Ciao!
Ogni volta che faccio un giro su Facebook mi colpisce la quantità di condivisioni, di solito video, sulle fonti alternative di produzione di energia. È proprio una delle caratteristiche principali che identificano la nostra era: l’insaziabile fame di energia!
Pensa che l’umanità esiste da circa 2 milioni di anni, ma il valore concreto dell’energia ha preso forma da meno di 90 anni. Per il resto del tempo si è vissuti senza nemmeno aver bisogno di identificarla come concetto (a parte qualche dissertazione filosofica). Poi, nel giro di pochi decenni, si è arrivati a pensare tutto in termini di energia ed è diventata la causa principale di guerre, politiche, investimenti, utopie, preoccupanti proiezioni catastrofiche, inquinamento, ecc. La fame di energia è al centro dell’attenzione in tutti i campi.

Dall’energia, per così dire, elettro-meccanica che fa girare il mondo, è poi diventato normale per tutti parlare in termini di energia riguardo anche all’individuo. Ci siamo abituati... ma è cosa molto recente: l'alimentazione, qualunque attività psico-fisica, le emozioni, le relazioni... Tutto cade sotto il nome di “energia”. Che poi definirla con precisione è molto difficile, ma il significato concreto, esperienziale, tutti sappiamo immediatamente cos’è.
Sebbene per l’Occidente sia un concetto giovane, tutt’altra cosa è per l'Oriente. Lì da migliaia d’anni si studiano i movimenti dell’energia all’interno dell’uomo. L’intera evoluzione spirituale dell’individuo è identificata da precisi stati energetici: diversi livelli dell’energia determinano enormi cambiamenti nell’intelligenza dell’uomo.

C’è una frase di Osho che mi è rimasta impressa. Tanto che l’ho scritta sul computer e l'ho lì sotto gli occhi da allora. Dice, “quantity changes quality”, “la quantità cambia la qualità”.
Ho poi visto che arriva da un principio ben preciso della fisica nucleare, quello della "massa critica", secondo cui ci vuole una determinata quantità minima di materia per scatenare certi processi, come la reazione a catena, se no non succede.
Ma è davvero applicabile a tutto nella nostra vita! Prova...

Uno dei modi per descrivere l’evoluzione dell’uomo fino all’illuminazione è proprio l’aumento della quantità di energia. Perché quando aumenta, spontaneamente sale. E a ogni gradino che raggiunge si aprono nuove porte all’intelligenza, alle capacità cognitive, alla saggezza, all’amorevolezza, grazia, gioia... Molte antiche tecniche di meditazione lavorano proprio per produrre più energia – senza dover fare altro – per non disperderla ma accumularla, tesoro prezioso, fino a vederla traboccare verso l’alto... nella fioritura totale, l’illuminazione.
Qui è evidente come la quantità cambia la qualità.

Anche il campo energetico in cui ci si può trovare immersi segue questa legge: maggiore è l'energia e più alti sono i livelli delle cose che succedono spontaneamente. Osho racconta per esempio che dopo la morte del Buddha, se si riunivano in meditazione almeno 500 discepoli illuminati, il campo energetico permetteva la materializzazione visiva di Gautama il Buddha.
Il numero di meditatori influisce sempre sul campo energetico che si crea. Non a caso abbiamo puntato a un obiettivo ambizioso, raggiungendolo già per due volte, di avere, ad anni alterni, 100 meditatori in un ritiro di Osho Vipassana a Miasto. Chi c’è stato, ancora oggi ne parla con gli occhi lucidi d’emozione... E quest’anno a settembre arriva la terza edizione della Maha Osho Vipassana!
Ma prima di allora un enorme campo energetico (tipicamente un migliaio di partecipanti) sta per materializzarsi a Bellaria in aprile. Dove meditare non può essere più facile, dove toccare spazi nuovi diventa spontaneo, senza sforzo...

In attesa di vederci lì tra pochi giorni, ecco anche oggi due estratti di articoli dell’Osho Times, il mensile che puoi ricevere a casa tua in abbonamento. Buona lettura - Akarmo

Alcuni benefici della meditazione

Ci sono dei segnali ben precisi che ci dicono che stiamo procedendo sul cammino della meditazione. Dei cambiamenti al nostro interno che si manifestano spontaneamente...

