Ciao!
Eccomi dall’altra parte del mondo, non solo geograficamente parlando ma anche energeticamente. Sono all’Osho Resort di Pune in India perché, anche quest’anno, mi regalo una full-immersion nel campo energetico speciale del più grande centro di Osho del mondo, dove lui ha vissuto per tanti anni lasciando qualcosa nell’aria di palpabile e (forse) indelebile.
Domani arriva anche il gruppo del viaggio che abbiamo organizzato quest’anno, l’Osho Tour, e tutto è pronto per il loro arrivo. Non vedo l’ora di abbracciare gli amici che si son fatti questo regalo prezioso e unico!

E se penso a qual è la qualità principale che trovo qui, e che è difficile trovare altrove, mi vengono in mente la parole di Shunyo, che ha scritto a proposito dell’OshoFestival di quest’anno: “...erano saloni dopo saloni pieni di sorrisi e risate – e poi il silenzio, così profondo. Quelli sono i momenti in cui Osho è certamente con noi.”
Ecco il silenzio... certo ci sono anche “i sorrisi e le risate”, ma questo silenzio che trovo qui in vari momenti nel corso di tutta la giornata sono davvero speciali. Sono delle finestre che si spalancano su un’altra realtà.

Un po’ capitano... e un po’ me li vado a cercare. Innanzitutto in quella specie di astronave che si chiama Chuang Tzu, dove riposano le ceneri di Osho. Non è un luogo di culto, assolutamente no. È una sala di meditazione bellissima, tutta marmo e cristalli, dove entrare dentro se stessi avviene con facilità. Ieri sera mi sono regalato lì un’ora di meditazione guidata chiamata “Osho Bardo”, molto efficace... ma già il semplice entrare in quella sala...  son stato tirato dentro di me con forza da un silenzio quasi solido, tanto era magnetico ("Un silenzio che va al di là di ciò che è possibile comprendere" – direbbe Osho). Sarei stato lì seduto a occhi chiusi per sempre...

Parlare di silenzio è difficile... anche perché non ne facciamo quasi mai esperienza. Al limite conosciamo la differenza tra tanto rumore e poco rumore. Oppure il silenzio della natura... ma poi lo riempiamo quasi subito di pensieri che ci portano via.
Spesso poi silenzio è sinonimo di noia o tristezza...
Invece con Osho, fin dalle prime volte tanti anni fa con la sua presenza e le sue meditazioni, ho scoperto che esiste un diverso tipo di silenzio. Un silenzio che è come un viaggio seducente in uno spazio infinito... pur nell’assenza di ogni movimento interiore ed esteriore, è al tempo stesso presenza sveglia e un lungo dolce sciogliersi senza fine.

Ecco, questo silenzio all’Osho Resort di Pune lo trovo spesso... praticamente in tutte le meditazioni che si svolgono nella grande piramide fatta costruire apposta da Osho, dove meditano insieme centinaia di persone, ma a occhi chiusi in certi momenti sembra di essere da soli... non si sente volare una mosca. Osho ha sempre giocato con gli opposti: salta balla corri divertiti e poi “stop!” e assapora il silenzio. Tutte le sue tecniche attive lavorano così.
E poi ci sono dei momenti di silenzio che arrivano invece senza fare niente... a letto per esempio, nella mia stanza dentro il Resort, se mi sveglio nel cuore della notte mi siedo e chiudo gli occhi e mi bevo per un po’ quel silenzio immacolato che semplicemente è lì.

Forse ti sembra un po’ strano tutto questo scrivere sul silenzio. Ma parliamo sempre del viaggio interiore evidenziando gli altri suoi aspetti, come la gioia, la festa, l’amore, la commozione... mi mancava dire un po’ di questo lato, questa sua qualità saliente che qui a Pune invece mi si mostra in tutta la sua magnificenza.
Oltretutto è un silenzio rigeneratore da cui poi mi trovo (ma lo vedo succedere a tutti) a straripare di creatività. Quante idee “geniali” nascono a Pune... riguardo alla propria vita, al proprio lavoro, alle proprie relazioni...
Ed è esattamente quello che succede in intensivi di meditazione che lavorano con il silenzio, come per esempio la Vipassana... senza fare niente, a sorpresa, ti arrivano intuizioni su qualcosa di te, della tua vita che non avevi mai visto.
Ecco perché come Osho Experience ci troviamo a organizzare tutto l’anno periodicamente dei grandi appuntamenti con la meditazione dove anche il silenzio rigeneratore trova il suo spazio. Il prossimo appuntamento? A Milano in ottobre con Liberi di Essere.

Un invito al silenzio arriva poi ogni mese dalla rivista Osho Times dalla quale ecco due articoli. E se vuoi leggerli tutti, abbonati: è bello riceverla a casa tutti i mesi. Buona lettura – Akarmo

A tu per tu con i discepoli...
In un darshan, Osho parla a un sannyasin che ha abbandonato la Primal Therapy prima che finisse...

Un raro brano di Osho apparso sull'Osho Times

 

Non va bene. Anche se una cosa è terribile non si dovrebbe mai lasciarla; bisogna attraversarla. È così che si cresce! 
Non abbandonare mai nessuna sfida. Devi accettare la sfida e affrontarla. Non scappare mai: chi rinuncia facilmente non cresce. Ed è per questo che ci sono così tante persone immature al mondo, perché sono fuggite di fronte alle sfide!
La vera terapia è una sfida...
 

L’uomo naturale
Una via verso la riscoperta del ruolo maschile 


Da un articolo di Adhiraj e Pushan apparso sull'Osho Times

 

Nell’età contemporanea, l’uomo ha perso la connessione con la natura e le qualità innate dell’energia maschile e femminile attraverso cui arricchire ed espandere gli orizzonti esistenziali.
L’uomo moderno ha perso i benefici derivanti dalla naturale fratellanza tra gli uomini.
Un incontro tra gli uomini può essere l’occasione per portare consapevolezza sui vecchi pregiudizi e permettere la transizione dalla competizione alla collaborazione, dall’isolamento all’amicizia, dal ripiegamento su se stessi alla condivisione, dalla chiusura al fluire e alla creatività, dalla solitudine alla pienezza e, infine, alla meditazione...