osho times l'arte della meditazione
NEWSLETTER n.109  DELLA RIVISTA MENSILE CARTACEA E DIGITALE DEDICATA ALLA VISIONE DI OSHO

Ciao!
Questa te la devo proprio raccontare... allora torno in Italia qualche giorno fa dopo il mio soggiorno in India all’Osho Meditation Resort, che per me è stato come fare un intensivo di meditazione davvero speciale. La magica mattina del mio primo giorno a casa, mi alzo spontaneamente molto presto in questo “mondo nuovo” e son felice di godermi una bella colazione ricca, tutta italiana. 
Sento però subito un certo vuoto intorno a me... il campo energetico del buddhafield di Osho l’ho lasciato in India. E quindi mi dico “mannaggia, una certa presenza mia alle cose, alla vita, al momento presente, che mi veniva come sostenuta e cristallizzata in modo spontaneo, senza nemmeno pensarci, a Pune... qui devo invece ricordarmelo come spazio in cui entrare, devo metterci una certa attenzione attiva.”
E da questa piccola realizzazione del momento si snocciola tutta una serie di comprensioni su cosa può essere la meditazione, la mia vita, la mia crescita...

Un’ora dopo, avendo il frigo vuoto, vado in bici approfittando del breve fresco mattutino a fare una spesuccia al supermercato della cittadina vicina. Un breve tratto con un minimo di azione che però mi dà una bella senzazione di fisicità. Mentre pedalo, facendo mente locale a cosa devo comprare, bong! Mi sveglio di botto nel momento in cui penso alla colazione. Ma cosa ho mangiato stamattina? Che sapore aveva?
Aiuto... tutto preso dai miei pensieri e dalle “grandi comprensioni” sulla meditazione, sull’essere presenti alla vita, stare nel momento, ecc... nemmeno mi son reso conto di cosa stavo facendo.
Non è da ridere? Pensando allo “stare nel presente” me lo sono perso!!! Tutto.
Le belle parole che mi si snocciolavano nella mente mi hanno dato l’illusione di fare meditazione. Mi hanno riempito di una sensazione di pienezza... senza però avere fatto niente. Siamo tutti bravi a riempirci la mente e la bocca di belle parole, ma se ti fermi lì, la sostanza, l’esperienza, non c’è!

E allora eccomi a scriverlo qui, anche per me stesso, così non me lo dimentico... è vero si comincia sempre da alcune comprensioni, ma ancora siamo degli studenti in questa fase. È l’inizio... un ponte di passaggio, ma il punto di arrivo è “essere”.
Che non è nemmeno un “fare”... anche se qualcosa da fare va trovata: una tecnica, un metodo che mi porti semplicemente ad essere. E la Meditazione con la M maiuscola comincia lì, dove finisce il fare.
Mentre scrivo queste parole mi viene in mente la frase di Osho che più ha caratterizzato la nostra comprensione della Maha Osho Vipassana (una tecnica intensa che è davvero un ponte)... “Ricordati sempre che la terapia arriva fin là dove comincia la meditazione, e la meditazione finisce dove accade l’illuminazione.”

Mancano ormai pochi giorni a questo appuntamento... se ci stavi facendo un pensierino, questa è l’ultima chiamata (la prossima occasione sarà nel 2019).
Prima di vederci lì con gli altri fortunati ecco come sempre due articoli dell’Osho Times (che è bello ricevere a casa tua in abbonamento). Buona lettura - Akarmo






I chakra nella relazione
Cosa accade energeticamente tra te e il tuo partner.

Da un articolo di Deepti Canfora apparso sull'Osho Times


Il maschile e il femminile hanno chakra con poli opposti.
L’energia è attratta dal polo opposto e così polo positivo e polo negativo creano un meraviglioso cerchio di energia che si muove di chakra in chakra, tra un partner e l’altro, in uno scambio energetico di dare e ricevere.

Ma spesso lo scambio avviene solo a livello del primo chakra e non prosegue oltre perché l’energia si perde attraverso i conflitti che mettiamo in atto nelle nostre relazioni e che si riflettono sia nella vita sociale che nella nostra intimità.
Se l’energia dei nostri chakra si muovesse naturalmente, questo è ciò che accadrebbe...


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Perché iniziare dal corpo?
Se vai dai metafisici o dai teologi, cominceranno dall’anima. Comincia da dove sei, non da dove puoi essere. Cominciare da dove puoi essere è assurdo: non puoi cominciare da dove puoi essere, puoi cominciare solo da dove sei

Un prezioso brano di Osho apparso sull'Osho Times


Domanda: Osho, la maggior parte delle tecniche che presenti usano il corpo come strumento. Perché? 

Osho: Molte cose fondamentali vanno comprese. La prima: tu sei il tuo corpo. In questo momento sei solo il corpo e null’altro. Forse hai delle nozioni dell’anima, dell’atman, ecc. Sono semplici nozioni, null’altro che idee. 

Così come sei ora, sei solo un corpo. E non continuare a ingannarti dicendo che sei l’anima immortale, l’atman immortale. Non ingannarti! È solo un’idea ed è basata sulla paura.

Non sai se l’anima esiste o no. Non hai mai raggiunto il centro più profondo, dove si percepisce ciò che è immortale. Ne hai solo sentito parlare e ti aggrappi a questa idea perché hai paura della morte. Sai che la morte è reale, per questo desideri e speri sempre che in te ci sia qualcosa di eterno. Questo è l’appagamento di un desiderio.

Non sto dicendo che non esiste l’anima, non sto dicendo che non esiste nulla di immortale. No, non sto dicendo questo. Ma per ciò che ti riguarda, tu sei solo un corpo con l’idea che esista un’anima immortale...


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