Ciao!
Un appuntamento così fondamentale per tutti come l’OshoFestival è già nel passato! 
Come tutte le cose belle, mentre lo vivi è così coinvolgente e intenso che il tempo si ferma. Sei così totalmente immerso in quel mondo “come dovrebbe essere il mondo” che mentre ci sei dentro, non esiste altro. E lo assorbi, ti entra in profondità e sembra che non andrà mai via, proprio come un intenso momento d’amore con l’amato o l’amata... E poi, una volta passato, sembra quasi incredibile che sia successo davvero. 
Questo è l’effetto che mi hanno sempre fatto le cose profonde e intense... Un incontro d’amore, un ritiro di Vipassana, l’OshoFestival, sedermi ai piedi del maestro... Cerco di assorbire il più possibile il momento e non riesco a immaginare che la vita possa essere diversa da quel momento di paradiso. E invece il giorno dopo non c’è più. Finito, restano solo i ricordi...

Ma è proprio così?
Quando penso all’OshoFestival, mi viene sempre in mente Osho che parla dell’India e dice che così tanti illuminati ci sono nati e vissuti che hanno sparso un tale intenso profumo da lasciarne l’aria completamente intrisa anche dopo la loro morte. Dice che gli indiani di oggi hanno una spontanea emanazione di dolcezza non perché abbiano fatto un percorso di trasformazione, ma proprio perché anche loro, come l’aria, sono intrisi del profumo generato da tanti illuminati. È come attraversare un enorme roseto in fiore: la delicata fragranza delle rose rimane imprigionata nei tuoi vestiti e poi anche tu profumi come una rosa! 

E leggo con gioia i vari feedback sull’OshoFestival che abbiamo ricevuto... Scrive Rossella: “Anche quest’anno la calda energia dell’OshoFestival mi ha accolta, avvolta, sostenuta e anche quest’anno porto con me guarigioni profonde per il mio cammino futuro – grazieeeee!!!”. E Carla: “L’energia che ho ricevuto durante i workshop è il più bel regalo che porto a casa. Sono certa che mi aiuterà a essere più me stessa senza alcuna paura. Più gioiosa e consapevole. Grazie”. Per alcuni è un nuovo inizio (che commuove)... Scrive Serena: “Dopo diversi anni di sola lettura di libri di Osho ho sentito la necessità di partecipare all’OshoFestival. E con inaspettato stupore ho scoperto e assaporato la profondità della ricerca interiore contemporaneamente alla leggerezza dello stare insieme”. Ce ne sono centinai di altri... Tutti belli, tutti significativi, tutti veri e tutti a confermare che l’Oshofestival non finisce col 25 aprile, ma il suo profumo permane... 

Già ci sono decine di appuntamenti con l’energia di Osho davanti a noi, nei tanti centri di meditazione... e poi da parte nostra un altro fiore raro, dal profumo intenso: Meditando a Salsomaggiore Terme in luglio.
Intanto teniamo acceso il cuore con la regolarità instancabile del mensile Osho Times da cui son tratti questi due articoli. Buona lettura & love - Akarmo

Abbracciami!

La forza dell'amore...

Un prezioso brano di Osho apparso sull'Osho Times


Domanda: Osho, come mai l’abbraccio è uno strumento così incredibilmente terapeutico? P.S. Credevo che la chiarezza, l’umorismo e l’analisi fossero la via, ma è tutta robaccia…

Osho: L’uomo ha bisogno di sentirsi necessario. È uno dei bisogni primari dell’essere umano. Se non riceve le cure di cui ha bisogno inizia a morire. Se non sente di essere rilevante per qualcuno, almeno per qualcuno, tutta la sua vita diventa priva di significato.

Per questo l’amore è la più grande terapia che esista...

Alla ricerca
del diamante
nascosto

Il processo terapeutico chiamato "The Path of Love" nell'esperienza di Nurya...


Da un articolo apparso sull'Osho Times

 

Ci sono arrivato davvero per caso, o forse per una inconsapevole serie di coincidenze, ma mi sono trovato a tuffarmi con tutto me stesso nel “Path of Love”!
Intorno a me tutto ruotava in un vortice di gioia, di armonia, di festa e di bellezza: stavo partecipando al Festival di meditazione proposto dall’Osheanic International di Fortaleza (Brasile). 

Gli eventi in programma sono davvero tanti: ogni giornata inizia con la Dinamica e poi si snoda in una serie di seminari, workshop, buon cibo, belle meditazioni e anche bel mare! Il profumo dell’Atlantico si unisce a quello dei grandi fiori di gelsomino e a quello dei frutti appena tagliati di mango e papaya.

Del “Path of Love” non avevo mai sentito parlare fintantoché non l’ho visto sul programma giornaliero che per l’indomani indicava: “Introdução ao Path of Love - Introduction to Path of Love”.

Accidenti, dura tre giorni e tutto in inglese e portoghese. Peccato che queste lingue riesca a masticarle con troppi limiti. Vado avanti nella lettura del programma e vedo quali altre proposte ci siano… mmm… interessanti!

Ma, come si dice, “Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi!”. Ecco infatti che...