autore: Sw. Anand Veeresh editore/etichetta: La Stanza pagine/durata: 216
€ 13,5012,15
Che metodo usava Osho per far crescere i suoi discepoli e per insegnare ai suoi terapisti?
Un libro avvincente, appassionato e vero, che racconta i passaggi salienti di un genuino rapporto tra Maestro e Discepolo: tra Osho e Veeresh.
Un testo davvero utile per chi vuole sapere come Osho lavorava con i propri amici/discepoli, e altrettanto utile per chi lavora con le persone... e non solo.
Veeresh, discepolo di Osho dal 1974, terapista e fondatore della Humaniversity in Olanda, ricostruisce e riscrive i suoi straordinari incontri con il Maestro, all’epoca tutti fedelmente registrati, e racconta il suo viaggio interiore.
Osho guida Veeresh passo dopo passo nel percorso di crescita sia come ricercatore spirituale che come terapista al servizio della meditazione. Questi rapidi appunti, tra un discorso di Osho e l’altro, narrano la storia di un cuore che lentamente si schiude al di là dei sentimenti e delle emozioni.
Il libro è anche la storia di un amore totale e, nello stesso tempo, il tipo di amore più particolare che possa esistere, quello tra un maestro spirituale ed un suo sincero discepolo.
Dal libro
Veeresh: "Qual è la tua visione della terapia nel futuro?"
Osho: "Ha una grande possibilità di prendere il posto di tutte le religioni del mondo, ma non diverrà essa stessa una religione. La sua funzione è distruggere tutto quello che le religioni hanno fatto all'uomo. È un lavoro davvero suicida. Una volta che tu abbia distrutto tutto quello che le religioni hanno fatto all'uomo ed esso sia davvero sano e integro, la terapia non sarà più necessaria. Ma questo deve essere fatto. È proprio come una medicina. Quando sei ammalato hai bisogno della medicina e quando sei sano getti la bottiglia dalla finestra.
La terapia ha un grandissimo lavoro da fare, ma se ha successo ciò significherà anche la fine della terapia stessa. E i terapeuti dovrebbero essere orgogliosi del fatto che non stanno rimpiazzando alcun parassita. Stanno semplicemente deprogrammando l'umanità. Il loro lavoro è come quello di un addetto alle pulizie che abbia pulito un posto e a un certo punto termina il suo lavoro. Non ce n'è più bisogno. L'umanità può essere assolutamente, spiritualmente, psicologicamente sana. Dobbiamo solo distruggere tutti gli ostacoli che stanno impedendo all'uomo di essere sano e integro. Pertanto la terapia ha un grande futuro, nel senso che può distruggere tutte le religioni. Può deprogrammare le persone, ma deve anche ricordare che c'è sempre la tentazione di riprogrammarle. Questo non deve essere fatto.
Se le persone vengono riprogrammate, allora sarà necessaria qualche altra terapia. Allora hai preso il posto dei preti, non hai cambiato il corso dell'evoluzione umana, non hai portato la rivoluzione nel mondo, ma solo un piccolo cambiamento. Ora il prete è rimpiazzato dal terapeuta. Non voglio che i miei terapeuti prendano il posto di questi brutti mostri che per milioni di anni hanno distrutto tutta la gioia, tutta la vita, tutto l'amore con cui ogni essere umano è nato. Taglia le loro radici, rendi libero l'uomo e sentiti benedetto di non essere tentato di prendere il posto dei preti. Questo è ciò di cui i miei terapeuti si devono ricordare in modo particolare. Gli altri terapeuti stanno per prendere il posto dei preti. Lo hanno già preso: lo psicanalista è il nuovo prete e sta salvaguardando gli interessi istituzionali. Lo sta già facendo e lo può fare meglio di qualsiasi prete, perchè è più consapevole del modo di lavorare della mente.
Ma il lavoro dei miei terapeuti è davvero grande e pericoloso. Grande perchè dobbiamo distruggere tutto. Dobbiamo disfare ogni cosa che le religioni abbiano fatto all'umanità e poi, a lavoro fatto, ti sentirai soddisfatto, rilassato, potrai diventare un giardiniere, un contadino, potrai diventare un taglialegna. Se i miei terapeuti hanno successo nel mondo, allora presto non ci sarà più la religione, nè ci sarà bisogno di alcuna terapia. Va bene, Veeresh?"
Un libro molto "spartano" nella stesura, però traspare dalle esperienze raccontate un grande amore e la profonda devozione di un discepolo verso il proprio Maestro. In alcuni momenti è bello vedere come Osho agisce nel "mondo", nelle relazioni con le persone in carne e ossa, con praticità ma nello stesso tempo con distacco e un pizzico di mistero....E poi trovo sempre bello sentir parlare i primi discepoli di Osho delle loro esperienze dirette col Maestro....Al di là della forma, per me è un libro molto profondo, toccante, e le foto di Veeresh con Osho le ho trovate molto intense e mistiche.
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Un libro molto "spartano" nella stesura, però traspare dalle esperienze raccontate un grande amore e la profonda devozione di un discepolo verso il proprio Maestro. In alcuni momenti è bello vedere come Osho agisce nel "mondo", nelle relazioni con le persone in carne e ossa, con praticità ma nello stesso tempo con distacco e un pizzico di mistero....E poi trovo sempre bello sentir parlare i primi discepoli di Osho delle loro esperienze dirette col Maestro....Al di là della forma, per me è un libro molto profondo, toccante, e le foto di Veeresh con Osho le ho trovate molto intense e mistiche.