bellissimo periodo in cui possiamo viverci di più la vita reale, con delle persone in carne e ossa e non circondati da personaggi immaginari fatti di pixel. 
Non solo: la vita reale può essere un’avventura da film vissuta in prima persona. Per esempio regalarsi un evento tra quelli proposti dai vari banner di questa newsletter o un periodo in un centro di meditazione di Osho come Miasto, Gautama, Varazze – ce ne sono una quarantina in Italia – dove l’estate è densa di avvenimenti coinvolgenti, è come viversi un film avventuroso da attori protagonisti. Tante occasioni per mettersi in gioco con la propria spontaneità e creatività, interagendo con persone vive e dinamiche con interessi simili ai nostri.

Quindi auguri di buone vacanze creative e avventurose con se stessi, a tutti!
Ma prima ecco due estratti di articoli tratti dalla rivista mensile (che puoi ricevere a casa tua in abbonamento) Osho Times. Buona lettura - Akarmo



Alzati e cammina

È vero che non siamo il corpo né la mente… Ma nel corpo ci abitiamo e con la mente decidiamo ogni nostra azione: non è meglio che siano in forma splendente e smagliante?

Da un articolo di Marga apparso sull'Osho Times


Un recente studio di TreeHugger, effettuato su 12000 famiglie provenienti da 10 nazioni diverse e con figli dai 5 ai 12 anni rivela che oltre il 30% dei bambini passa MENO di mezz’ora al giorno all’aperto. Ed è MENO di quanto è concesso e garantito in USA, e in tutti i paesi “civili”, ai carcerati che per legge devono passare 2 ore al giorno al di fuori delle mura… domestiche.

E se facessimo un piccolo bilancio delle nostre vite, forse anche noi ci renderemmo conto che tra casa e ufficio, le nostre “ore d’aria” non sono poi così tante…


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Comprendere la paura della morte

La morte può essere vista solo in profonda meditazione, dove si dissolve come si dissolve l’oscurità quando fai luce!

Un brano di Osho apparso sull'Osho Times


DomandaOsho, ho sempre pensato che la paura dovesse essere conquistata e che solo così la morte non mi avrebbe più spaventato.  L’altro giorno mi trovavo in un posto sulle colline dove alcune persone sono state uccise e ho visto che la morte è dolce. Ora penso che debba essere più in questo modo: che la morte ci aiuta a comprendere la paura. Che prima bisogna farne esperienza e così lei ci aiuta a comprendere cos’è la paura. È così? Puoi parlarne per favore?

Osho: La tua domanda si basa su una completa confusione, su un equivoco. E prima dovrai comprendere la tua confusione
...


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Questa settimana ti segnaliamo:

>>> Non perderti il nuovissimo Osho Times di LUGLIO con libro allegato GUARDA CHE BELLO

>>> Leggi cosa ha detto Osho della sua rivista... l'Osho Times

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