Ciao!
Dio come vola il tempo... soprattutto se si è felicemente coinvolti in qualcosa di speciale. Sono già tornato in Italia dopo due settimane di India, all’Osho Meditation Resort di Pune.
Per me, che ci vado tutti gli anni (da 30 anni o giù di lì), la cosa che più mi appassiona con regolarità è la meditazione Evening Meeting nata proprio lì negli anni 80, creata da Osho e poi da lui via via rifinita fino all’ultimo giorno che è stato qui con noi nel corpo.
Non ne perdo una!
La meditazione include oggi un videodiscorso di Osho e poterla fare tutti i giorni ti permette, a Pune, di seguire giorno per giorno lo snocciolarsi di un’intera serie di discorsi di Osho in perfetta sequenza cronologica, come se accadessero in diretta lì davanti a te. È una bellissima sensazione, perché mentre guardo il video ho la netta sensazione di essere davvero lì davanti a Osho in carne e ossa... perdo la percezione che è un video registrato ed è tutto come se stesse nascendo ora davanti ai miei occhi per la prima volta.
Con la suspence, spesso, di volere sapere domani come andrà avanti... soprattutto questa volta che mi sono goduto la serie Zen "Hyakujo - The Everest of Zen with Basho's Haikus" che Osho ha voluto dedicare (come si legge in copertina del libro in cui è raccolta) alla nostra Anando, allora segretaria internazionale di Osho, che si è vissuta il dolore, e la beatitude che poi è seguita, a una tremenda bastonata di Osho dal vivo.
Bastonata che le ha permesso di fare un grande salto nella comprensione di come funziona la mente, per uscirne trasformata tra la commozione e l’amorevolezza di tutti in Buddha Hall.
Amorevolezza innanzitutto di Osho.

E mi ha colpito proprio vedere questo: come il maestro si appassiona alla crescita del discepolo.
C’era anche, a un certo punto, una domanda di Maneesha (che legge i testi a Osho per il discorso) che gli diceva che certamente era la prima volta nella storia che un Maestro dedicava un proprio libro a un discepolo (di solito succede il contrario!).
E lui risponde: “Maneesha, quando guardo tutti voi, non vi vedo come vi vedete voi. Vedo semplicemente dei possibili buddha. Nessun maestro ha dedicato i suoi libri ai suoi discepoli, perché nessun maestro ha quella chiarezza che può vedere il futuro nel presente, che può vedere la rosa nel seme. Io la vedo. Quindi, quando vi presento come buddha, non è simbolico, lo intendo davvero. Non è solo amore, ma anche rispetto.”

E, come se non bastasse la vicenda tra maestro e discepolo (Osho e Anando) sviluppatasi nell’arco di alcuni giorni dal vivo, ecco arrivare un episodio della storia di Hyakujo con il suo maestro Ma Tzu successa 1000 anni fa, che risuona della stessa energia.
Nei racconti Zen si sa, c’è sempre un maestro che “bastona” un discepolo per aiutarlo a fare un salto di trasformazione totale.
Nei giorni prima avevamo visto infatti Ma Tzu portare al risveglio il discepolo che si era quindi illuminato.
In un episodio successivo – in un dialogo a questo punto tra due illuminati – il maestro dice al discepolo delle cose. Hyakujo risponde in un modo che conferma al maestro la totale armonia tra i due.
Per l’entusiasmo della cosa, Ma Tzu lancia un urlo come un ruggito di leone così forte che... rende sordo Hyakujo per tre giorni!
Ma ti immagini?

Lo trovo illuminante perché siamo abituati a leggere di maestri Zen che fanno cose strane per fare illuminare il discepolo e quindi, per quanto spontanee, sono sempre incanalate verso un fine, ci dicono di più di cosa ha bisogno il discepolo che non cosa succede dentro il maestro...
Ma in questo caso è pura gioia senza uno scopo... il lavoro del maestro era finito.
Ecco vedere una tale espressione di gioia così smisurata mi ha fatto capire anche la gioia di Osho quando un disceplo fa un salto di trasformazione.

Vedere e ascoltare Osho in un videodiscorso rimane per me la cosa più coinvolgente possibile come meditazione con Osho... lo sento lì con me!
Al momento il DVD rimane ancora il mezzo migliore come qualità: su oshoba.it trovi un bel catalogo tra cui scegliere e tanti sconti.

Prima di salutarci... ecco due articoli tratti dalla rivista Osho Times. E se vuoi leggerli tutti, abbonati: è bello riceverla a casa tutti i mesi. Buona lettura – Akarmo

A tu per tu con i discepoli - 2
In un darshan con Osho, sono presenti una madre con la figlia di nove anni. La madre dice a Osho che in Occidente ha partecipato al gruppo la Liberazione della Donna...

Un raro brano di Osho apparso sull'Osho Times

 

Osho: Ti porterò fuori dalla tua femminilità e persino dalla tua mascolinità! Bisogna andare oltre entrambe, perché entrambe sono delle prigioni. Non si dovrebbe essere così attaccati alla biologia. Bisognerebbe iniziare a liberarsi dalla biologia, poi dalla psicologia e infine anche dalla spiritualità. Questo è l’obiettivo di Buddha. A quel punto emerge il nulla… Quando sei libero da tutte le identità, quando non sei né corpo né mente né anima.

La persona comune vive identificata con il corpo...

Paese che vai...
Energia che trovi 


Da un articolo di Upadhi apparso sull'Osho Times

 

Negli anni novanta, quando facevo parte degli insegnanti della School of Mysticism a Pune, ho avuto l’occasione di incontrare e lavorare con persone provenienti dall’Europa e dalle Americhe. A quel tempo iniziavano ad arrivare in ashram alcune persone dalla Russia, ma raramente partecipavano ai gruppi e gli unici orientali erano i giapponesi.
Pune era una realtà internazionale, sia nella frequentazione che nell’offerta del cibo.
L’ashram ci offriva sia cibi indiani sia provenienti dalle varie parti del mondo, visto che i cuochi erano spesso anche occidentali.
Questo creava un’apertura alle diverse realtà anche se non rappresentava un’immersione profonda nell’inconscio collettivo dei vari paesi...