Un prezioso brano di Osho apparso sull'Osho Times


Sulla via giusta la tua beatitudine cresce ogni giorno di più. È la tua natura essere estatico, beato. La meditazione ti dà soltanto ciò che già hai, ti rende semplicemente consapevole della tua realtà; non porta in te nulla di nuovo. Si limita a rivelarti il tesoro che giace ignorato e negletto nel tuo essere, mentre tu stai correndo per il mondo in lungo e in largo per trovarlo. Non lo troverai da nessun’altra parte, perché è dentro di te.

Il silenzio

Di solito il silenzio è inteso come qualcosa di negativo, di vuoto; un’assenza di suono, di rumore... Ma il silenzio è un fenomeno del tutto diverso: è assolutamente positivo, non è qualcosa di vuoto. È uno straripare di una musica che non si è mai udita prima, unita a una fragranza che non ti è familiare e a una luce che solo gli occhi interiori possono vedere. Non è qualcosa di finto; è una realtà, ed è una realtà che è già presente in tutti noi; semplicemente non le diamo mai attenzione.
Il tuo mondo interiore ha un proprio sapore, una sua fragranza, una sua luce. Ed è assolutamente silenzioso... Non è mai esistito nessun rumore e non ce ne sarà mai alcuno; nessuna parola può arrivare fin lì, ma tu lo puoi raggiungere...
Non è il tuo silenzio, tu sei quel silenzio! Non è qualcosa in tuo possesso, tu ne sei posseduto, e quella è la sua grandezza... 
Il silenzio è così profondo che non c’è nessuno, neppure tu. E questo silenzio porta verità e amore, e ti dona migliaia di altre beatitudini.
Questa è la ricerca, questa è l’aspirazione di tutti i cuori, l’anelito di tutti coloro che hanno un po’ di intelligenza.

Sensibilità

Diventi così sensibile che ai tuoi occhi perfino un filo d’erba è infinitamente importante.
La tua sensibilità ti fa vedere con chiarezza che nell’esistenza quel filo d’erba ha la stessa importanza della stella più grande; senza quel filo d’erba, la vita sarebbe qualcosa di inferiore a ciò che è. E questo piccolo filo d’erba è unico, è insostituibile, ha una individualità propria...

Uno stratagemma dopo l’altro

Krishna Prem – ricercatore spirituale australiano, che sotto la guida di Osho ha usato anche la sessualità e l’amore, etero e non, per procedere nel cammino della trasformazione – descrive un altro episodio, a Poona nel 1979, della sua intensa relazione di discepolo con Osho...


Da un articolo apparso sull'Osho Times


La disperazione dell’assenza d’amore
Attraversare la stanza... non riesco neanche ad attraversare la stanza. Nell’attimo in cui la porta si chiude dietro di me le lacrime dirompono, inondandomi le guance. Le mie ginocchia cedono al peso del corpo e cado a terra, singhiozzando. Non riesco neanche a raggiungere il letto qualche metro più in là. 
Non so che stia succedendo, so solo che una radice è stata recisa. Nel discorso pubblico di stamattina Osho ha reciso qualcosa. E fa male. 
La domanda era stata posta da Chandana, la coordinatrice del dipartimento di fotografia. 
“Osho” aveva chiesto “la mia mente fa fatica a comprendere l’esistenza dell’assenza di un inizio. Puoi dire qualcosa a riguardo?”.
“Non tentare l’impossibile” aveva risposto Osho “Cercare di comprendere la realtà tramite la mente è come tentare di sollevarsi prendendosi per i lacci delle scarpe. Magari riesci a saltellare un po’, ma quel saltellare non ti sarà di alcun aiuto, perché continuerai a tornare a terra, non ti darà le ali.
Piano piano impara l’arte di contattare la realtà senza l’interferenza della mente. A volte, al tramonto resta semplicemente seduto a guardare il sole, senza pensarci su; osservando, senza valutare, senza neanche dire: “Che bello!”. Non appena dici qualcosa subentra la mente.
La mente ha i suoi compiti limitati...