



Basta
che non sia...
una scusa!
Un brano di Osho apparso, inedito, su
OshoTimes
n.192

Non
farti fermare dal karma!
Ripulisci il tuo cuore dalle scorie della passione e per
farlo non ci vuole molto. Non sei impuro, sei
semplicemente disturbato, ecco tutto; questa è
l’impurità. Quando non sei disturbato l’impurità
sparisce. L’impurità non è penetrata nel tuo
essere. È solo sulla superficie, come le onde. Quindi se
vuoi che la liberazione accada, può accadere proprio
adesso. E non giocare con le spiegazioni. Non dire:
“Come può accadere ora? Ho molto karma da sistemare
prima”. Sono tutte balle! Trucchi della mente per
posticipare. La mente dice: “Come posso adesso? Prima
devo sistemare il karma di molte, molte vite”. Ma hai
idea di quante vite hai passato qui? Milioni di vite! Se
dovessi davvero sistemare tutto questo karma, ti ci
vorrebbero altri milioni di vite. E dopo averlo
sistemato, saranno passati altri milioni di vite e in
queste vite avrai accumulato altro karma. Non c’è modo
di evitarlo. Se vivi, farai qualcosa o qualcos’altro.
Mangi e si crea karma. Respiri e si crea karma. Cammini
e si crea karma. Dormi e si crea karma. Ogni azione è
karma. Questo è un circolo vizioso. Sei esistito per
milioni di vite, per sistemare quel karma ci vorranno
altri milioni di vite e alla fine niente sarà ancora
sistemato, perché in quegli altri milioni di vite
accumulerai altro karma. Non potrai mai uscirne, è un
casino. Non c’è via d’uscita.
Buddha dice: c’è una via d’uscita. La questione non è
sistemare il karma passato, si tratta si sistemare lo
stato mentale del presente, ecco tutto.
È quieora. Se comprendi, si può sistemare. Non hai mai
fatto niente, stavi solo sognando. L’azione o l’attore,
chi fa e ciò che viene fatto, stanno tutti sognando.
Buddha dice: il tuo nucleo più profondo è semplicemente
vuoto. Non ha mai fatto niente. Non può. È un testimone,
per sua natura.
Osservalo. Scopri se ciò che Buddha dice è vero oppure
no. Provalo nella tua vita. Eri un bambino, ora non lo
sei più; poi eri un ragazzo ora non lo sei più. Ora sei
vecchio. Il corpo dell’infanzia non c’è più, la mente
dell’infanzia è scomparsa. Hai un tipo diverso di mente:
troppo ambiziosa, troppo piena di desideri, troppo
egoista. Ma anche questa è una storia del passato. Ora
la morte sta arrivando, puoi sentire il suono del suo
arrivo più vicino ogni giorno. Puoi sentire che ogni
giorno la distanza diventa sempre più piccola. Ma guarda
una cosa: tu sei rimasto lo stesso. Il tuo nucleo più
intimo non è cambiato per niente. Quando eri un bambino
era la stessa consapevolezza che osservava da dietro.
Eri un ragazzo ed era la stessa consapevolezza che
guardava. Sei diventato vecchio, è la stessa
consapevolezza.
E Buddha dice: se ti ripulisci dalle scorie, lo sporco
del male e delle passioni, la tua condotta, il tuo
comportamento, sarà impeccabile. L’enfasi non è sul
comportamento. L’enfasi è sulla purezza della
consapevolezza degna di uno specchio.1
Karma di tre tipi
L’analisi orientale del karma afferma che ci sono tre
tipi di karma. Cerca di comprenderli. Il primo è
chiamato sanchita. Sanchita vuol dire la somma, il
totale di tutte le tue vite passate. Tutto ciò che hai
fatto, tutti i modi in cui hai reagito alle situazioni,
tutto ciò che hai fatto e desiderato, tutto ciò che hai
ottenuto o che non sei riuscito a ottenere; la somma, il
totale di tutte le tue azioni, pe

nsieri, emozioni
di tutte le vite è chiamato sanchita. Sanchita: la
parola vuol dire il tutto, il tutto accumulato.
Il secondo tipo
di karma è conosciuto come prarabdha. Il secon
do
tipo di karma è
quella parte di sanchita che devi adempiere in questa
vita, ciò su cui devi lavorare in questa vita. È solo
una parte del totale, perché questa vita ha un limite,
settanta, ottanta, cento anni. In cento anni non puoi
vivere tutti i karma del passato – il sanchita, tutto
ciò che hai accumulato – ma solo una parte. Quella parte
è chiamata prarabdha. Poi c’è un terzo tipo di karma
conosciuto come kriyaman. Questo è il karma quotidiano.
Prima c’è il karma accumulato, poi una piccola porzione
di esso per questa vita e poi una porzione ancora più
piccola per oggi o per questo momento. Ogni momento c’è
la possibilità di fare qualcosa o di non farla. Qualc
uno ti ins
ulta: ti arrabbi,
reagisci, fai qualcosa; oppure, se sei consapevole, ti
limiti a osservare, non ti arrabbi. Resti solo un
testimone, non fai nulla, non reagisci. Rimani
calmo e padrone di te stesso; rimani centrato. L’altro
non è riuscito a disturbarti
.
Se l’altro ti disturba e reagisci, allora il kriyaman
karma cade nel profondo “serbatoio” del sanchita. A quel
punto stai di nuovo accumulando, stai accumulando per le
vite future. Se non reagisci, allora si porta a
compimento un karma passato: devi aver insultato
quest’uomo in qualche vita passata e ora lui ha
insultato te, il conto è chiuso. Finito. Un uomo
consapevole si sentirà felice perché almeno questa parte
è esaurita. È diventato un po’ più libero.
Quando fai qualcosa con piena consapevolezza non è una
reazione, è un’azione, spontanea, totale. Non lascia
alcuna traccia. È perfetta in se stessa, non è
incompleta. Se è incompleta un giorno o l’altro dovrà
essere completata. Quindi se in questa vita rimani
vigile, consapevole, il prarabdha si dissolve e il tuo
serbatoio si svuota sempre di più. Basteranno solo poche
vite perché il serbatoio si svuoti del tutto.2
Chiudere i conti!
Un uomo va a insultare il Buddha. Il Buddha rimane
tranquillo, ascolta con
attenzione e poi dice:
“Grazie”. L’uomo è molto perplesso. Dice: “Sei
impazzito? Io ti insulto, e tu mi dici grazie?”. Il
Buddha risponde: “Sì, perché ti stavo aspettando: io
ti ho insultato in passato, e stavo aspettando. Finché
non fossi arrivato tu, non potevo essere completamente
libero. Ora i miei conti sono chiusi: tu sei
l’ultimo – grazie per essere venuto. Potresti
anche aver aspettato, potresti non essere venuto in
questa vita, e allora avrei dovuto aspettarti.
E non ti dico nulla di più, perché quando basta,
basta: non voglio creare
un’altra catena”.1
Brani di Osho tratti da:
1. The Discipline of Transcendence, Vol. 4 #5
2. Yoga: The Alpha and the Omega, Vol. 8 #1 2
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