osho times l'arte della meditazione
NEWSLETTER n.106  DELLA RIVISTA MENSILE CARTACEA E DIGITALE DEDICATA ALLA VISIONE DI OSHO

Ciao!
Un paio di settimane fa ero in vacanza in una casetta alla fine di una stradina di campagna senza illuminazione. Così la sera, nel buio naturale, mi godevo le lucciole e il cielo stellato spettacolare senza l’inquinamento luminoso della città.
Dio... quante stelle si vedono così. Individuavo i “vicini” pianeti dalla luce fissa, e le varie costellazioni distanti anni luce.
Lo spazio...
E invece la scienza dice che quello che vediamo sopra di noi la notte non è lo spazio, ma è il tempo... Per noi è realtà presente tutto quello che vediamo, l’immagine che arriva nei nostri occhi per noi è il presente. Ma la luce che ci arriva impiega del tempo a coprire le distanze. Più le cose sono lontane e più è il tempo che ci mettono. Risultato? Una stella che brilla in cielo e che tu vedi ora, potrebbe anche non essere più lì da secoli!
La Luna che vedi è di un secondo fa. Marte è di 12 minuti fa... La stella più vicina tu la guardi adesso dalla tua stradina di campagna, ma quello che vedi è di 4 anni fa...
Più guardi lontano e più non vedi lo spazio, ma il tempo. I moderni telescopi vedono pianeti e stelle davvero lontanissimi, ma, per esempio su uno dei pianeti più lontani visti finora, vedono ciò che stava succedendo lì non oggi, ma 5000 anni fa... non è una cosa che fa venire i brividi?
In altre parole quello che vediamo intorno a noi con i nostri occhi non è mai il presente. Più vedi lontano e più vai nel passato.
Più vedi vicino e più sei nel presente. Il presente assoluto ce l’hai solo con te stesso, cioè la “cosa” a te più vicina. Se chiudi gli occhi e ti senti qui, questo è l’unico presente. 

Ma il viaggio di oggi non finisce qui... Perché questo “noi stessi nel presente” riusciremo a percepirlo per pochissimi secondi... poi inizieranno i pensieri o le sensazioni o le emozioni che ci porteranno via di nuovo. Via di nuovo nel passato. Perché la mente è stata costruita dal nostro passato e non sa cos’altro fare se non applicare il suo sapere, condizionamento, abitudini, percorsi e associazioni acquisiti nel passato. Osho dice che se sei nel presente non sei nella mente, e viceversa, se sei nella mente non sei nel presente. E la vita è sempre e solo nel presente!

OK quindi la domanda adesso è, come si fa a essere nel presente?
Tutte le tecniche di meditazione lavorano proprio su questo. In particolare ce n’è una che più semplice e più efficace di così si muore. È la Vipassana. Creata da Buddha (che si è illuminato con questa tecnica) e rimasta da allora in tutto l’Oriente “la meditazione” per antonomasia. Naturalmente Osho l’ha inclusa nei metodi che propone con piccoli aggiustamenti per incontrare meglio il sistema corpo-mente dell’uomo d’oggi.
A Osho Miasto c’è in arrivo un appuntamento con la Osho Vipassana a settembre. Un ritiro così unico e speciale da meritarsi il nome di Maha Osho Vipassana, la Grande Vipassana dei 100 Buddha. Per l’occasione Miasto si trasforma in un vero e proprio tempio Zen e noi riceviamo ogni aiuto e sostegno possibili per entrare nel nostro presente assoluto e silenzioso.

Prima di vederci lì con i 100 privilegiati compagni di viaggio, ecco come sempre due articoli dell’Osho Times, tratti dalla rivista a cui è bello essere abbonati! Buona lettura, Akarmo


La mente distruttiva

Nel rispondere a una semplice ma cruciale domanda, Osho delinea diversi paradigmi negativi della mente, alcuni dei quali molto presenti e attuali nel mondo d’oggi...

Un prezioso brano di Osho apparso sull'Osho Times


C’è una domanda del professor Schneider-Wessling, estremamente importante. Il figlio è già sannyasin e lui è seduto proprio qui davanti a me.  È anche membro della World Academy for Creative Science, Arts and Consciousness. 
Era preoccupato se porre o no la domanda, perché temeva che disturbasse la serie di discorsi sullo Zen. 
Professore, per quanto mi riguarda, non c’è alcun disturbo. Ponga una qualsiasi domanda e troverà subito una collocazione nella mia serie! Stia a vedere.
La sua domanda è questa:

Perché lo sviluppo della mente è andato verso la distruttività?

L’uomo ha vissuto su questo pianeta per quasi 4 milioni di anni. La gran parte di questi 4 milioni di anni è stata dominata da notti buie senza fuoco, animali feroci, pericoli ovunque, e ogni istante era pervaso dalla paura. Dalla paura e dal pericolo l’uomo ha dovuto sviluppare una certa capacità di sopravvivenza.
Avrai notato che il cucciolo dell’uomo è il più debole che esista in natura; ha bisogno di cure per anni prima che sia in grado di farcela da solo. La madre nell’antichità era costantemente in apprensione per il figlio: in mezzo alla foresta tutti gli animali feroci erano in cerca di cibo così come lo era l’uomo. Quella è stata la ricerca primaria per milioni di anni: il cibo. E ancora oggi è la ricerca primaria per milioni di persone...


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Un sogno impossibile?

Shunyo sulla Osho MahaVipassana 2015…


Da un articolo apparso sull'Osho Times


La Maha Vipassana è un sogno “impossibile” che si è avverato già due volte. 
Sono a Miasto con un folto gruppo di persone – persone dallo spirito sincero, coraggioso e un pizzico di sana follia – a meditare, seduti in silenzio per sette giorni osservando il respiro.
Non c’è altro da fare fuorché osservare il respiro... Quando ci riusciamo, ovviamente, visto che tra un respiro e l’altro c’è la nostra mente che come un animale selvaggio che ci ha sempre dominato, ora ha bisogno di essere un po’ ammaestrata, e l’addestramento consiste nel continuare a tornare al respiro, allontanandosi dal suo consueto chiacchiericcio. 
Ogni volta che scegliamo di portare la nostra consapevolezza al respiro, quella porzione di energia non va a nutrire l’attività del pensiero. In quel momento creiamo nuovi percorsi che la nostra energia può seguire, e la mente perde un po’ della sua forza. 
Il sole splende, il cielo è azzurro, i colori dell’autunno iniziano a tingere gli alberi e l’aria è pulita e silenziosa. Ogni giorno ha un aspetto nuovo e diverso: basta appena un venticello e il mondo che ci circonda appare diverso.
Il silenzio porta intensità a qualsiasi cosa accada intorno a noi...


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