osho times l'arte della meditazione
NEWSLETTER n.104  DELLA RIVISTA MENSILE CARTACEA E DIGITALE DEDICATA ALLA VISIONE DI OSHO

Ciao!
Un lavoro che ha ricevuto particolare impulso a Pune, a partire dall'86, è stato quello delle pubblicazioni: libri, riviste, foto e video. Da un certo punto in poi, nell’allora Comune, ora Osho Meditation Resort, c’era un’intero edificio, chiamato Multimedia, completamente dedicato a questo lavoro: decine di scrivanie e computer! E decine di persone impegnate a scrivere, fotografare, fare grafica, impaginare, correggere, stampare! Divise in vari uffici eppure unite dalla stessa passione: diffondere le parole e la visione di Osho in tutto il mondo. Un periodo davvero speciale, di grande creatività. 
Anch'io ho avuto la fortuna di esserci, sei mesi all'anno, per quasi 30 anni. 

Oltre a lavorare alle pubblicazioni, di tanto in tanto mi regalavo dei ritiri di Vipassana o Zazen nei giardini di Lao Tzu, la casa dove viveva Osho.
In particolare ricordo un ritiro di Zazen condotto da Shunyo, durante il quale ho proprio avuto l'immagine che quella avrebbe potuto benissimo essere la mia vita per sempre!
E che gratitudine proprio per Shunyo che in quel ritiro, con dolcezza, mi aveva aiutato ad aprire con decisione le porte del silenzio e della presenza a me stesso.
Anche lei, tra un ritiro e l'altro, lavorava alle pubblicazioni di Osho, creando bellissime copertine per i suoi libri. 
Il giorno dopo la fine dello Zazen sia io che lei eravamo tornati ai nostri computer. 
Lei a un certo punto, passandomi alle spalle, fece un salto ed esordì con una forte esclamazione vedendo cosa c’era sul mio schermo. Mi disse di alzarmi e andare a vedere il suo computer, due uffici più in là. E là fui io a saltare dallo stupore: anche sul suo schermo c’era la stessa identica foto di Osho su cui entrambi stavamo lavorando. Lei per un libro in inglese e io per una copertina dell'Osho Times Italiano. E come se non bastasse, tutti e due stavamo abbinando alla struttura grafica tutta una serie di colori identici nei minimi particolari. I due computer sembravano uno la fotocopia dell'altro.
Da non credere a una coincidenza così precisa... 
Shunyo disse che la vicinanza energetica porta a sovrapposizioni del sentire che vanno al di là dei pensieri... 

Sulla vicinanza energetica tra le persone, mi viene sempre in mente la frase di Osho che dice: “Tutto ciò che continua ad accadere dentro di noi, non accade solo dentro di noi, ma influisce sulle persone che ci sono vicine. In questa Comune le persone sono a stadi diversi della meditazione. Meditare vicino a queste persone, anche solo sedere in silenzio con queste persone, ti spingerà sempre di più verso la tua intrinseca potenzialità…”. E poi racconta l'aneddoto in cui 16 monaci buddhisti andarono tutti insieme all'ora stabilita dalla regola, a fare il bagno al fiume. Nell'istante in cui toccarono l'acqua, tutti e 16 improvvisamente si illuminarono insieme...

La tua onda energetica può essere percepita da altri senza nemmeno sapere da dove viene... E, viceversa, l'onda che si innalza negli altri può far sollevare anche la tua, senza nessuno sforzo da parte tua. Per questo OshoExperience da anni organizza grandi eventi di meditazione come l'OshoFestival, dove centinaia di persone si immergono nello stesso fiume, “stuzzicando” le rispettive onde… I prossimi appuntamenti? Meditando a luglio e Maha Osho Vipassana a settembre.
In attesa di vederci lì, ecco ancora due articoli tratti dall'Osho Times. Buona lettura - Akarmo




Morte totale o vita eterna?

Osho, vuoi dirci qualcosa sulla morte di tuo padre, accaduta ieri?

Un prezioso brano di Osho apparso sull'Osho Times

 

Non è stata per nulla una morte. Oppure è stata una morte totale. Ambedue le affermazioni significano la stessa cosa. Speravo proprio che morisse in questo modo. È morto in un modo che dovrebbe essere l’ambizione di tutti: è morto in samadhi, è morto totalmente disidentificato dal corpo e dalla mente.

Durante il mese che ha passato in ospedale, sono andato a trovarlo solo tre volte. Andavo a trovarlo ogni volta che sentivo che era proprio al limite. 
Le prime due volte ho avuto un po’ di paura che avrebbe dovuto reincarnarsi ancora, se fosse morto; c’era ancora una piccola identificazione col corpo. La sua meditazione diventava ogni giorno più profonda, ma alcuni legami col corpo erano ancora intatti, non erano ancora stati spezzati.
Ieri sono andato a trovarlo...


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L’altro me

Dalla relazione esteriore alla relazione interiore... di Amar Leela


Da un articolo apparso sull'Osho Times


Avevo sedici anni quando iniziò la mia prima lunga storia d’amore. Osho e la meditazione erano ancora lontani da me, ma ero già interessata a rivolgermi all’interno ed esplorarmi. Probabilmente anche per questo fui attratta precocemente dalla musica classica e dalla relazione di coppia, che furono per me punti di partenza per conoscere me stessa.
Gli scambi occasionali con i ragazzi non attiravano la mia attenzione, mi sembravano uno spreco di energia e osservavo un po’ stupita i coetanei dedicare tempo a qualcosa che a me risultava semplicemente stancante...


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Questa settimana ti segnaliamo:

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>>> Leggi cosa ha detto Osho della sua rivista... l'Osho Times

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