Ciao! 
Con l’arrivo della bella stagione ho iniziato a muovermi di più e mi sono regalato qualche passeggiata in montagna. Mamma mia come sono arrugginito! Dopo mesi di poca attività fisica appena si fa una salita anche piccola si sente il corpo così pesante! Normale, certo. Ma mi ha portato a pensare alla forza di gravità che certo ci tiene con i piedi ben saldi sulla terra, ma ci impedisce di volare leggeri nell’aria…
E così, per associazioni di idee, mi sono ricordato di quando Osho parla di due forze opposte che agiscono, entrambe, su di noi: la forza di gravità e quella, invece, che ci attrae verso l'alto… così come c’è una forza che ci tiene giù, ce n’è anche un’altra che ci tira su. Ma la seconda ha bisogno che si sia, per così dire, sintonizzati sulla sua frequenza. E questo succede con la meditazione.
In realtà nella nostra vita siamo sempre sostenuti da una forza di attrazione verso ogni singola cosa che facciamo, vogliamo, pensiamo, desideriamo… c’è sempre una forza di attrazione in atto. E si può anche vedere se ci attira verso il basso o verso l’alto, verso la pesantezza o verso la leggerezza, verso il dolore o verso la gioia... verso un volo leggero in alto nel cielo. Considerando bene, un po’ di scelta l’abbiamo sulla direzione verso la quale lasciarci attrarre… e abbiamo anche la possibilità di consolidare una forza di attrazione oppure un’altra.
Con la meditazione è proprio così: dando un po’ di tempo alla meditazione ogni giorno si crea una forza che ti rende sempre più leggero e gioioso. Osho consiglia di fare una meditazione tutti i giorni alla stessa ora e, se la fai a casa tua, di utilizzare sempre la stessa stanza. Piano piano si crea un’onda che sostiene e aiuta.
La stessa onda che si trova, molto più forte ed evidente, in un evento di meditazione con altri meditatori. Anche se vai in un centro di meditazione di Osho la puoi sentire. Un campo di energia molto tangibile in questo senso l’abbiamo avuto all’OshoFestival di Bellaria e, sulla stessa frequenza, l’avremo di nuovo a Meditando, in luglio a Salsomaggiore.
Anche qualche buona lettura aiuta a mettere a fuoco la forza di attrazione verso l'alto… ecco quindi due articoli tratti dalla rivista Osho Times. Buona lettura – Akarmo

Ricordi
come
fiori – 2

Osho e la sua famiglia.
Una bellissima
intervista
di Sadhana, a
Shashi Bhabhi,
cognata di Osho,
tradotta in italiano
direttamente
dall’hindi...

– SECONDA PARTE –

“Tutti i miei figli sono nati in casa e non appena cominciavano le doglie, il padre di Osho prendeva l’orologio e aspettava. Quando sentiva il primo vagito scriveva l’ora e inviava un telegramma a Osho che al più presto avrebbe mandato il nome del bimbo. Ho avuto 5 figli e Osho si è preso cura di loro con così tanto amore che è difficile descriverlo…”. A questo punto dell’intervista, riporta Sadhana, Shashi Bhabhi ha dovuto fare una pausa, perché questi ricordi le hanno provocato un lungo pianto di tenerezza e gratitudine. E poi, asciugandosi le lacrime, ha ripreso il racconto...

 

Domande
su domande

Tra conoscenza e ignoranza,
innocenza e illuminazione

Un prezioso testo di Osho
 

Domanda: Osho, da quando sono qui, mi sento lacerato tra il desiderio di farti una domanda, e quindi espormi, e fare di tutto per evitarlo. È come se fossi bloccato in questa posizione da anni. Cos’è questa paura?

Osho: Esiste solo una paura fondamentale.Tutte le altre piccole paure sono un sottoprodotto di quella paura fondamentale che ogni essere umano porta con sé: la paura di perdere se stessi. Può essere della morte, può essere dell’amore, ma la paura è la stessa: hai paura di perdere te stesso. E la cosa più strana è che solo le persone che non hanno se stesse hanno paura di perdersi. Chi ha se stesso non ha paura. È quindi realmente una questione di esporsi. Non hai nulla da perdere, ma credi di avere qualcosa da perdere. Ero in viaggio con Mulla Nasruddin e arrivò il controllore...