Ciao! 
Questa è l’ultima newsletter di Osho Times del 2014. Si chiude un anno particolare per tanti versi… e che tutti ricorderemo di certo anche per il maltempo! Almeno nel centro-nord non si è mai vista tanta pioggia. Giorni e giorni di nuvole. Poi finalmente il sereno terso, il sole, l’asciutto, i profumi nell’aria. Ed entrando in un bar per un caffè uno di quei rari giorni stupendi dopo settimane di pioggia, si parlava col barista dicendo “aah, ma che bel sole oggi, ha visto?”. La risposta? “Sì, sì, ma non dura mica veh, domani torna la pioggia”.
Ma come, non ti godi nemmeno questo squarcio glorioso? E’ un aneddoto molto comune, sono sicuro che una cosa simile sarà capitata anche a te, perché è una cosa molto italiana. E’ parte del nostro condizionamento, una certa predisposizione alla sofferenza… una certa inclinazione al lamento.
Per fortuna Osho ci regala una chiave preziosa come meditazione: vivi sveglio e con totalità il presente e questa tua stessa totalità e allerta trasformerà qualunque cosa in un raro gioiello, anche il momento di buio diventa un raggio luminoso. Che è diverso dall’americano “pensiero positivo”, il voler vedere tutto bello e positivo con uno sforzo mentale di autosuggestione, in pratica un nuovo tipo di condizionamento. La meditazione non nega la realtà, non ci proietta sopra un nuovo sogno, ma proprio lavorando a far evaporare il “sogno” toglie il 90% della fonte di sofferenza.
Un altro regalo di questa stessa chiave è dare libero spazio alla celebrazione, alla festa, quando ci sono. Vivere nella gioia è uno dei messaggi più importanti di Osho. E quindi auguri a tutti per deliziose giornate di festa!
Noi abbiamo dato uno spazio speciale alla gioia proponendo anche quest’anno l’OshoFesta a Gabicce Mare che i più di 100 amici che c’erano l'anno scorso ricordano con profonda gratitudine e come il perfetto equilibrio di meditazione e festa. Se hai intenzione di venire affrettati a prenotare che i posti sono ormai agli sgoccioli.
E comunque ti auguro di cuore ogni bene e arrivederci alla prima newsletter del 2015 sempre con brani, come in questa, tratti dalla rivista mensile Osho Times. Buona lettura - Akarmo

Lezioni
d’amore

Esplorando il rapporto di coppia...
a tu per tu con il maestro

Da un articolo apparso su Osho Times


Per molti anni, nella “prima Pune”, Osho ha tenuto incontri serali, detti darshan, con un numero ristretto di persone, discepoli e non. Durante i dialoghi a tu per tu – le persone a turno si sedevano proprio di fronte a lui! – oltre a dare il sannyas a chi decideva di diventare suo discepolo, rispondeva alle domande, dando consigli e delucidazioni sui loro vari problemi. Molti di questi problemi si riferivano alla vita di coppia e nelle risposte di Osho si trovano spunti preziosi per tutti. Ecco due esempi..

Prima coppia
appena tornata dall’Occidente

La donna dice che poco prima di partire si è innamorata di un altro uomo e che anche lui si è innamorato di lei. Si sente confusa per questo. L’uomo dice che ha provato molte emozioni, soprattutto paura, ma che ora che è qui si sente bene.

Osho: Bene! Bene! Presto starai anche meglio, abbi un po’ di pazienza.

Rivolgendosi alla donna: Gli esseri umani sono impotenti. Ci sono dei momenti in cui non puoi fare nulla e questo semplicemente rivela...

Un processo
di de-ipnosi

I discorsi di Osho

Un prezioso testo di Osho

Domanda: Osho, durante il discorso di ieri mattina, ho avuto una comprensione così ovvia che non posso credere di averla appena avuta: sono stata de-ipnotizzata. Il processo è iniziato nel momento in cui ho sentito la tua voce, dieci anni fa. Oggi mi sono sentita davvero vicina a qualcosa. Avresti potuto dire: “Conta fino a tre e svegliati”. È incredibile quanto siamo profondamente “programmati” contro l’ipnosi – e quanto, in modo sempre così delicato, tu ce l’abbia fatto notare – tanto che consideriamo persino un insulto quando la gente dice: “Osho vi ha ipnotizzati”, mentre invece è il più grande dono possibile. La tua pazienza, genialità, compassione, maestria e saggezza mi riempiono di perenne stupore.

Osho: Stavo proprio per dire: “Kaveesha, uno... due... tre!”, ma poi ho pensato: “De-ipnotizzare Kaveesha prima di chiunque altro non sarebbe buona educazione!”. Quindi non ho detto niente, ma lei lo ha sentito lo stesso. Quello che sta dicendo è verissimo: io vi parlo con uno scopo diverso dal solito parlare, cioè l’indottrinamento. Quello non è lo scopo dei miei discorsi. Non ho alcuna dottrina, il mio parlare è anzi un processo di de-ipnosi. Basta ascoltarmi e, un po’ alla volta...